Massimo organismo direttivo del Partito nazionale fascista, istituito nel 1923. In seguito allo sviluppo del regime fascista assunse un rilievo sempre maggiore, sancito dalla l. 2693/1928, con cui esso, [...] dipendente dal capo del governo, estese le competenze anche in materia di prerogative della corona, divenendo organo di massima rilevanza costituzionale. Il suo ruolo istituzionale fu confermato dalla riforma del 1929, che stabiliva il controllo del ...
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Massimo grado degli agenti diplomatici, che rappresenta il governo del suo paese presso un altro Stato (➔ agente).
Conferenza degli a. Commissione costituita a Parigi nel 1919 dagli a. in Francia d’Inghilterra, [...] Italia e Giappone sotto la presidenza del ministro degli Esteri francese, per l’interpretazione e l’esecuzione dei trattati di pace. Fu gradualmente sostituita dalla Società delle Nazioni ...
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Nome di varî personaggi cartaginesi: 1. Il più noto di tutti è il generale A. Barca, figlio di Amilcare, nato forse nel 247 a. C. Nel 221 ebbe il comando supremo delle forze cartaginesi in Spagna, dove [...] Lucio Emilio Paolo e Gaio Terenzio Varrone attaccarono A. presso Canne; la battaglia fu il capolavoro tattico di A. e la massima sconfitta subìta dai Romani. Seguì la defezione di alcune delle città italiche, tra cui Capua; ma la maggior parte rimase ...
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Antica popolazione d'Italia, insediata soprattutto nelle odierne regioni di Toscana, Lazio e Umbria settentrionali (fig. 1), ma con alcune propaggini anche in Campania, Emilia-Romagna e Lombardia.
Sull’origine [...] la serie dei canopi chiusini.
Dal 6° al 4° sec. a.C. Al periodo detto ionico (fine del 6° sec.), età di massimo splendore dell’arte etrusca, appartengono le arche e i cippi chiusini in pietra e i sarcofagi ceretani in terracotta. Nei primi, l ...
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Comune del Veneto (415,9 km2 con 261.362 ab. al censimento del 2011, divenuti 258.685 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti Veneziani), capoluogo di regione e città metropolitana. L’insediamento storico [...] sindaci. L’8 dicembre venne eletto sindaco di Venezia Massimo Cacciari, alla testa di una coalizione progressista formata da Venezia nuovi impulsi stilistici nel genere clavicembalistico, di cui massimi esponenti furono tra gli altri G. Platti, D. ...
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GIACOBINISMO
Mona Ozouf e Massimo L. Salvadori
Giacobinismo
di Mona Ozouf
Introduzione
Il termine 'giacobino' è stato coniato nel corso della Rivoluzione francese, insieme a una gran quantità di vocaboli [...] . it.: Storia della Rivoluzione francese, 2 voll., Milano 1955-1956).
Il giacobinismo come 'paradigma' ideologico-politico
di Massimo L. Salvadori
1. Le origini del mito nell'Ottocento
Nella storiografia, nella cultura politica e negli orientamenti ...
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Resistenza
Luca Baldissara
Precisazioni storiche e concettuali
In età contemporanea, ossia nell'epoca di eserciti nazionali che esprimono il 'popolo in armi', le manifestazioni di r. assumono un profilo [...] enfaticamente definite, ma di aree nelle quali in momenti specifici il movimento partigiano fu in grado di valorizzare al massimo la propria capacità di interazione positiva con il territorio e le popolazioni che lo abitavano, di manifestare una ...
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comunismo
Massimo L. Salvadori
La costruzione di una società di eguali
Il comunismo è la dottrina che teorizza la necessità di porre fine alla proprietà privata dei mezzi di produzione e di introdurre [...] denunciato i crimini del dittatore. Nel periodo del dominio di Leonid I. Brežnev l'Unione Sovietica raggiunse la massima potenza militare, ma iniziò il declino della sua economia, incapace di ulteriori sviluppi.
Nel 1985 divenne segretario generale ...
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Wilson, Woodrow
Massimo L. Salvadori
Uno studioso prestato alla politica
Insigne studioso e professore universitario, Woodrow Wilson mise la sua cultura al servizio della politica e, eletto presidente [...] mondiale.
Il fallimento del progetto wilsoniano
Finita la guerra mondiale, Wilson, la cui popolarità nel mondo era giunta al massimo, prese parte alle trattative di pace a Versailles. Ben presto i suoi propositi di stabilire una pace di compromesso ...
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DELLA TOSA, Davizzo (Davizzino)
Massimo Tarassi
Figlio di Meliorello, visse in Firenze tra la fine del sec. XII e gli inizi del XIII, ricoprendovi alcuni importanti incarichi politici. Nel 1198 il D. [...] pari passo con l'ascesa politica, si stavano ulteriormente sviluppando le fortune economiche della casata, che seppe trarre il massimo vantaggio dagli stretti rapporti che la legavano alla Chiesa fiorentina. Nel 1193 il D. e suo figlio Catalano erano ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...