NAPOLI, Regno di
MicheIangelo Schipa
I. Periodo Angioino (1266-1381). - Con la conquista di Carlo d'Angiò (1266-1285), il regno di Sicilia non fu mutato nel suo ordinamento amministrativo: restò, come [...] poteva forzarli alla restituzione dei beni ecclesiastici acquistati. Per altre ragioni non si sentivano sicuri i carbonari e i massoni, che riempivano l'esercito e i pubblici uffici e dovettero ora giurare di non appartenere a setta o, appartenendovi ...
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De pecunia. Chiesa, cattolici e finanza nello Stato unitario
Maurizio Pegrari
De pecunia. Detto così potrebbe apparire il titolo di una delle numerose prediche di Bernardino da Siena tenute nella piazza [...] di cattolico; anzi, quelle banche erano «organizzate per scopi politici molte volte affini a quelli liberali semitici e massoni». Occorreva porre rimedio a questa deriva affaristica e «contrapporre una forza organizzata fra tutte le banche che sono ...
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L'Ottocento. 1797-1918. Nota introduttiva
Stuart Woolf
Il culto del passato: Venezia come mito
Molti Stati scomparvero dalla geografia politica dell’Europa nel quarto di secolo di guerre e ridisegnamenti [...] dito nella piaga fu la nomina da parte di Vienna di lombardi e per di più ex ufficiali napoleonici e perfino massoni. Come scriveva a Metternich nel 1819 il capo (lombardo) della polizia Antonio Mulazzani: «Il pubblico non è felice [...] di vedere ...
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Il ruinismo. Visione e prassi politica del presidente della Conferenza episcopale italiana, 1991-2007
Enrico Galavotti
Le premesse: la laicizzazione della Democrazia cristiana
Nell’autunno 1978 Karol [...] altri partiti. L’esito, secondo Del Noce era più che evidente: «una secolarizzazione così piena non era riuscita né ai giacobini, né ai massoni, né ai comunisti e la ragione deve esserci»73. Ma è al Meeting riminese di Cl dell’agosto 1988 che la vis ...
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Democrazia Cristiana
Roger Aubert
di Roger Aubert
SOMMARIO: 1. Nozioni generali. 2. Gli antecedenti: a) primi tentativi nel periodo della Rivoluzione francese; b) dall'‟Avenir" (1830) all'‟Ère nouvelle" [...] loro idea di una incompatibilità tra la Chiesa e coloro che essi accusavano di voler rovesciare, con l'appoggio dei massoni, l'ordine costituito tanto nel campo religioso quanto sul piano politico.
La recrudescenza della questione romana dopo il 1856 ...
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Santi d'Italia
Tommaso Caliò
Le origini
In un articolo pubblicato sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nel gennaio del 1861, Carlo Maria Curci descriveva le asprezze naturali della penisola italiana [...] da coloro che per nascita o per convinzione provenivano dalle fila degli avversari della Chiesa, i protestanti, i massoni e soprattutto gli ebrei che nella pubblicistica ecclesiastica più intransigente andavano rivestendo un ruolo sempre più da ...
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Voci e immagini della fede: radio e tv
Federico Ruozzi
Nuove forme di comunicazione religiosa crescono
Media di massa per una società di massa: modernizzazione dell’antimodernismo
L’annuncio del messaggio [...] rapporto tra Rai e Dc fino ad «una isteria ipercritica»79 di certa pubblicistica, e dello scontro tra democristiani e massoni torinesi legati alla vecchia dirigenza Eiar, che secondo alcuni portò alle dimissioni dello stesso Guala80, ciò che è vero è ...
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Minoranze cristiane nell'Italia unita
Paolo Ricca
Che cos’è una ‘minoranza cristiana’?
‘Minoranza cristiana’ è una categoria non facile da circoscrivere per la varietà e complessità dei fattori che [...] »26. Il fenomeno, esauritosi con il tempo, non giovò minimamente alla diffusione della fede evangelica in Italia e neppure fra i massoni; fu però un tentativo (in fondo non riuscito) da parte di un certo numero di protestanti italiani e stranieri di ...
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L'editoria religiosa del secondo Novecento: progetti, libri, sogni, mode
Alberto Melloni
Lo strumentario della nuova cristianità perduta
Le case editrici che provengono da una congregazione religiosa, [...] indulgenze giornalistiche per il terrorismo rosso, le opere di Joseph Ratzinger e il Risorgimento da riscrivere. Liberali e massoni contro la chiesa (nel 2009), dando voce al dilettantismo revisionista che Angela Pellicciari aveva già affidato a ...
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GARIBALDI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Nizza, allora capoluogo del dipartimento delle Alpi Marittime dell'Impero francese, il 4 luglio 1807. Era il terzo dei sei figli nati dal matrimonio [...] riconosceva e attraverso lui si avviava a sviluppare una coscienza nazionale. Furono soprattutto le società operaie e i circoli massonici (presto il G. avrebbe accettato la nomina a gran maestro del Supremo Consiglio di Palermo, ma si sarebbe dimesso ...
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