DE NOBILI, Giacinto (Rafaele)
Flavio De Bernardinis
Nacque a Roma nella seconda metà del sec. XVI e fu battezzato col nome di Rafaele. Di lui sappiamo solo che entrò a far parte dell'Ordine dei domenicani [...] , appaiono sulla scena del mondo come geniali commedianti, strepitosi nell'arte della simulazione disonesta. Fino all'episodio massimo dei "falpatori", in cui una specie di Socrate della pitoccheria eleva le imprese dei suoi discepoli a filosofia ...
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CERESA, Marco Antonio
Francesca Romana De' Angelis
Figlio del nobile piacentino Antonio e di Giustina, nacque intorno al 1490.
Non si conoscono notizie precise del suo luogo di nascita né della sua [...] descriptio, evidente nei versi in cui il C. tratteggia la figura della donna amata. Egli concentra, infatti, un massimo sforzo nel delineare, con sensibilità tutta pittorica, questo personaggio compresso in un ruolo decisamente poco rilevante (al di ...
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DONATI, Forese
Liana Cellerino
Nacque a Firenze nella seconda metà del sec. XIII da Simone di Forese e Tessa (Contessa), nobile donna di cui s'ignora il casato.
Apparteneva ad una famiglia ricca e potente [...] inizia con la morte di Beatrice nel giugno 1290; in quanto la tenzone appartiene al periodo di "traviamento - uno dei massimi enigmi della vita di Dante il quale, secondo la testimonianza di Dante pellegrino in colloquio proprio col D. (Purg. XXIII ...
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ENRICO da Prato (Hylas o Ila Enrico)
Raffaella Zaccaria
Nacque a Prato probabilmente agli inizi del sec. XV. Scarsissime sono le notizie riguardanti la sua giovinezza e formazione culturale che, peraltro, [...] poi, gli permise, infatti, di entrare in contatto con i personaggi più rappresentativi di quella società, a incominciare dal massimo esponente, Guarino Guarini, anche se non è dato sapere se con quest'ultimo (e con altri, quali Angelo Decembrio ...
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COSTANTINI, Toldo
Vera Lettere
Nacque a Serravalle (oggi Vittorio Veneto prov. di Treviso) nel 1576, come si deduce dal ritratto posto nell'edizione del 1648 del suo poema in cui si legge "anno aetatis [...] come avversario del Papato e critico della Chiesa, bisognava invece affermare con forza l'ideale teocratico e limitare al massimo la presenza di personaggi contemporanei e i problemi più scottanti del tempo. È significativo ad esempio il silenzio sul ...
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BROGNOLI, Antonio
Amedeo Quondam
Nato a Brescia il 21 dic. 1723 da Alfonso e Teodora Olivi, studiò nei collegi dei gesuiti, prima a Brescia, poi a Milano, ove si dedicò alla filosofia, infine a Parma, [...] razionale: la posizione del B. è rivolta a consegnare alla filosofia un compito essenzialmente pratico, il cui criterio massimo d'esplicazione consiste nel concetto del buon senso, motivato razionalisticamente al grado minimo. E infatti non a caso ...
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DELLAPORTA, Leonardo
Giorgio Ravegnani
Nacque a Candia prima del 1346 da famiglia di origine italiana, forse genovese, che pare però ellenizzata, almeno a giudicare dal fatto che il D., in un suo componimento [...] non è noto; si sa soltanto che nel luglio 1414 si trovava di nuovo in libertà. La carcerazione deve quindi essere compresa al massimo fra il 1403 e il 1414. Quanto all'accusa, sappiamo che gli furono addebitati "illeciti rapporti con una donna" e "la ...
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DATI, Mariano
Paolo Procaccioli
Figlio di Matteo di Cecco, nacque a Siena nel 1406, e vi fu battezzato il 27 marzo. Di professione cimatore (lo dice firmando il poemetto L'incontro di Federigo III imperatore [...] di ignoranza. Acquistato lo status di poeta e giunto sulla ribalta, non vuole più abbandonarla; nel finale ritarda al massimo il congedo: alla jarola "finis" fa seguire un canto di ringraziamento alle Muse, un "sonetto dello autore al presente ...
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CHIARAVACCI (Claravacaeus), Girolamo
Roberto Ricciardi
Nacque a Pizzighettone (Cremona) verso la fine del sec. XV. Non conosciamo con precisione la data della nascita. Supponendo che l'Arisi, menzionandolo [...] ) o di una musa (XI, Urania). Egli si proponeva di redigere una specie di cronaca, sacra dove avessero il massimo rilievo gli episodi più "drammatici" dell'Antico e del Nuovo Testamento, e nello stesso tempo una specie di martirologio coordinato ...
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GAVARDO, Lelio
Michele Simonetto
Nacque nel secondo o terzo decennio del sec. XVI ad Asola, nel Mantovano, allora nella Repubblica di Venezia. Discendente dell'insegnante di retorica e umanista Gabriele, [...] Alfonso II d'Este duca di Ferrara.
Ci rimane, unica uscita a stampa del G., una Orazione nella partenza di Massimo Valiero dal reggimento suo di podestà e capitanio di Crema (Pavia 1605), nel quale le virtù del principe cristiano sembrano incarnarsi ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...