BENEDUCE, Alberto
Franco Bonelli
Nato a Caserta il 29 marzo 1877 da una famiglia di modeste condizioni, studiò discipline matematiche a Napoli, laureandosi nel 1902; nel 1904 entrò negli uffici del [...] Amendola - che appoggiò nella campagna elettorale -, e di altri democratici.
Attraverso il B. e il gran maestro della massoneria Domizio Torrigiani l'opposizione antifascista entrò subito in possesso del noto memoriale di Cesare Rossi, e lo stesso B ...
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PINDEMONTE, Ippolito
Corrado Viola
PINDEMONTE, Ippolito. – Nacque a Verona il 13 novembre 1753, nel ramo di S. Egidio, ultimo dei tre figli del marchese Luigi (1718-1765), dilettante di pittura, musica [...] sua formazione ebbe un forte influsso anche il marchese veronese Michele Enrico Sagramoso, balì dell’ordine melitense, notabile della Massoneria e diplomatico cosmopolita.
Nel 1775 tradusse in versi e pubblicò la Berenice di Racine, alla quale unì un ...
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CIANO, Costanzo
Gianpasquale Santomassimo
Nacque a Livorno il 30 ag. 1876da Rainiondo e Argia Puppo. Fu avviato quindicenne, come i suoi fratelli Alessandro e Arturo, a seguire le orme del padre, capitano [...] veste operò una estesa epurazione degli elementi di sinistra segnalatisi nelle agitazioni degli anni precedenti. Affiliato alla massoneria di palazzo Giustiniani (come numerosi gerarchi fascisti) accettò le norme sulla incompatibilità tra fascismo e ...
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AMENDOLA, Giovanni
Giampiero Carocci
Nacque a Napoli, da famiglia di Sarno, il 15 apr. 1882. Dopo un primo tirocinio giornalistico fatto, giovanissimo, sotto la guida di E. Arbib, l'A. prese le mosse [...] giolittiana, cui rimproverava, oltre al protezionismo economico, il basso livello morale, verso il radicalismo, la massoneria e il socialismo, tutti considerati figli della ideologia positivistica. Egli vi contrapponeva la tradizione liberale della ...
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COLONNA DI CESARÒ, Giovanni Antonio
Luigi Agnello
Nacque a Roma il 22 genn. 1878 da Calogero Gabriele, duca di Cesarò, proprietario di vasti fondi terrieri in Sicilia, deputato della Sinistra, e da [...] di palazzo Giustiniani sia di piazza del Gesù. Quantunque il C. negasse che la Democrazia sociale fosse una "derivazione profana della massoneria" (La Democrazia sociale. Che cosa è e che cosa vuole, in La Vita italiana, 15 ott. 1921, p. 175), egli ...
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DE RISO, Eugenio
Giuseppe Masi
Nacque a Catanzaro il 3 maggio 1815 dal marchese Antonio e da Caterina Capocchiani, appartenenti, entrambi, a famiglie che nella rivoluzione del '99 avevano aderito al [...] , guidata dall'arciprete Domenico Angherà, nativo di San Vito sullo Jonio, carbonaro ed iscritto alla Giovine Italia e alla massoneria, funzionava la Società evangelica, della quale faceva parte anche il De Riso. Era accusata di tendenze radicali, in ...
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COCCHI, Raimondo
Ugo Baldini
Nacque a Firenze il 20 o 21 ott. 1735 da Antonio e da Teresa Piombanti. Mediante il padre ebbe familiarità fin da giovanissimo con gli ambienti scientifici ed eruditi fiorentini, [...] , recherà in calce all'indice un simbolo massonico, ed è perciò plausibile pensare a un'adesione dell'autore alla massoneria, ciò che limita l'asserzione corrente che attività e proselitismo massonici a Firenze entrassero in crisi dopo la condanna ...
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FOSCARINI, Sebastiano
Giuseppe Gullino
Primogenito dei sei figli di Alvise del procuratore Nicolò e di Chiara Nani di Giovanni, nacque a Venezia nella parrocchia di S. Stae il 14 genn. 1718. La figura [...] fatto parlare di sé e forse - ma in questo caso la cautela è d'obbligo - anche per la sua aderenza alla massoneria, impiegata da Giuseppe II come strumento di pressione verso alcuni paesi confinanti, quali la Baviera e la Repubblica di Venezia. E ...
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COSSA, Pietro
Giorgio Petrocchi
Nacque a Roma il 25 genn. 1830, da Francesco, benestante di Arpino, e dalla torinese Marianna Landesio. La nascita avvenne nel palazzo Avila, in via del Governo Vecchio; [...] (Mario e i Cimbri, Firenze 1864; L'ultimo degli Incas, Siena 1866; Puschin, Roma 1870), la sua affiliazione alla massoneria, la collaborazione con la compagnia del Bellotti, la prima raccolta di liriche (1865), la redazione di articoli e brevi saggi ...
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DE CRISTOFORIS, Malachia
Giuseppe Armocida
Giuseppina Bock Berti
Di nobile famiglia, nacque a Milano il 9 nov. 1832, da Giovan Battista e da Giovanna Adelaide Rota. Degli otto. fratelli dei D. emerse [...] pp. 959, 1022 s.; F. Fonzi, Crispi e lo "Stato di Milano",Milano 1965, ad Indicem; A. A. Mola, Storia della massoneria italiana dall'Unità alla Repubblica, Milano 1976, pp. 206, 220, 260, 303; M. Punzo, Socialisti e radicali a Milano. Cinque anni di ...
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massoneria
massonerìa s. f. [abbrev. di frammassoneria, che è dal fr. franc-maçonnerie, der. di franc-maçon; v. massone1]. – 1. L’associazione segreta dei cosiddetti liberi muratori (v. muratore), costituitasi a Londra nel 1717 col fine di...
massonopoli
s. f. inv. Scandalo relativo a presunti illeciti commessi da appartenenti alla massoneria. ◆ [tit.] «Non ci sarà una massonopoli» [testo] […] «Non esiste una massonopoli», dice Gustavo Raffi, gran maestro del Grande Oriente d’Italia...