Pittore ceco (Prostějov 1906 - Praga 1980); subì l'influenza della pittura francese, soprattutto dai H. Matisse e dei fauves; si dedicò anche all'arte decorativa e fornì numerosi disegni per stoffe. ...
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Pittore belga (Nizza 1872 - Parigi 1899), allievo a Parigi di G. Moreau e condiscepolo di Rouault e Matisse. Esordì nel 1894; in Algeria (1897-98) eseguì qualcuna delle sue migliori opere. Sebbene si sia [...] formato e abbia svolto la sua breve attività per la maggior parte in Francia, tenne un posto notevole nella pittura belga alla fine del sec. 19º, nella quale fu uno degli innovatori insieme con J. Ensor ...
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Pittore (Spira 1880 - Basilea 1966). Studiò a Karlsruhe e a Monaco; poi, a Parigi (1906-14), si legò a H. Matisse che ebbe su di lui un'influenza determinante. Dipinse paesaggi, nature morte e ritratti [...] di saldo impianto e grande ricchezza cromatica. Opere a Berlino (Neue Nationalgalerie) e a Monaco (Staatsgalerie moderner Kunst) ...
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Pittore (Roanne, Loire, 1876 - ivi 1960); allievo di E. Carrière, guardò poi alle soluzioni di P. Gauguin. Amico di H. Matisse e di A. Dérain, fu vicino al gruppo dei fauves con i quali espose nel 1905. [...] La sua pittura, che mostra forme stilizzate e una piana stesura del colore, mantenne tuttavia un'impostazione naturalistica d'accento personale. Opere nei musei d'arte moderna di Rouen, Ginevra, Parigi, ...
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Pittore spagnolo (Madrid 1898 - Parigi 1972). Si unì al gruppo d'avanguardia Ultraiste prima della partenza per Parigi nel 1925; qui incontrò Picabia, Miró, Matisse e subì in particolare l'influenza di [...] Juan Gris. Il rigore delle composizioni cubiste si rivelò però presto non congeniale al suo carattere; dopo una breve attrazione per il surrealismo, elaborò uno stile personale, più naturalistico ...
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Pittore (Mosca 1879 - Parigi 1968). Dopo una prima formazione musicale, frequentò a Mosca l'Accademia di belle arti. Fortemente impressionato dai dipinti di H. Matisse della collezione Ščukin, nel 1908 [...] si recò a Parigi dove, dopo un esordio fauve e i primi contatti con A. P. Archipenko, s'interessò alle ricerche dei cubisti con i quali espose, nel 1911, al Salon des Indépendants. Tra il 1912 e il 1913, ...
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Pittore (Mosca 1902 - Parigi 1976). A Parigi dal 1921 frequentò l'accademia della Grande-Chaumière e fu attratto dall'opera di van Gogh e di Matisse; le nature morte e le figure espressionistiche del primo [...] periodo, dal tocco denso, dal disegno fuso nel colore, mostrano l'influenza di Soutine. Anche dopo l'abbandono delle forme figurative (1939), la sua pittura è caratterizzata da un intenso cromatismo ...
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Pittore (Halifax, Yorkshire, 1879 - Londra 1959). Compiuti gli studî a Londra presso la Slade school of art, fu a Parigi (1910) in contatto con H. Matisse. Dipinse di preferenza nudi, paesaggi e nature [...] morte definite da uno stile di matrice fauve, cromaticamente intenso e brillante, che ebbe in Inghilterra notevole influenza. Opere a Londra (Tate Gallery, Guildhall art gallery, Courtauld institute galleries) ...
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Pittore romeno (Iaşi 1871 - Bucarest 1956). Nel 1889 si stabilì a Parigi, dove fu allievo di G. Moreau ed ebbe modo di conoscere profondamente H. Matisse e A. Marquet. Espose regolarmente a Parigi, dove [...] rimase fino al 1939, e a Bucarest. Nel 1926 ottenne il Gran premio nazionale romeno per la pittura. Nelle sue opere, per la gran parte nature morte, nudi e ritratti (Bucarest, Muzeul de artă K. H. Zambaccian), ...
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Pittore tedesco (Weissenburg 1880 - New York 1966). Studiò a Monaco; nel 1904 si recò a Parigi dove rimase fino al 1914 ed ebbe modo di conoscere Braque, Picasso, Matisse, Delaunay. Tornato in Germania, [...] aprì una scuola di pittura a Monaco. Si recò in seguito negli Stati Uniti, dove continuò la sua attività didattica fondando nel 1933 una scuola a New York. Sottolineando l'importanza del gesto e l'intensità ...
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cubismo
s. m. [dal fr. cubisme, der. di cube «cubo»: il termine si fa comunemente risalire a una frase scherzosa di H. Matisse davanti a un quadro di G. Braque]. – Corrente artistica figurativa sorta in Francia nel 1908 (per opera di P. Picasso,...
grafica
gràfica s. f. [dall’agg. grafico]. – Forma abbreviata per opera grafica, sia con valore collettivo (la g. di L. Bartolini, cioè l’insieme delle sue opere grafiche), sia, meno spesso, con riferimento a un’opera singola (una g. di Matisse);...