Editore svizzero (Le Locle, Neuchâtel, 1904 - Dully, Losanna, 1973). Stabilitosi nel 1928 a Parigi, vi frequentò i pittori della scuola di Parigi e il gruppo degli scrittori surrealisti (G. Bataille, P. [...] gli altri, le Metamorfosi di Ovidio con acqueforti di P. Picasso, 1931; Poésies di S. Mallarmé con acqueforti di H. Matisse, 1932; Les chants de Maldoror di Lautréamont con acqueforti di S. Dalí, 1934). Trasferita nel 1941 la casa editrice a Ginevra ...
Leggi Tutto
Fotografa tedesca naturalizzata francese (Berlino 1912 - Parigi 2000). Dopo avere studiato sociologia in Germania, si trasferì a Parigi (1933), dove si laureò alla Sorbona con una tesi sulla fotografia [...] .). Rifugiatasi in Argentina nel 1940, realizzò servizi sui paesi latino-americani.Tornata a Parigi (1946) si dedicò al ritratto (H. Matisse, P. Bonnard, ecc.) e lavorò per l'agenzia Magnum (1948-54).Visse in Messico (1950-52) e, negli anni Settanta ...
Leggi Tutto
MODIGLIANI, Amedeo
Palma Bucarelli
Pittore e scultore, nato a Livorno il 12 luglio 1884, morto a Parigi il 25 gennaio 1920. Terminati gli studî ginnasiali, si dedicò alla pittura, prima nella città [...] , dove conquistò subito larghissima popolarità nella cosiddetta Butte Montmartre. Era l'epoca in cui i "Fauves" trionfavano con Matisse, e in cui il cubismo, con Picasso e Bracque, trovava proseliti dappertutto. Durante molti anni il M., emigrato ...
Leggi Tutto
ROSZAK, Theodore J
Scultore nordamericano, nato a Poznań il 1° maggio 1907; negli S. U. A. dal 1909, studiò all'Art Institute di Chicago, alla Columbia University, alla National Academy of Design a New [...] (1950-51; coll. J. Z. Steiberg, Chicago); The skylark (1950-51; Pierre Matisse Gallery, New York); Whaler of Nantucket (1952; Art Institute, Chicago); Iron throath (1959; Pierre Matisse Gallery, New York).
Bibl.: B. Grasne, A Th. R. profile, in Art ...
Leggi Tutto
OPPO, Cipriano Efisio
Pittore, di origine sarda, nato in Roma, dove vive, il 2 luglio 1891. Fino dalle sue prime opere, intorno al 1910, un solido istinto critico lo aiutò a orientarsi nell'oceano della [...] un'evoluzione compiutasi percorrendo vie diverse e spesso contraddittorie, guidato da esperienze che lo conducevano a volte verso H. Matisse, più frequentemente verso A. Spadini, è giunto a una visione sempre più semplice e organica, a una castigata ...
Leggi Tutto
Critico d'arte statunitense (New York 1909 - ivi 1994). Iniziò la sua carriera collaborando a riviste come Partisan review (1939-55), The nation (1942-49), Commentary (1945-57), affrontando questioni sociali [...] M. Louis, K. Noland, A. Caro, e un profondo impatto sulla critica successiva. Ha scritto monografie (J. Miró, 1948; Matisse, 1953) e cataloghi di mostre (Three new American painters, 1963; Post-painterly abstraction, 1964); ha pubblicato raccolte di ...
Leggi Tutto
Duchamp, Marcel
Antonella Sbrilli
Sorprendere con l'arte
Duchamp è celebre per aver esposto a una mostra, nel 1917, un orinatoio in ceramica bianca, con firma e data e per aver disegnato baffi su una [...] -sur-Seine nel 1968, l'anno della contestazione studentesca. È stato uno degli artisti più influenti del 20° secolo, al pari di Matisse o di Picasso. A differenza di questi, però, Duchamp non ha lasciato quadri o sculture che si ricordano per le loro ...
Leggi Tutto
Tendenza artistica sviluppatasi dal 19° sec. fino ai primi anni del Novecento. In epoca romantica, nel quadro di una rivalutazione del passato e del Medioevo, il termine si riferì a quanto di puro e di [...] rifiuto della società moderna. Emblematiche furono la vicenda personale di P. Gauguin, l'opera di P. Picasso e H. Matisse, che dell'arte primitiva recuperarono la semplificazione delle forme e l'esaltazione dei valori plastici, e del pittore naif H ...
Leggi Tutto
Pittore, nato il 13 febbraio 1865 a Puszta-Egeres (Ungheria). Studiò a Budapest presso B. Székely, poi a Monaco e a Parigi, dove subì fortemente l'influsso di Bastien-Lepage, palese nelle vaste, realistiche [...] e singole figure. Nel 1905 si recò a Parigi; ivi eseguì dei nudi di brillante effetto coloristico lievemente influenzati dal Matisse: Vampiri Nirvana, Angolo di studio (Budapest, Nuova Pinacoteca; un altro quadro dello stesso soggetto è a Roma nel ...
Leggi Tutto
Pseudonimo dello scrittore Louis Andieux (Parigi 1897 - ivi 1982). Fu uno dei fondatori, nel 1924, della scuola surrealista. Nel 1927 aderì al comunismo e la sua opera subì una profonda trasformazione; [...] (1963); tra le opere narrative: Les communistes (3 voll., 1949-51); La semaine sainte (1958); La mise à mort (1965); Henri Matisse (1971); e tra i numerosi saggi: L'homme communiste (1946-1953); La culture et les hommes (1947); La lumière de Stendhal ...
Leggi Tutto
cubismo
s. m. [dal fr. cubisme, der. di cube «cubo»: il termine si fa comunemente risalire a una frase scherzosa di H. Matisse davanti a un quadro di G. Braque]. – Corrente artistica figurativa sorta in Francia nel 1908 (per opera di P. Picasso,...
grafica
gràfica s. f. [dall’agg. grafico]. – Forma abbreviata per opera grafica, sia con valore collettivo (la g. di L. Bartolini, cioè l’insieme delle sue opere grafiche), sia, meno spesso, con riferimento a un’opera singola (una g. di Matisse);...