MARCHETTI, Filippo
Francesca Vacca
Nacque a Bolognola, sui monti Sibillini, il 26 febbr. 1831 da Nicodemo, possidente, e Francesca Maurizi, proprietaria di greggi e di una industria laniera.
Settimo [...] , V. Bellini, al tardoromanticismo di G. Puccini e P. Mascagni. Questa fase di transizione ebbe il suo massimo interprete in Verdi, che pur stigmatizzando le "lungaggini" del M., ebbe anche parole incoraggianti nei suoi confronti, definendolo ...
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PICCHI, Giovanni Matteo
Rodolfo Baroncini
PICCHI, Giovanni Matteo. – Nacque a Venezia nella contrada di S. Tomà nel novembre 1572 da Girolamo Picchi di Giovanni e da Paulina di Iseppo di Giovan Battista [...] 1600, di una sua immagine nel frontespizio della Nobiltà di dame (seconda edizione del Ballarino) di Fabrizio Caroso, il massimo trattato di danza dell’epoca.
Nel 1602 Picchi strinse una relazione di comparatico con il collega clavicembalista Camillo ...
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PACCAGNINI, Angelo
Laura Zattra
PACCAGNINI, Angelo. – Nacque a Castano Primo (Milano) il 17 ottobre 1930, da Filippo, calzolaio e poi operaio, e da Rosa Marzorati, filandiera e casalinga, ultimo di [...] e pubblicò numerose partiture, Vivaldi e Benedetto Marcello inclusi, e incise vari dischi per la Fonit Cetra.
Nel 1971 curò con Massimo Mila un ciclo di 14 trasmissioni radiofoniche dal titolo Musica d’oggi tra suono e rumore per la RAI (in onda dal ...
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ANGELINI-BONTEMPI, Giovanni Andrea
Claudio Mutini
Nacque a Perugia nel 1624 da famiglia borghese. In Germania l'A. penserà di nobilitare la sua origine adottando il nome di Bontempi (dal protettore [...] creando numerose ed applauditissime scene (trentanove, ripartite in cinque atti), nelle quali il prevalente elemento lirico favorì al massimo l'uso del "bel canto" italiano.
L'opera, rappresentata il 3 nov. 1662, fu la prima opera italiana ...
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FILIPPESCHI, Mario
Roberto Staccioli
Nato a Palaia (prov. di Pisa) il 7 giugno 1907, da Uriliana Benvenuti e da Silvestro, dotato d'una voce tenorile di particolare estensione, volume e consistenza [...] ; V. Frajese, Dal Costanziall'Opera, Roma 1978, IV, pp. 189 ss., 195, 207, 218 s., 221 s., 236, 240; C.Martinez, Il teatro Massimo, Palermo 1980, pp. 16,64, 67 s., 79 s.; A. Brannetti, I teatridi Viterbo, Viterbo 1981, p. 52; C. Dell'Ira, I teatri di ...
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GARIBALDI, Luisa
Roberto Staccioli
Nacque a Genova nel 1884. Di origini modeste, iniziò a studiare pianoforte ancora bambina e dopo il diploma insegnò pianoforte e solfeggio a domicilio per potersi [...] , pp. 78 s., 84; L. Bragaglia, Verdi e i suoi interpreti, Roma 1979, p. 258; I. Ciotti, La vita artistica del teatro Massimo di Palermo, Palermo 1984, p. 38 s.; Il teatro di San Carlo. La cronologia 1737-1987, a cura di C. Marinelli Roscioni, Napoli ...
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CARUSO, Enrico
Luciano Alberti
Nacque a Napoli il 27 febbraio 1873 da Marcello, meccanico, e da Anna Baldini. Determinante per la formazione del giovane fu l'assiduità all'oratorio di don Giuseppe Bronzetti: [...] programmava in autunno al Lirico di Milano. Intanto, in maggio, la stessa Gioconda portavail C. in un grande teatro: il Massimo di Palermo, con un direttore di primo piano, Leopoldo Mugnone. Nell'agosto il C. cantava al Politeama di Livorno: oltre ...
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LANDINI, Francesco (Francesco Cieco, Francesco degli Organi, Franciscus de Florentia)
Alessandra Fiori
Nacque a Fiesole nel 1335 circa, come documenta il pronipote e celebre umanista Cristoforo, da un [...] e Paolo tenorista, un compositore con il quale il C. ebbe forse contatti assai stretti.
A un paio d'anni al massimo da queste attestazioni si deve comunque collocare l'assegnamento del L. alla mansione che ricoprirà per gran parte della sua vita ...
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LANARI, Alessandro
Antonio Rostagno
Nacque a San Marcello presso Jesi il 25 genn. 1787. Le prime notizie riguardano il suo matrimonio con il mezzosoprano Clementina Domeniconi, avvenuto intorno al 1810, [...] ciò è un attraente. […] Sarai sempre tu il preferito" (Zavadini, p. 331, lettera n. 114, del 15 ag. 1833).
Portata al massimo sviluppo la sua area di influenza, il L. dovette fronteggiare una serie di difficoltà che ne misero alla prova la perizia ...
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DONATO da Cascia (Donatus de Florentia)
Paolo Cecchi
Le scarse notizie sulla vita di questo compositore, attivo nella seconda metà del XIV secolo, si ricavano quasi esclusivamente dalle fonti che conservano [...] trattamento melodico di tali parti melismatiche nei suoi madrigali che, come in quelli di Lorenzo Masini, raggiungono il massimo grado di dilatazione riscontrabile nel repertorio dell'ars nova italiana: si pensi ad esempio che la penultima sillaba ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...