APOCALISSE
P. K. Klein
L'A. è un genere letterario giudaico-protocristiano che ha per contenuto la rivelazione (in gr. ἀποϰάλυψιϚ) di eventi passati, presenti e futuri: in particolare la predizione [...] variano molto per consistenza figurativa e particolarità. Così il numero delle immagini oscilla da un minimo di sei a un massimo di sessanta scene. Tuttavia per alcuni temi si possono rilevare delle costanti, così per es. nella visione dei candelabri ...
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«Su questa pietra edificherò la mia Chiesa»
Organizzazione ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
Per avere una panoramica complessiva di come fosse articolata la Chiesa a ridosso del [...] , palesando a tutti il loro zelo e l’eterodossia di Paolo»72. La lettera comincia così: «A Dionigi [di Roma] e Massimo [di Alessandria] e a tutti i vescovi nostri colleghi sulla terra intera, ai presbiteri, ai diaconi e a tutta la Chiesa universale ...
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VITTORE I, santo
Francesco Scorza Barcellona
Eusebio di Cesarea (in Historia ecclesiastica V, 22) data l'accesso di V. all'episcopato nel decimo anno di Commodo, cioè nel 189, ma nel Chronicon lo pone [...] di V. si caratterizza nelle fonti storiche principalmente come quello in cui la questione dell'osservanza pasquale arrivò al massimo della sua crisi. Della questione si è principalmente informati da Eusebio di Cesarea, che in proposito disponeva di ...
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BOSSI, Luigi
Lucia Sebastiani
Nato a Milano il 25 febbr. 1758, secondogenito del marchese Benigno e di Teresa Bendoni, fu destinato alla carriera ecclesiastica. Ricevette privatamente un'istruzione [...] egli ebbe l'incarico di rivedere il piano di pubblica istruzione di Giuseppe Compagnoni, che proponeva di concedere il massimo spazio alle scuole popolari, riducendo lo studio del latino e rafforzando il controllo dello Stato. La vocazione moderata ...
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LANCELLOTTI, Giovanni Battista
Laura Ronchi De Michelis
Nacque a Roma il 20 nov. 1575 da Paolo e da Giulia Delfini e fu battezzato nella chiesa di S. Simone.
La sua famiglia era di lontane origini portoghesi [...] poi, nel 1726, principi di Lauro. Quando la famiglia si estinguerà, quei titoli e lo stemma passeranno a Filippo Massimiliano Massimo (1865).
Riprese le proprie funzioni, il L. continuò l'opera di cura spirituale e materiale della sua diocesi, senza ...
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ILDUINO
Claudia Gnocchi
Di I. si ignorano il luogo e la data di nascita; quest'ultima può comunque essere posta nell'ultimo decennio del IX secolo, dato che la sua elezione a vescovo di Liegi avvenne [...] sanzione di Carlo; ingiunse quindi a Ermanno e ai due rivali di presentarsi a Roma entro la metà di ottobre del 921 o al massimo entro il 1º aprile dell'anno seguente. Ermanno sostenne di aver ceduto alle pressioni di Gisleberto e non si recò a Roma ...
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PIPIA, Agostino
Stefano Tabacchi
PIPIA, Agostino. – Nacque a Seneghe, nell’Oristanese, il 1° ottobre 1660, da umile famiglia.
Compì gli studi di retorica e filosofia a Oristano, nel convento di S. Domenico [...] 1712-13 partecipò all’esame delle 155 proposizioni estratte dalle Réflexions morales dell’oratoriano Pasquier Quesnel, massimo esponente del movimento giansenista. L’opera aveva profondamente diviso il cattolicesimo francese, spingendo Luigi XIV e ...
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LANCELLOTTI, Scipione
Raissa Teodori
Nato presumibilmente a Roma nel dicembre 1527, il L. fu uno dei sette figli di Orazio e di Antonina d'Aragona.
Medico illustre e stimato cittadino romano, Orazio [...] Pio IV uditore della Sacra Rota romana, che il pontefice aveva riformato tra il 1561 e il 1562 ampliandone al massimo la competenza territoriale, da considerarsi illimitata, e semplificandone le procedure. Il nuovo incarico non gli impedì tuttavia di ...
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Giovanni VI
Luigi Andrea Berto
Nacque in Grecia e la sua data di nascita è sconosciuta. Fu papa dal 30 ottobre 701.
Dimostrò di avere buoni doti diplomatiche grazie alle quali riuscì a salvare la vita [...] intenzioni, compito che gli ecclesiastici portarono a termine efficacemente. In questo modo G. riuscì ad evitare al massimo rappresentante dell'Impero in Italia le umiliazioni alle quali era stato sottoposto l'inviato dell'imperatore Giustiniano II ...
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BERARDO (Bernardo) da Padula
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Magister e consanguineus del cardinale Rinaldo di Ostia, più tardi papa col nome di Alessandro IV, B. nacque a Padula nel Salernitano probabilmente nella prima metà del [...] una solenne bolla indirizzata al Comune dell'Aquila, a sede vescovile, istituendo come cattedrale la chiesa dei S S. Massimo e Giorgio.
Nella lotta tra il pontefice e Manfredi, la città dell'Aquila rimase risolutamente dalla parte di Alessandro IV ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...