terra
Eugenio Ragni
Giovanni Buti - Renzo Bertagni
Nelle sue molteplici accezioni, è vocabolo di larga frequenza in tutta l'opera dantesca, segnatamente nel Convivio e nella Commedia; presente nel [...] lo [il piede] distese; Pg XXVIII 53 Come si volge, con le piante strette / a terra e intra sé, donna che balli / … [Matelda] volsesi; XXVIII 17 non credo che fosse / lo decimo suo passo in terra posto.
In Pg XIX 61, nell'esortazione di Virgilio a D ...
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egli (elli; ei; e'; ello; ella; el)
Riccardo Ambrosini
Allotropi del pronome di terza persona, non sempre sicuramente definibili dal punto di vista grafico per le incertezze della tradizione, queste [...] ) comincia dal canto XXX del Purgatorio (in XXVIII 67 Ella ridea da l'altra riva; ai vv. 77 e 88 e. si riferisce a Matelda), in chiaro collegamento con l'apparizione della nuova guida di D.; cfr. Pg XXX 80 com'ella parve a me, 82 Ella si tacque ...
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volgere (volvere)
Domenico Consoli
Raro il latinismo ‛ volvere ', che appare una volta nelle Rime, due volte nel Convivio e cinque volte nella Commedia, di cui una in rima. Rimarchevoli le forme volgiànci [...] Come si volge, con le piante strette / a terra e intra sé, donna che balli, ecc., luogo che attrae anche la successiva attestazione: [Matelda] volsesi in su i vermigli e in su i gialli / fioretti verso me (v. 55); Pd VII 4 Così, volgendosi a la nota ...
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occhio
Federigo Tollemache
Si hanno le occorrenze seguenti: Vita Nuova 56, Rime 68, Convivio 71, Inferno 67, Purgatorio 101, Paradiso 95, Fiore 6.
O. è dato dalle Concordanze dell'I.B.M. come il sostantivo [...] giovanetti a lui, / meco il menava in dritta parte vòlto; XXXI 109, 119 e 133, XXXIII 18.
Le altre ricorrenze riguardano Matelda (XXVIII 63), la Prudenza, ch'avea tre occhi in testa (XXIX 132), la puttana sciolta (XXXII 154), e i quattro animali ...
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Inghilterra
Adolfo Cecilia
Filippo Brancucci
Eric R: Vincent
– È la parte meridionale della Gran Bretagna, ben distinta dal Galles e dalla Scozia. La maggiore prossimità al continente ne favorì le [...] Shelley (1792 - 1822), che ne tradusse la canzone Voi che 'ntendendo il tergo ciel movete, e l'episodio di Matelda (Pg XXVIII); e diverse delle sue poesie mostrano l'influenza dantesca (per es. Prometheus Unbound, Epipsychidion, The Triumph of ...
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COSTA, Pasquale Antonio Cataldo Maria (detto Pasquale Mario)
Raoul Meloncelli
Nacque a Taranto il 26 luglio 1858 da Angelo, controllore di dogana, e da Maria Giuseppa Malagisi. Discendente da una gloriosa [...] scuola musicale di Napoli e i suoi conserv., IV, Napoli 1551, pp. 475, 529; L'Illustr. ital., 8 ott. 1933, p. 524; in Matelda, 15 nov. 1933; P. De Flaviis, Ricordi di M. C., in Sovrana (Milano), gennaio 1934; C. Acquaviva, Le onoranze diTaranto a M ...
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udire (audire; odire)
Alessandro Niccoli
1. Compare in tutte le opere, compresi il Fiore e il Detto, con un indice di frequenza abbastanza elevato (234 presenze complessive); le forme più attestate sono [...] impugnan dentro a me novella fede / di cosa ch'io udi' contraria a questa... "; D. infatti vuol fare osservare a Matelda che la presenza di un fiume e del vento nel Paradiso terrestre contrastano con quanto poco prima egli " aveva appreso " da Stazio ...
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tra (fra)
Aldo Duro
La preposizione tra è presente in D. con 199 occorrenze, delle quali 142 nella Commedia, 22 nella Vita Nuova, 2 nelle Rime e 3 nelle Rime dubbie (una di queste ultime, però, come [...] di più cose messe o considerate insieme: Non eran cento tra ' suoi passi e ' miei (Pg XXIX 10), i passi cioè di D. e di Matelda lungo le rive del Lete.
II. Delle 21 occorrenze di fra, una sola (come si è già notato all'inizio) è usata in un'accezione ...
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Il termine ricorre in Pg XVIII 69, Cv II XV 6, III XV 11 e 12, IV VI 16. La dottrina morale di D., sebbene sparsa in tutti i suoi scritti, è contenuta principalmente nel Convivio, nella Monarchia e nella [...] attimo di gioia ogni qual volta una di loro termina la sua lunga fatica (XXI 34-78), e il Paradiso terrestre ci è presentato, da Matelda prima e da Beatrice poi, come il luogo della felicità temporale (XXVIII 139-141, XXX 75; cfr. anche Mn III XV 7 ...
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terzina
Ignazio Baldelli
1. D., come ben si sa, è innovatore, dal di dentro, di schemi metrici ereditati dalla tradizione anteriore: basti pensare alle novità della sestina dantesca, rispetto al modello [...] che si distende in due t., ai vv. 25-30, o alle due t. di XXXIII 118-123 Per cotal priego detto mi fu: " Priega / Matelda che 'l ti dica ". E qui rispuose, / come fa chi di colpa si dislega, // la bella donna: " Questo e altre cose / dette li son per ...
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primordiale
agg. [dal lat. tardo primordialis]. – 1. Dei primordî, delle origini più lontane: fase, stadio p.; primitivo, originario: l’aspetto p. del paese era molto diverso dall’attuale. 2. Primigenio, relativo alle origini della terra e...
tramortire
v. intr. e tr. [der. di morto, col pref. tra- (cfr. lat. intermortuus «svenuto, tramortito»)] (io tramortisco, tu tramortisci, ecc.; come intr., aus. essere). – 1. intr. Perdere la coscienza: era tramortito, e non si riusciva a...