Vedi LEPTIS MAGNA dell'anno: 1961 - 1995
LEPTIS MAGNA (Λέπτις, Λ. μεγάλη; Lepcis, Leptis magna)
P. Romanelli
Città della Tripolitania, principale porto della regione fra le due Sirti, detta in antico [...] dell'emporio fenicio. Tributaria di Cartagine almeno dal IV sec. a. C., la città passò nel dominio del re di Numidia, Massinissa, tra la seconda e la terza guerra punica; i Romani vi posero una guarnigione durante la guerra di Giugurta, e da allora ...
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FASOLO, Giovan Antonio
Stefano Marconi
Figlio di Cristoforo, fabbro, di famiglia lombarda di Mandello del Lario (Como), nacque nel 1530. Visse e operò come pittore a Vicenza, dove era giunto presumibilmente [...] anche di Giambattista Zelotti, pur riconoscendo prevalente la personalità del Fasolo. Spettano a lui L'incontro di Sofonisba con Massinissa, il Convito di Cleopatra e le figure di Vulcano e Venere ai fianchi del camino, lo Zelotti invece eseguì ...
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SCIPIONE l'Africano (Publius Cornelius Scipio Africanus Maior)
M. Borda*
Nato nel 236 a. C. dal console P. Cornelio Scipione e da Pomponia.
Tribuno militare nel 216, edile curule nel 213, ebbe il comando [...] Il a Pompei (Napoli, Museo Nazionale) che si crede esprima la scena del suicidio di Sofonisba, la sposa di Massinissa (v.), avvelenatasi per sottrarsi alla consegna ai Romani. Ma sull'identificazione pesano gravi dubbî.
Dopo le osservazioni del ...
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GUARANA, Giacomo (Iacopo)
Simone Guerriero
Nacque da genitori veneziani il 28 ott. 1720 a Verona, dove il padre Vincenzo era al servizio del vescovo Marco Gradenigo (Moschini, 1808). Come provano le [...] due tele dei Musei civici di Padova con Alessandro beve la medicina portagli da Filippo e Sofonisba davanti a Massinissa, di un gusto tra rococò e classicistico, in parte di derivazione amigoniana, identificate da Pavanello (Da Padovanino a Tiepolo ...
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CASALI, Andrea
Olivier Michel
Nacque a Roma 17 nov. 1705 da un modesto sarto lucchese, Giovanni Antonio, e da Maddalena Giovanna Luciani, originaria di Fermo nelle Marche. Trascorse un periodo di tirocinio [...] del palazzo reale di Madrid. Sono due scene di storia romana: Sofonisba che si avvelena dopo aver ricevuto la lettera di Massinissa e la Vestale Tuccia che prova la propria innocenza portando l'acqua del Tevere in un vaglio. Le ultime opere certe di ...
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COSTANZI
Lucia Pirzio Biroli Stefanelli
Famiglia di artisti attivi a Roma nei secoli XVII-XVIII.
Il capostipite Silvestro, maestro orefice, figlio di Girolamo Ottavio e di Felice Buoncore, nacque a [...] (Cades). Il C. eseguì anche copie di famose gemme antiche: un calcedonio con il busto di Esculapio (Cades), Massinissa dalla gemma delle collezioni fiorentine in calcedonio (Giulianelli, Cades); soprattutto si ricorda la copia, per il cardinale di ...
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MANETTI, Rutilio
Luca Bortolotti
Figlio di Lorenzo di Iacopo, di professione sarto, il M. fu battezzato a Siena il 1 genn. 1571 (R. M. 1571-1639, 1978 [cui si rimanda dove non diversamente indicato], [...] favola ariostesca commissionata dal cardinale Carlo de' Medici per il casino mediceo fra il 1622 e il 1623, Sofonisba e Massinissa della Galleria degli Uffizi (citato nell'inventario mediceo di Villa Imperiale del marzo 1625), le due versioni di Loth ...
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GUARDI, Giovanni Antonio (Antonio)
Michele Di Monte
Figlio di Domenico e Maria Claudia Pichler, nacque il 27 maggio 1699 a Vienna, dove, nella Schottenkirche, venne battezzato. Il padre, originario della [...] famosi vincitori: Muzio Scevola davanti a Porsenna e La continenza di Scipione, Sofonisba che accetta il veleno di Massinissa e Il trionfo di un condottiero. Quanto al soggetto di quest'ultimo dipinto, giova forse precisare che l'identificazione ...
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