Annibale della Genga nacque a Genga, nel distretto e diocesi di Fabriano, il 2 ag. 1760. Figlio del conte Ilario e della contessa Maria Luigia Periberti, la cui famiglia era originaria di Matelica, apparteneva [...] era apparso chiaro che, mettendosi al fianco un uomo di ottantaquattro anni, il nuovo papa era intenzionato a muoversi con la massima libertà e senza che la gerarchia intralciasse l'idea di Chiesa che era risoluto a portare avanti, con l'ambizione di ...
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CORRADO, Quinto Mario
Francesco Tateo
Nacque ad Oria, città del Salento, nel 1508, primo figlio di un agricoltore di nome Fabio e di una Aloisa Caputo, sorella di un monaco appartenente all'Ordine di [...] ; fu vicino a Marcantonio Flaminio e Reginaldo Pole, collegati insieme nel ricordo (Epist., II, 27), il primo ammirato come massimo esempio della rinascita della poesia latina, il secondo come modello di pietà e di dottrina cristiana; si fece stimare ...
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BEDINI, Gaetano
Silvio Furlani
Nato il 15 maggio 1806 a Senigallia da genitori poveri, dopo aver frequentato il seminario locale, fu ordinato sacerdote nel dicembre 1828 e successivamente entrò a far [...] favorì il nascere di aspre accuse contro di lui, colpevole, secondo i suoi avversari, di essere stato il massimo e principale responsabile della violenta morte del sacerdote patriota.
Lasciata Bologna, il B. fu destinato nuovamente alla missione ...
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PAMPHILI, Girolamo
Benedetta Borello
PAMPHILI, Girolamo. – Nacque a Roma il 21 maggio 1545, secondo figlio maschio di Pamphilio e di Orazia Mattei.
Il nome di battesimo lasciava intravedere un destino [...] Neri, Federico Borromeo, dopo la confessione, si trattenne a mangiare nell’oratorio con i cardinali Patrizio Patrizi, Tiberio Astalli, Fabrizio Massimo e Bruto Guarini da Fano, che era stato suo precettore.
Tra l’estate del 1592 e l’inizio dell’anno ...
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ASTALLI, Camillo
Gaspare De Caro
Nacque a Sambuci, presso Tivoli, il 21 ott. 1616 da Fulvio e da Caterina Pinelli; studiò al Collegio romano e seguì i corsi di diritto civile ed ecclesiastico alla Sapienza, [...] per legarsi strettamente al govemo di Madrid, col quale si manteneva in contatto attraverso il nunzio in Spagna Camillo Massimo, suo lontano parente; e quando, al principio del 1654,donna Olimpia e la famiglia Barberini, col favore di Innocenzo ...
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BONIZONE
Ugolino Nicolini
Successore di Azzone, fu abate del monastero di S. Pietro fuori le Mura di Perugia dal 1036 al 1063, anno in cui rinunziò all'ufficio. Un'abbondante documentazione testimonia [...] B., la santità della sua vita sono la prima spiegazione del lungo periodo (quasi un trentennio) che vide il massimo splendore spirituale e temporale del monastero perugino. Sotto il suo governo si consolidarono le libertà monastiche per la protezione ...
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BISANTI, Paolo
Gerhard Rill
Nacque nel 1529 a Cattaro. Studiò a Padova dove conseguì il titolo di doctor utriusque iuris; in data ignota ottenne il beneficio di S. Maria de Flumine a Cattaro. Quando [...] non poteva seguire i decreti del concilio perché avrebbe dovuto scacciare tutti i preti delle regioni visitate.
Il B. agì col massimo rigore anche ad Aquileia, centro nominale del patriarcato (di fatto lo era Udine), che nelle sue lettere egli chiama ...
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INNOCENZO XI, papa
Antonio Menniti Ippolito
Benedetto Odescalchi nacque in Como il 19 maggio 1611 da Livio e da Livia Castelli di Gandino.
La sua antica famiglia, dedita proficuamente al commercio - [...] antiturca, formata da Polacchi e Imperiali, sancita dagli accordi siglati tra il marzo e l'aprile del 1683, fu il massimo risultato che la diplomazia pontificia riuscì alfine a conseguire, e l'avvenimento fu festeggiato a Roma e dallo stesso papa con ...
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BENEDETTO, santo
Luigi Salvatorelli
Silvana Simonetti
Mentre per la data della morte di B. abbiamo - come si spiegherà in fine - un termine a quo (non prima della fine del 546), nulla di simile possediamo [...] poi il lavoro e la lettura, con una ragionevole distribuzione delle ore, variando secondo le stagioni. La durata del sonno, da un massimo di più che nove ore nel cuore dell'inverno, si riduceva ad appena cinque d'estate; ma c'era allora la siesta di ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] , una confessione di fede cattolica ai membri dell'"accademia" si rivolse personalmente al C. come al suo massimo esponente (12 giugno 1542). Contemporaneamente alla decisione ducale di sciogliere il gruppo modenese, dietro le pressioni della ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...