Pittore italiano (Livorno 1906 - Roma 1990). Inizialmente vicino agli orientamenti del Novecento, dopo un lungo soggiorno in Francia e nel Marocco assimilò in modo originale l'arte di Matisse e di Utrillo. [...] In M. l'impasto cromatico assume un'importanza determinante in quanto, dagli spessori e dalla consistenza delle sovrapposizioni, deriva quello specifico valore a cui l'artista può conferire una determinante ...
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Pittore (Venezia 1884 - Treviso 1947). Dal 1907 fece frequenti viaggi in Francia (Parigi, Bretagna), venendo a contatto con la pittura post-impressionista, mostrandosi sensibile all'influsso di Gauguin, [...] van Gogh, Matisse, in dipinti dal colore disteso in zone piatte delimitate con segno assai marcato. Al formarsi di una maniera sua propria, in certo qual modo espressionistica, non dovette essere estranea la conoscenza della pittura dei secessionisti ...
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Pittore (Białystok 1881 - Great Neck, New York, 1961). A New York dal 1891, studiò al Pratt Institute (1898-1900). A Parigi (1905-08) frequentò l'Académie Julian, studiò con H. Matisse e fu in contatto [...] con i maggiori esponenti dell'avanguardia. Tornato negli Stati Uniti, espose alla Galleria "291" di A. Stieglitz (1909 e 1911) opere che rivelano il suo interesse per l'esperienza fauve e per l'arte di ...
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Critico francese e mercante d'arte (Parigi 1893 - ivi 1934). Pubblicò nel 1914 con G. Apollinaire un Premier Album de sculptures nègres. Fu amico e sostenitore, tra gli altri, di H. Matisse, A. Derain, [...] P. Picasso e A. Modigliani, che lasciò di lui un riuscitissimo ritratto. La sua collezione, continuata dalla moglie dopo la sua morte, è stata donata al Louvre nel 1960 ...
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Pittore e incisore (Parigi 1871 - ivi 1958). Dopo un apprendistato presso un restauratore di vetrate (1885-90), fu allievo di E. Delaunay e poi di G. Moreau, nel cui studio incontrò Matisse, Marquet e [...] altri, coi quali formò poi il gruppo dei fauves. La sua pittura, violentemente espressiva, si ispirò in un primo tempo a ideali sociali, poi religiosi. L'influenza di Toulouse-Lautrec, inasprita però da ...
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Pittore (Stoccolma 1878 - Copenaghen 1922), allievo di K. Zahrtmann a Copenaghen, dove in prevalenza dimorò; fu spesso a Parigi. Dopo le prime composizioni allegoriche e mitologiche, si interessò a Cézanne [...] e a Matisse; sulle loro tracce, ruppe con la tradizione e svolse ricerche coloristiche, intense e nuove, con grande talento. Dipinse per lo più nature morte, nudi, composizioni. ...
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espressionismo
Eugenia Querci
Comunicare con forza e libertà
Colori aggressivi e irreali, figure stilizzate e sgraziate: sono questi i mezzi attraverso i quali gli artisti espressionisti comunicano [...] in camicia (1906) di André Derain, fatto di sintetiche macchie cromatiche, o al più tardo Riffano seduto (1913) di Henri Matisse, dove il viso dell'uomo sembra un vivacissimo puzzle verde, rosso e giallo.
Un disegno tutto angoli e la passione per ...
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Pittore e incisore (Petropavlovsk 1890 - Parigi 1974). Dopo un primo tirocinio in Russia, lavorò dal 1911 al 1913 a Parigi, soprattutto presso F.-É. Vallotton: amico di M. Chagall, subì l'influsso di H. [...] Matisse. Ritornato a Pietroburgo, si fece conoscere come illustratore e ritrattista, foggiandosi uno stile personale, in cui la scomposizione dei piani d'origine cubista si allea con un tenace spirito d'osservazione realistico. ...
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Pittore (Selsey Bill, Sussex, 1912 - Londra 1977). Autodidatta, all'inizio fu fortemente influenzato da G. Sutherland; significativo per un arricchimento strutturale e formale dei suoi dipinti fu poi lo [...] studio di opere di Picasso e Matisse. Dopo il 1950 dipinse composizioni astratte in cui le superfici cromatiche piatte richiamano l'esperienza di N. de Staël (Rotherhithe, 1961, Londra, Tate Gallery). ...
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Pittore (Stettino 1875 - Auschwitz o Dachau 1944). Studiò a Karlsruhe, a Berlino, a Stettino e, nel 1897, a Monaco con l'amico H. Purrmann. Stabilitosi a Parigi nel 1903, guardò soprattutto a Cézanne e [...] a Matisse, con il quale poi lavorò qualche anno. Viaggiatore instancabile, fu a Tunisi, a Monaco, a Düsseldorf, in Italia e nel sud della Francia dipingendo prevalentemente nature morte, paesaggi e ritratti (Mercato in Concarneau, 1904, Hannover, ...
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cubismo
s. m. [dal fr. cubisme, der. di cube «cubo»: il termine si fa comunemente risalire a una frase scherzosa di H. Matisse davanti a un quadro di G. Braque]. – Corrente artistica figurativa sorta in Francia nel 1908 (per opera di P. Picasso,...
grafica
gràfica s. f. [dall’agg. grafico]. – Forma abbreviata per opera grafica, sia con valore collettivo (la g. di L. Bartolini, cioè l’insieme delle sue opere grafiche), sia, meno spesso, con riferimento a un’opera singola (una g. di Matisse);...