Filosofo tedesco (Parigi 1843 - Zurigo 1896), dal 1877 professore a Zurigo. Ispirandosi ai metodi delle scienze naturali, l'A. tese a costruire una filosofia rigorosamente scientifica, la quale avesse [...] oggetto l'esperienza pura, precedente la distinzione del fisico e dello psichico e insuscettibile d'interpretazioni sia materialistiche sia idealistiche. Tale esperienza pura dà luogo al "concetto naturale del mondo", il quale esclude ogni dualismo ...
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Critico (Sveaborg 1811 - Pietroburgo 1848). Il primo e fra i maggiori rappresentanti del pensiero democratico russo dell'Ottocento. Nutrito di filosofia tedesca e di aspirazioni socialiste nelle forme [...] º, sentì viva l'esigenza di liberare l'estetica dalle formulazioni idealistiche dell'hegelismo e si mosse verso formulazioni materialistiche. Ma la sua importanza, più ancora che nelle sue proposizioni teoriche, sta nella intuitiva sicurezza del suo ...
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Erudito e filosofo francese (Craon 1757 - Parigi 1820). Studioso di filosofia, storia e filologia, dovette la sua più larga notorietà alle meditazioni filosofiche e sociali sparse nell'opuscolo De la loi [...] 'entusiasmo per la Rivoluzione già trionfante, e che si può considerare una divulgazione, in forma drammatica, delle principali tesi materialistiche di P. d'Holbach e J. O. de La Mettrie, e impetuosa requisitoria contro le religioni positive.
Vita ...
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Poeta catalano (Reus 1846 - Barcellona 1917). Contribuì al risveglio della letteratura e della cultura di lingua catalana con una serie di raccolte di liriche: Els cants del laletà (1860), Sospirs de l'arpa [...] Maria (Reus 1850 - Barcellona 1880) fu scrittore e poeta, reagendo al romanticismo e tentando una poesia filosofeggiante con tendenze materialistiche. Tra le opere: Algo (1874), in castigliano, e, postuma, la raccolta Obras en prosa y en verso (1881 ...
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Giurista e storico (Chemnitz 1632 - Berlino 1694). Fu il primo a insegnare in una università diritto naturale e delle genti (a Heidelberg dal 1661); fu quindi consigliere di Stato e storiografo regio a [...] tanto più geniale Grozio, rendendo per tal modo ancora più chiare le tendenze borghesi, laiche, anticlericali, materialistiche, empiristiche, antistoriche, immanentistiche della scuola. Perciò il suo De iure naturali et gentium, sebbene violentemente ...
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Filosofo (Bautzen 1817 - Berlino 1881). Tentò di raggiungere una conciliazione tra i principi dell'idealismo e quelli della scienza meccanicistica, sostenendo che i meccanismi di causa-effetto che governano [...] Lebens, 1851; Medizinische Psychologie oder Physiologie der Seele, 1852), non si attestò peraltro su posizioni materialistiche, ché la sua opera maggiore, il Mikrokosmos, lo vede piuttosto indirizzato verso concezioni pluralistiche e verso ...
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Filosofo (Grass Valley, California, 1855 - Boston 1916). Dopo aver studiato negli USA e in Germania (tra gli altri con H. Lotze), fu (dal 1882) professore alla Harvard University. Preoccupazione dominante [...] , come il realismo e il razionalismo critico (etichetta sotto la quale R. ricomprende anche le posizioni empiristiche e materialistiche a lui contemporanee), R. sviluppò poi una sua originale concezione, per la quale le realtà individuali consistono ...
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Chimico, filosofo, teologo (Bristel Fieldhead, Inghilterra, 1733 - Northumberland, Pennsylvania, 1804). Compì gli studî in parte come autodidatta, in parte (dal 1752) nella Dissenting Academy, [...] (puncta materiae), considerati centri di forze attrattive e repulsive di tipo newtoniano. Secondo P. (i cui esiti materialistici susciteranno la reazione di Boscovich), la materia, con tutte le sue proprietà sensibili, e nelle sue parti costituenti ...
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Storico francese (Vouziers, Ardenne, 1828 - Parigi 1893). T. è una delle figure più rappresentative del mondo culturale europeo del sec. 19º. La sua attività di intellettuale spaziò dalla filosofia alla [...] e di positivismo inglese, fu soprattutto un volgarizzatore), critico di lettere e arti con tendenze positivistiche e materialistiche, ma anche con un gusto finissimo, storico viziato da schemi pseudofilosofici e socializzanti, ma anche maestro nel ...
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Filosofo (Saint-Malo 1709 - Berlino 1751). Medico e chirurgo, nella sua opera più famosa, L'homme machine (1747), sostenne che l'uomo, come gli animali, è una macchina: tutte le sue facoltà devono quindi [...] e lettore del re. Nell'agio di Berlino e di Potsdam, La M. poté attendere liberamente a definire le sue concezioni materialistiche ed edonistiche portando a termine, tra l'altro, L'homme plante (1748), Le système d'Épicure (1750), il Discours sur le ...
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materialistico
materialìstico agg. (pl. m. -ci). – Che concerne il materialismo e i materialisti: dottrine, concezioni m.; avere una visione m. della vita. ◆ Avv. materialisticaménte, secondo le teorie del materialismo: interpretare materialisticamente...
vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) caratterizzati da un alto grado di organizzazione...