Pittore francese (Parigi 1888 - Châtenay-Malabry, Seine, 1964). Studiò a Londra alla Royal Academy e poi alla Slade School. È stato uno dei massimi esponenti dell'arte informale, di cui dette anticipazioni, [...] figurativa (mostra alla gall. Poyet, Parigi, 1942), ottenne negli ultimi anni grandi riconoscimenti internazionali, fra cui il massimo premio alla XXX Biennale di Venezia (1960). I suoi dipinti più significativi sono quelli della serie degli Ostaggi ...
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Architetto italiano (Roma 1904 - Marmore 1984). Uno degli esponenti più inquieti del MIAR (Movimento italiano per l'architettura razionale), inizialmente legato alle eredità linguistiche novecentiste si [...] , e Colonia marina, 1929 a Castel Fusano; Archidiocesi di Messina, 1932). Ma l'opera emblematica in cui R. raggiunse la massima sintesi di quelle poetiche rimane il palazzo delle Poste di piazza Bologna a Roma. Abbandonato progressivamente il lirismo ...
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Città della Francia occidentale (133.968 ab. ca.), capoluogo del dipartimento della Haute-Vienne. Giace sulla sponda destra del fiume Vienne, a 280 m s.l.m. È sede di una fabbrica di maiolica dal 1737 [...] nel Medioevo la capitale del Limosino e, per tutta la Francia centrale, fino alla metà del 19° sec., costituì il massimo centro di raccolta e smistamento delle derrate alimentari. Fin dall’Alto Medioevo fu divisa nei due centri della Cité e dello ...
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ANGELINI, Annibale
Francesco Santi
Nato a Perugia il 12 maggio 1812, fu allievo, presso l'Accademia di Belle Arti di Perugia, di Vincenzo Monotti e di T. Minardi, passò poi a quella di S. Luca in Roma [...] in palazzi romani (Appartamenti nuovi nel pal. del Quirinale; soffitto del salone nel pal. Doria; e inoltre nei pal. Massimo, Lancellotti, Torlonia, Chigi, Del Drago), di Torino (Galleria del Palazzo reale), di Genova e a Orvieto (decorazioni del ...
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TREVIRI
E.D. Schmidt
(ted. Trier; lat. Augusta Treverorum)
Città della Germania occidentale, nel Rheinland-Pfalz, sorta in una valle lungo il corso della Mosella.
In posizione strategica, posta all'intersezione [...] All'interno delle mura romane, l'infrastruttura della città si dispose simmetricamente attorno a un cardine e a un decumano massimo con il foro nel loro punto di intersezione. All'estremità settentrionale del decumano, nella cinta muraria romana, si ...
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FALCONERIA
B. Van den Abeele
La f. è l'arte di addomesticare uccelli rapaci e di addestrarli a cacciare a vantaggio dell'uomo; a tale scopo nel Medioevo venivano utilizzate diverse specie di falchi, [...] era conosciuta nell'Occidente a partire dalla fine del sec. 4°, importata dall'Oriente dai Germani, ma il suo massimo sviluppo si colloca negli ultimi secoli del Medioevo; da allora in poi essa compare in innumerevoli rappresentazioni figurate, la ...
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Antropologia
R. di frecce Strumento di osso, corno o avorio, provvisto di un foro a un’estremità, che fu considerato per lungo tempo come insegna d’autorità («bastone di comando») o come un rudimentale [...] al gruppo r. e della tensione raddrizzata vr: variando l’angolo di ritardo α è possibile regolare, tra un valore massimo e zero, il valore medio Vr della tensione vr e quindi anche dell’intensità della corrente raddrizzata, senza dissipazione di ...
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Tessuto ornamentale, decorato sul dritto con disegni, prodotti da catene e da trame supplementari, aggiunte al tessuto di fondo (il quale può essere liscio od operato) senza che questo subisca modificazioni. [...] tali inconvenienti si utilizza il b. in trama spolinato (fig. C). Il velluto, lavorato a b., segna nel tessile il massimo della sontuosità. Il b. sembra di origine cinese; la fabbricazione fu appresa dai Persiani, dai Siriaci, dai Saraceni, dagli ...
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Gli ambienti dello sport nella storia
Livio Sacchi
Dall'Antichità all'Ottocento
L'antichità è, come tutti sanno, ricchissima di fabbriche dedicate allo sport: ginnasi, palestre, stadi, circhi, anfiteatri, [...] Luca e Venturino Ventura (1937-40) e, soprattutto, al quartiere E42 a Roma (1937-42), il cui progetto di massima è di Marcello Piacentini, Giuseppe Pagano Pogatschnig, Luigi Piccinato, Ettore Rossi e Luigi Vietti, mentre quello definito è firmato dal ...
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CALDERARI, Enrico
Giuseppe Miano
Le prime notizie biografiche di questo architetto, attivo a Roma sotto il pontificato di Gregorio XVI e in parte di quello di Pio IX, risalgono al 20 genn. 1825 quando [...] ibid., b. 280, fasc. 3115). Nel 1841 erige la casa di P. Diamanti sulla via del Corso (Gasparoni, 1842).
Il principe Massimo, "sopraintendente generale alle poste di Sua Santità", nella sua Relazione del viaggio fatto da N. S. P. P. Gregorio XVI alle ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...