PALOMBARA (Savelli Palombara), Massimiliano
Gabriele Mino
PALOMBARA (Savelli Palombara), Massimiliano. – Nacque a Roma il 14 dicembre 1614 da Oddo V marchese di Pietraforte e da Laura Ceuli.
Non si [...] del lapis»; riporta inoltre un sonetto di Lesbio sulle qualità della pietra filosofale (La Bugia 1656, cc. 89r-v; Arch. Massimo, Prot. 35, c. 46r).
Prospero Mandosio (1692, p. 247) descrive Palombara come dotato di non comune ingegno e versato nelle ...
Leggi Tutto
profeti
Caterina Moro
Uomini che comunicavano la parola divina
Nell’antico Israele si riteneva che i profeti fossero ispirati da Dio, il quale, per loro mezzo, faceva conoscere la propria volontà e [...] , che poteva indicare un indovino o il sacerdote che interpretava le parole dell’oracolo di Delfi, oppure il massimo grado della gerarchia sacerdotale egizia. I traduttori greci della Bibbia usarono questo termine come equivalente dell’ebraico nabi ...
Leggi Tutto
Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti [...] classe dei n. razionali il cui quadrato è maggiore di 2; non esiste un n. razionale il cui quadrato sia uguale a 2 e non esiste un massimo razionale a in A tale che a2 sia minore di 2, né un minimo razionale b in B tale che b2 sia maggiore di 2. Ora ...
Leggi Tutto
L'editoria religiosa del secondo Novecento: progetti, libri, sogni, mode
Alberto Melloni
Lo strumentario della nuova cristianità perduta
Le case editrici che provengono da una congregazione religiosa, [...] – e da questa esperienza nascono a Milano l’Editrice Massimo (1952) e la Mescat, una delle reti distributive più concilio, o la storia autorizzata di Comunione e liberazione di don Massimo Camisasca.
Tuttavia, in questa stagione, c’è un autore che ...
Leggi Tutto
Teologo e archeologo (Mixbury, Oxfordshire, 1811 - Roma 1879). Seguace estremista della High Church, si occupò del problema della "cattolicità" della Chiesa anglicana, ma, a differenza di Newman e di altri, [...] delle Dissertations on subjects relating to the Orthodox or Eastern Church Communion (1853), intrattenendo un'attiva corrispondenza col massimo esponente della teologia ortodossa laica russa, A. S. Chomjakov. Infine (1855), a Roma, si convertì al ...
Leggi Tutto
Alfano di Salerno, Santo
P. Morpurgo
A. I, arcivescovo di Salerno, nacque da una nobile famiglia longobarda intorno al secondo decennio del sec. 11° e morì nel 1085. Fu autore di odi, poemi sacri e [...] Alla sua morte il duca normanno Ruggero sostenne la candidatura di un Alfano II, che allora era custos della chiesa di S. Massimo di Salerno; l'omonimia fu la causa dell'attribuzione ad Alfano II di una parte delle opere relative alla decorazione del ...
Leggi Tutto
AGNELLI (Agnellis, de Agnellis), Ludovico
**
Nacque a Mantova, presumibilmente intorno alla metà del sec. XV. Il 19 genn. 1478 fu creato chierico di camera da Sisto IV papa, che, nel dicembre, lo inviò [...] , dove continuò ad occupare l'ufficio di chierico di camera. Egli abitava un palazzo oggi scomparso, sito nei pressi di palazzo Massimo, in una strada che alla fine del secolo scorso si chiamava ancora via dell'Agnello e che oggi non esiste più. In ...
Leggi Tutto
DI CHIARA, Stefano
Mario Condorelli
Nato a Palermo nel dicembre del 1752 da Giuseppe e da Antonia Clementi, in una modesta famiglia che non vantava tradizioni intellettuali, fu nondimeno dal padre indirizzato [...] dottrine ed ai metodi delle scuole gesuitiche. Continuò infatti gli studi di teologia nel palermitano collegio "Massimo" sotto la direzione di Francesco Cari, il quale conduceva il proprio insegnamento con metodo antiscolastico ed antispeculativo ...
Leggi Tutto
DE BENEDICTIS, Giovanni Battista
Augusto De Ferrari
Nacque ad Ostuni (Lecce) il 20 genn. 1622, da una famiglia di oscura origine. Priva d'avvenimenti di rilievo la sua vita, tutta dedicata con intensa [...] anni dopo, nel 1677. Nel collegio dei gesuiti di Lecce insegnò filosofia e teologia per tredici anni, poi passò al collegio Massimo di Napoli, che ospitava i figli della migliore società. Il suo influsso su di essi finì per riverberarsi anche sulle ...
Leggi Tutto
Vescovo ariano (secc. 4º-5º) del quale è difficile ricostruire la vita e l'opera. Un M. ariano, giunto probabilmente in Africa con un contingente di Goti, ebbe a Ippona verso il 427-428 una disputa trinitaria [...] critici identificano un M. ritenuto autore di una Dissertatio contra Ambrosium, sempre di contenuto ariano; e a questo stesso M. sono attribuiti dai critici molti degli scritti del codice LI di Verona, pubblicati sotto il nome di Massimo di Torino. ...
Leggi Tutto
massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...