Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Simonetta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Spinoza elabora un sistema panteistico fondato sul concetto dell’assoluta necessità. [...] gli attirano (sia in vita sia, per lungo tempo, dopo la sua morte) non solo accuse di eresia, ma anche di materialismo e ateismo, persino da parte di autori come Pierre Bayle, che pure gli riconoscono un’assoluta purezza di costumi e una profonda ...
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PIANCIANI, Giambattista
Roberto Mantovani
PIANCIANI, Giambattista. – Nacque a Spoleto il 27 ottobre 1784 dal conte Alessandro e dalla marchesa Collicola, ambedue appartenenti a illustri famiglie possidenti [...] A Roma fu tra i più tipici rappresentanti di quel programma culturale teso a contrastare le tesi del materialismo illuministico mediante un processo di conciliazione e giustificazione delle scoperte scientifiche con la dottrina cattolica. In sostanza ...
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BIZZONI, Achille
Raffaele Colapietra
Nato a Pavia il 5 maggio 1841, si avviò nella locale università agli studi di giurisprudenza, poi interrotti nel 1859 per arruolarsi nell'esercito sardo; nel 1861, [...] , la posizione del Gazzettino è genericamente quella di portavoce della democrazia milanese (isolati appaiono alcuni scritti più avanzati, come Materialismo e repubblica, del 22 apr. 1870 di F. Cameroni).Soltanto in seguito alla Comune di Parigi l ...
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RAGAZZONI, Ernesto
Gabriele Scalessa
RAGAZZONI, Ernesto. – Primo di cinque figli – gli altri erano Vittorio, Edvige, Carlo e Pietro –, nacque a Orta Novarese in una famiglia agiata l’8 gennaio 1870 [...] si era fatta artificiale e contraffatta dalla diffusione di troppa tecnica che aveva ucciso l’«ideale». Lo scetticismo e il materialismo che vedeva diffondersi nella sua epoca lo spinsero ad auspicare l’affermarsi di un nuovo genio artistico in Il ...
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CHIARA, Domenico
Renato G. Mazzolini
Nacque a Saluggia, presso Novara, il 26 genn. 1838, da modesti agricoltori. Per l'aiuto materiale di G. Paechiè poté intraprendere gli studi secondari e poi quelli [...] collana della "Scienza del popolo") rivela infatti fin dal titolo l'influenza che sul suo indirizzo culturale, di chiaro materialismo positivista, esercitò J. Moleschott.
Nel 1872 il C. vinse, per esami e per titoli, il posto di professore-direttore ...
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FILIASI, Giuseppe
Maria Virginia Borruso Geremia
Nacque a Napoli nel 1872, da Luigi Giacomo, di nobile famiglia napoletana, e da Maria Milano Franco. Primo di nove fratelli, condusse vita molto ritirata: [...] in quanto provenienti dal non essere ma elevate all'essere dalla creazione divina, enti esistenziali, quindi, fisici ma non materiali. Fra questi elementi primordiali si può, per il F., concepire un avvicinamento o un allontanamento reciproco; essi ...
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NADDEO, Alighiero
Alice Rinaldi
– Nacque a Roma il 18 agosto 1930 da Giuseppe Osvaldo, impiegato bancario, e da Paola Gelanzé, insegnante.
Studiò presso l’Università di Roma La Sapienza conseguendo [...] [...] la mia impressione è che l’atteggiamento dei neobayesiani nella statistica inferenziale sia ispirato a un eccessivo materialismo che aspira a monetizzare tutto lo scibile». Perché «qui si confonde [...] tra conclusione e decisione. Ci sono ...
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realtà
Paolo Casini
L’esistenza di un mondo fuori di noi
Nel linguaggio corrente il termine realtà indica anzitutto tutto ciò che percepiamo con i nostri sensi: è la realtà fisica, opposta all’immaginazione [...] , manipolare, costruire? E il cervello, organo fisico delle emozioni, delle sensazioni e del pensiero, non è forse una massa materiale? La nostra mente, la psiche, non è a sua volta una realtà cerebrale, che riceve sensazioni e percezioni, produce ...
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La nozione di corpo come entità estesa percepibile attraverso i sensi è presente già nella filosofia antica, che ne fa l’oggetto naturale in generale, caratterizzato da un complesso di proprietà, tra cui [...] ’anima, dando luogo a letture variamente impostate. Riprendendo concezioni orfico-pitagoriche, Platone considerò il c., in quanto entità materiale e pertanto mortale, come limite e negatività, in cui l’anima si troverebbe prigioniera nel suo stato di ...
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Indirizzo filosofico del 19° sec., il cui iniziatore è il francese A. Comte e i cui maggiori rappresentanti sono in Inghilterra J. S. Mill e H. Spencer, e in Italia R. Ardigò. Più in generale, il termine [...] di un dio finito, ossia non onnipotente, un principio buono non assoluto, che dunque deve fare i conti con il mondo materiale e le sue leggi spesso crudeli: l’uomo è così un collaboratore di questa divinità finita e il sentimento religioso rafforza ...
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materialismo
s. m. [dall’ingl. materialism (der. del lat. tardo materialis «materiale», attraverso il fr. matérialisme)]. – 1. Termine con il quale, già dalla fine del sec. 17°, si faceva riferimento a quelle teorie filosofiche che, negando...
materiale
agg. e s. m. [dal lat. tardo materialis, agg. der. di materia «materia»]. – 1. agg. a. Della materia, che consta di materia, di cose che si presentano come oggetti sensibili e occupano un’estensione spaziale: una realtà m.; beni...