LANCELLOTTI, Giovanni Battista
Laura Ronchi De Michelis
Nacque a Roma il 20 nov. 1575 da Paolo e da Giulia Delfini e fu battezzato nella chiesa di S. Simone.
La sua famiglia era di lontane origini portoghesi [...] poi, nel 1726, principi di Lauro. Quando la famiglia si estinguerà, quei titoli e lo stemma passeranno a Filippo Massimiliano Massimo (1865).
Riprese le proprie funzioni, il L. continuò l'opera di cura spirituale e materiale della sua diocesi, senza ...
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ILDUINO
Claudia Gnocchi
Di I. si ignorano il luogo e la data di nascita; quest'ultima può comunque essere posta nell'ultimo decennio del IX secolo, dato che la sua elezione a vescovo di Liegi avvenne [...] sanzione di Carlo; ingiunse quindi a Ermanno e ai due rivali di presentarsi a Roma entro la metà di ottobre del 921 o al massimo entro il 1º aprile dell'anno seguente. Ermanno sostenne di aver ceduto alle pressioni di Gisleberto e non si recò a Roma ...
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PIPIA, Agostino
Stefano Tabacchi
PIPIA, Agostino. – Nacque a Seneghe, nell’Oristanese, il 1° ottobre 1660, da umile famiglia.
Compì gli studi di retorica e filosofia a Oristano, nel convento di S. Domenico [...] 1712-13 partecipò all’esame delle 155 proposizioni estratte dalle Réflexions morales dell’oratoriano Pasquier Quesnel, massimo esponente del movimento giansenista. L’opera aveva profondamente diviso il cattolicesimo francese, spingendo Luigi XIV e ...
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LANCELLOTTI, Scipione
Raissa Teodori
Nato presumibilmente a Roma nel dicembre 1527, il L. fu uno dei sette figli di Orazio e di Antonina d'Aragona.
Medico illustre e stimato cittadino romano, Orazio [...] Pio IV uditore della Sacra Rota romana, che il pontefice aveva riformato tra il 1561 e il 1562 ampliandone al massimo la competenza territoriale, da considerarsi illimitata, e semplificandone le procedure. Il nuovo incarico non gli impedì tuttavia di ...
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BERARDO (Bernardo) da Padula
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Magister e consanguineus del cardinale Rinaldo di Ostia, più tardi papa col nome di Alessandro IV, B. nacque a Padula nel Salernitano probabilmente nella prima metà del [...] una solenne bolla indirizzata al Comune dell'Aquila, a sede vescovile, istituendo come cattedrale la chiesa dei S S. Massimo e Giorgio.
Nella lotta tra il pontefice e Manfredi, la città dell'Aquila rimase risolutamente dalla parte di Alessandro IV ...
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PERNA, Pietro
Marco Cavarzere
PERNA, Pietro. – Nacque a Villa Basilica, vicino a Lucca, nel 1519 circa, da Domenico, un piccolo proprietario terriero; ignoto è il nome della madre.
L’11 maggio 1533 [...] partecipazione di Perna alla pubblicazione del volgarizzamento in italiano del Nuovo Testamento a cura del benedettino Massimo Masi, meglio noto come Massimo Teofilo (Lione 1551).
Un’autentica svolta nella vita di Perna si determinò il 9 giugno 1557 ...
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DONDUCCI, Giovanni Andrea, detto il Mastelletta
Anna Coliva
Figlio di Andrea, "che faceva i mastelli" (Malvasia, 1678, p. 67), e di Paola, sua moglie, nacque a Bologna il 14 febbr. 1575. Sono scarse [...] direttamente alla fonte del manierismo emiliano cinquecentesco, al Parmigianino (F. Mazzola) e lo pose come suo massimo termine critico, trovandosi dunque ad affrontare gli stessi problemi che avevano occupato i manieristi del secolo precedente ...
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PICO, Ludovico
Stefano Tabacchi
PICO, Ludovico. – Nacque a Concordia il 9 dicembre 1668 da Alessandro II, sovrano del piccolo ducato indipendente di Mirandola e Concordia, e da Anna Beatrice d’Este, [...] , stabilendosi nel palazzo d’Este alle Stimmate, e il 21 maggio 1699 ottenne la carica di chierico della Camera apostolica, il massimo organo finanziario e contabile della Santa Sede. Il 7 giugno 1706, Clemente XI lo nominò maestro di camera e, poco ...
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ASTORRI, Girolamo
Mario Rosa
Conte lodigiano, noto soprattutto quale amico e corrispondente di Scipione de' Ricci, vescovo di Pistoia e Prato, collaborò attivamente alla diffusione delle idee e della [...] insostituibile informatore degli orientamenti del più diretto entourage imperiale e degli avvenimenti politico-religiosi connessi al massimo dispiegarsi del riformismo giuseppino (viaggio di Pio VI a Vienna; pubblicistica eybeliana, ecc.).
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CALCAGNINI, Carlo Leopoldo
Raffaele Feola
Nacque a Ravenna il 19 febbr. 1679 da Francesco Maria marchese di Formigine e da Violante figlia di Giambattista Albizzi. La madre era la nipote prediletta [...] nel suo ufficio di uditore l'8 luglio 1721 e per ben 23 anni, ininterrottamente, esercitò le sue funzioni presso il massimo tribunale di Roma, fino a divenime decano. Amantissimo degli studi giuridici, nel 1715 dava alla stampe un lavoro che al ...
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massimo
màssimo agg. e s. m. [dal lat. maxĭmus, superl. di magnus «grande»]. – Grandissimo, il più grande. Funge da superlativo di grande (come il lat. maxĭmus rispetto a magnus) e si contrappone direttamente a minimo. 1. a. Si usa, quasi...
massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...