potenziale
potenziale [agg. e s.m. Der. del lat. potentialis, da potentia "potenza"] [LSF] (a) In contrapp. ad attuale, di ciò che ha la capacità di esplicarsi in qualcosa, ma non attuandosi ancora. [...] scopo (b). Tutto ciò costituisce quell'importante capitolo della fisica matematica noto come teoria del p., che si sviluppò sul finire del : metodo di prospezione elettrica del sottosuolo: v. geofisica applicata: III 24 b. ◆ [FSD] Modello del p ...
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fisica
fìsica [Der. del lat. physica, gr. physiké, e questo da phy´sis "Natura"] [STF] [FAF] Nel signif. più generale, la scienza della Natura o, come si diceva in ant., filosofia della Natura o filosofia [...] ◆ [FME] F. fisiologica: parte della f. medica che definisce le applicazioni di questa disciplina agli organi e ai sistemi organici: v. fisica medica: di sviluppo; tra queste ricordiamo i problemi matematici connessi alla teoria dei sistemi a molti ...
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lineare
lineare [agg. Der. del lat. linearis, da linea] [LSF] Inerente a una linea, in partic : (a) che è costituito o è schematizzabile da una linea (per lo più retta) o che si sviluppa prevalentemente [...] termine da preferire; (c) di fenomeno retto da una legge matematica (detta anch'essa legge l.: v. oltre) di proporzionalità (eventualmente proporzionale alla grandezza d'entrata. ◆ [ALG] Applicazione l.: omomorfismo tra due spazi vettoriali, cioè ...
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Nel linguaggio scientifico, si dice di ente o grandezza, e anche di espressione matematica o di espressione indicante un legame tra certe grandezze, che non muti operando particolari cambiamenti di variabili [...] trasformazione. Argomenti legati in vario modo a questa teoria sono stati sviluppati con successo in molti campi della matematica pura e applicata; soltanto negli anni 1990 si è compresa la struttura generale dei problemi in cui si utilizza l’idea ...
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Fisica
Proprietà dei corpi di diminuire di volume quando siano sottoposti a forze esterne ( forze di c.). I solidi e i liquidi presentano, contrariamente ai gas, c. molto piccola poiché sia nello stato [...] una pressione; diminuisce lievemente al crescere della forza applicata, cresce sensibilmente con la temperatura; è sempre R la costante dei gas.
matematica C. algoritmica La proprietà di qualsiasi funzione matematica o successione numerica, e quindi, ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1941-1950
1941-1950
1941
Le successioni esatte. Introdotte in una nota sui gruppi di coomologia (priva di dimostrazioni) dal polacco Witold Hurewicz ed estensivamente [...] del più piccolo non-residuo quadratico (mod p).
La teoria delle ostruzioni. Il matematico polacco Samuel Eilenberg mostra che la non estendibilità di un'applicazione tra complessi cellulari è legata al non annullarsi di certe classi di coomologia ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Galileo Galilei
William Shea
Galileo Galilei
La formazione e l'insegnamento
Galileo Galilei nacque a Pisa il 15 febbraio 1564 (e non il 18, come riportano [...] dell'Inferno dantesco: egli seppe abilmente mutare la sfida letteraria in un esercizio matematico e mostrò in che modo la geometria potesse essere applicata allo spazio dantesco. Si occupò anche di problemi relativi alla determinazione del centro ...
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Movimento ed energia
Anna Parisi
La materia è dappertutto
Di che cosa è fatto il nostro Universo? Le cose che lo compongono sono molto diverse tra loro. Possiamo immaginare che, nonostante le loro diversità, [...] spinta. In altre parole, dobbiamo applicare una forza. A causa della forza che applichiamo, in un secondo il pallone siamo tutti uguali. C'è chi va meglio in italiano e chi in matematica, c'è chi impara presto le lingue e chi fa meglio gli esercizi ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Isaac Newton
Niccolò Guicciardini
Isaac Newton
Isaac Newton nacque il 25 dicembre del 1642 a Woolsthorpe, nei pressi di Grantham nel Lincolnshire, da una [...] Boyle. Halley presentò l'opera di Newton mettendo l'accento sulle sue applicazioni alla scienza della navigazione. Spiegava che nell'opera di Newton era compresa una teoria matematica che consentiva di prevedere il moto delle maree, di determinare la ...
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piano 2
piano2 [Der. del lat. planum "pianura", neutro sostantivato dell'agg. planus] [ALG] Ente geometrico costituente l'astrazione del concetto intuitivo di una superficie liscia, non incurvata, priva [...] delle x, delle y o delle z). Sia nella matematica che in altre scienze, compresa ovviamente la fisica, il ; se a un corpo C, di peso Q, appoggiato sul p., è applicata una forza P parallela al piano, la condizione di equilibrio è, in assenza di ...
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matematica
matemàtica (ant. e raro mattemàtica) s. f. [dal lat. mathematĭca (sottint. ars), gr. μαϑηματική (sottint. τέχνη); v. matematico]. – 1. a. Originariamente, la scienza razionale dei numeri (aritmetica, intesa come scienza della quantità...
applicazione
applicazióne s. f. [dal lat. applicatio -onis]. – 1. L’operazione di applicare: l’a. di una marca da bollo, di un cerotto; a. di un unguento sulla ferita; fare due a. di pomata al giorno; a. di infissi; a. del parato a una parete,...