CORRADI D'AUSTRIA, Domenico
Augusto De Ferrari
Nacque a Modena da Bernardino il 5 nov. 1677 da una famiglia di origine mantovana, di antica nobiltà, che si può far risalire a Mattia de' Corradi (sec. [...] di arte militare e di chimica ad essa applicata, conobbe personalmente Leibniz; intervenne in una polemica fu determinante, soprattutto nell'orientamento degli studi. Dopo aver studiato matematica, infatti, il C. fu accolto dal 1694 alla corte di ...
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GIULIO, Carlo Ignazio
Vittorio Marchis
Nacque a Torino l'11 ag. 1803 da Carlo Stefano e Barbara Millet, figlia di commercianti di origine francese.
Il nonno paterno del G., Domenico, aveva esercitato [...] di filosofia e belle arti per la classe di matematica nella Regia Università di Torino, Torino 1827) e nascerà l'Istituto tecnico torinese, nucleo originario della Scuola di applicazione per gli ingegneri che sarà prevista dalla legge Casati (1859) ...
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D'AFFLITTO, Gennaro Maria
Bruno Signorelli
Nacque in Napoli nel 1618 da Alessandro ed Eleonora Vespoli; le notizie sulla sua vita sono scarse e poco documentate. Il 16 sett. 1633 venne ammesso, come [...] per la poesia, la musica, la filosofia, la storia e la matematica.
Non sono note le motivazioni che lo spinsero verso l'architettura militare , è espressa una buona conoscenza della geometria applicata all'arte del fortificatore. Reca all'inizio un ...
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CANEVAZZI, Silvio
Enrico Ferri
Nato a Saliceto San Giuliano (Modena) il 16 marzo 1852 da Alessandro e Carolina Bertolani, s'iscrisse nel 1868 alla facoltà di matematica dell'università di Modena. Alla [...] annesso ai suoi due insegnamenti. Nel 1911, prima di fatto e poi con nomina ufficiale, divenne direttore della scuola d'applicazione.
Morì a Bologna il 13 marzo 1918.
All'attività organizzativa del C. si deve lo ampliamento della sede della scuola ...
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CERADINI, Cesare
Enrico Ferri
Nacque a Milano il 17 marzo 1844 da Antonio e da Maria Sala. Dopo aver ultimato il primo ciclo di studi, frequentò il biennio di fisica-matematica presso l'università di [...] unità di indirizzo nelle varie discipline, promosse la fusione della cattedra di materiali da costruzione con quella di meccanica applicata alle costruzioni, abbinandovi il corso di teoria dei ponti.
Dopo la morte di V. Cerruti, che era subentrato a ...
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analisi
anàlisi [Der. del gr. análysis "scomporre in elementi"] [LSF] Scomposizione di un tutto, concreto o astratto, nelle parti che lo costituiscono, soprattutto a scopo di studio; si oppone a sintesi, [...] che si serve di tecniche legate alla nozione di limite: v. analisi matematica. ◆ [ANM] A. non lineare: la parte della matematica che considera operatori (o applicazioni) non lineari definiti su spazi lineari (a. non lineare classica) oppure su ...
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Lippmann Gabriel
Lippmann 〈lipmàn〉 Gabriel [STF] (Hallerich, Lussemburgo, 1845 - m. a bordo di un transatlantico 1921) Prof. di fisica matematica alla Sorbona (1883); socio straniero dei Lincei (1909); [...] contiene una certa quantità di acido solforico diluito, in contatto, nel capillare, con il mercurio dell'altra provetta; applicata che sia agli elettrodi la tensione V da misurare, per elettrocapillarità la posizione dell'estremo della colonnina di ...
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matematica
matemàtica (ant. e raro mattemàtica) s. f. [dal lat. mathematĭca (sottint. ars), gr. μαϑηματική (sottint. τέχνη); v. matematico]. – 1. a. Originariamente, la scienza razionale dei numeri (aritmetica, intesa come scienza della quantità...
applicazione
applicazióne s. f. [dal lat. applicatio -onis]. – 1. L’operazione di applicare: l’a. di una marca da bollo, di un cerotto; a. di un unguento sulla ferita; fare due a. di pomata al giorno; a. di infissi; a. del parato a una parete,...