Pittore tedesco (Weissenburg 1880 - New York 1966). Studiò a Monaco; nel 1904 si recò a Parigi dove rimase fino al 1914 ed ebbe modo di conoscere Braque, Picasso, Matisse, Delaunay. Tornato in Germania, [...] aprì una scuola di pittura a Monaco. Si recò in seguito negli Stati Uniti, dove continuò la sua attività didattica fondando nel 1933 una scuola a New York. Sottolineando l'importanza del gesto e l'intensità ...
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Pittore italiano (Livorno 1906 - Roma 1990). Inizialmente vicino agli orientamenti del Novecento, dopo un lungo soggiorno in Francia e nel Marocco assimilò in modo originale l'arte di Matisse e di Utrillo. [...] In M. l'impasto cromatico assume un'importanza determinante in quanto, dagli spessori e dalla consistenza delle sovrapposizioni, deriva quello specifico valore a cui l'artista può conferire una determinante ...
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Pittore e incisore (Parigi 1871 - ivi 1958). Dopo un apprendistato presso un restauratore di vetrate (1885-90), fu allievo di E. Delaunay e poi di G. Moreau, nel cui studio incontrò Matisse, Marquet e [...] altri, coi quali formò poi il gruppo dei fauves. La sua pittura, violentemente espressiva, si ispirò in un primo tempo a ideali sociali, poi religiosi. L'influenza di Toulouse-Lautrec, inasprita però da ...
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Pittore (Venezia 1884 - Treviso 1947). Dal 1907 fece frequenti viaggi in Francia (Parigi, Bretagna), venendo a contatto con la pittura post-impressionista, mostrandosi sensibile all'influsso di Gauguin, [...] van Gogh, Matisse, in dipinti dal colore disteso in zone piatte delimitate con segno assai marcato. Al formarsi di una maniera sua propria, in certo qual modo espressionistica, non dovette essere estranea la conoscenza della pittura dei secessionisti ...
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Pittore (Białystok 1881 - Great Neck, New York, 1961). A New York dal 1891, studiò al Pratt Institute (1898-1900). A Parigi (1905-08) frequentò l'Académie Julian, studiò con H. Matisse e fu in contatto [...] con i maggiori esponenti dell'avanguardia. Tornato negli Stati Uniti, espose alla Galleria "291" di A. Stieglitz (1909 e 1911) opere che rivelano il suo interesse per l'esperienza fauve e per l'arte di ...
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Critico francese e mercante d'arte (Parigi 1893 - ivi 1934). Pubblicò nel 1914 con G. Apollinaire un Premier Album de sculptures nègres. Fu amico e sostenitore, tra gli altri, di H. Matisse, A. Derain, [...] P. Picasso e A. Modigliani, che lasciò di lui un riuscitissimo ritratto. La sua collezione, continuata dalla moglie dopo la sua morte, è stata donata al Louvre nel 1960 ...
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Pittore (Stoccolma 1878 - Copenaghen 1922), allievo di K. Zahrtmann a Copenaghen, dove in prevalenza dimorò; fu spesso a Parigi. Dopo le prime composizioni allegoriche e mitologiche, si interessò a Cézanne [...] e a Matisse; sulle loro tracce, ruppe con la tradizione e svolse ricerche coloristiche, intense e nuove, con grande talento. Dipinse per lo più nature morte, nudi, composizioni. ...
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ISAKSON, Karl Oskar
Axel Romdahl
Pittore, nato a Stoccolma il 16 gennaio 1878, morto a Copenaghen il 19 febbraio 1922. Studiò a Copenaghen con K. Zahrtmann e a Parigi con il Matisse. La sua attività [...] fu limitatata da un forte senso critico che lo trattenne dall'esporre; molti suoi quadri sono rimasti incompiuti o solo abbozzati. Solo dopo la sua morte sono state organizzate esposizioni delle sue opere ...
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Espressionismo
Leonardo Quaresima
Le origini dell'Espressionismo
Con il termine Espressionismo si indica l'orientamento artistico che si diffuse nella seconda metà degli anni Dieci nell'Europa centrale, [...] e F. Marc, ma sostenuto anche da P. Klee e altri. Ricollegandosi alla pittura antinaturalistica di P. Gauguin, V. Van Gogh, H. Matisse ed E. Munch, l'E. intendeva raffigurare il mondo esterno come prodotto di un'attività soggettiva che lo ricrea e lo ...
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Pittore e incisore (Petropavlovsk 1890 - Parigi 1974). Dopo un primo tirocinio in Russia, lavorò dal 1911 al 1913 a Parigi, soprattutto presso F.-É. Vallotton: amico di M. Chagall, subì l'influsso di H. [...] Matisse. Ritornato a Pietroburgo, si fece conoscere come illustratore e ritrattista, foggiandosi uno stile personale, in cui la scomposizione dei piani d'origine cubista si allea con un tenace spirito d'osservazione realistico. ...
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cubismo
s. m. [dal fr. cubisme, der. di cube «cubo»: il termine si fa comunemente risalire a una frase scherzosa di H. Matisse davanti a un quadro di G. Braque]. – Corrente artistica figurativa sorta in Francia nel 1908 (per opera di P. Picasso,...
grafica
gràfica s. f. [dall’agg. grafico]. – Forma abbreviata per opera grafica, sia con valore collettivo (la g. di L. Bartolini, cioè l’insieme delle sue opere grafiche), sia, meno spesso, con riferimento a un’opera singola (una g. di Matisse);...