Storico dell'arte contemporanea (Detroit 1902 - Salisbury, Connecticut, 1981); direttore del Museum of modern art di New York (1929-43; direttore delle collezioni del museo, 1947-67) dalla sua fondazione, [...] film, oltreché pittura, scultura e arti grafiche; B. curò anche le varie edizioni del catalogo (1942, 1948, 1958, 1977). Tra i suoi saggi: Cubism and abstract art (1936), Picasso: fifty years of his art (1946), Matisse: his art and his public (1951). ...
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Pittore italiano (Piacenza 1912 - Milano 1992). Membro dal 1940 del gruppo di Corrente, si orientò, nella ricerca del proprio linguaggio pittorico, verso una deformazione espressionistica e una essenziale [...] Antibes, durante il quale fu a contatto diretto con l'opera di Picasso ed ebbe modo di conoscere anche Chagall, Matisse e Gide, proseguì la sua ricerca organizzando in un nuovo rigore compositivo quella intensità emotiva che caratterizza anche i suoi ...
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Tomaso Montanari
A Milano il Novecento diventa museo
Il grande neon di Lucio Fontana (1951) che brilla su piazza del Duomo dalla loggia dell’Arengario è una specie di stella cometa che guida verso una [...] della grande avanguardia internazionale nelle sue varie declinazioni (Picasso e Braque, Klee, Kandinskij, un delizioso Mondrian, un Matisse del 1925), per continuare con il futurismo (con la bellissima Bambina x balcone di Giacomo Balla, 1912) e ...
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SANTOMASO, Giuseppe, detto Bepi
Margherita ABBRUZZESE
Pittore, nato il 26 settembre 1907 a Venezia, dove frequentò l'Accademia di Belle Arti, fu a contatto con l'ambiente di Gino Rossi e di Pio Semeghini [...] sia espressionistico; a Parigi cominciò a chiarire meglio la sua sensibilità cromatica attraverso l'ammirazione di Braque, Matisse e Bonnard: in particolare sentì profondamente la suggestione del colore e del gusto compositivo braquiano, nella cui ...
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LAPICQUE, Charles
Corrado MALTESE
Pittore, nato il 6 ottobre 1898 a Theizé (Rodano). Vive a Parigi. Nel 1937 ha lavorato per il Padiglione delle scoperte alla Grande esposizione di Parigi. Nel 1945 [...] antiche e all'arte decorativa del sec. XVIII, ha subìto fortemente l'influenza di Cézanne e dei fauves (Matisse), arrivando a uno stile personalissimo, pronto ad approfittare di ogni spunto realistico per trasformarlo con assoluta spregiudicatezza in ...
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Fotografa tedesca naturalizzata francese (Berlino 1912 - Parigi 2000). Dopo avere studiato sociologia in Germania, si trasferì a Parigi (1933), dove si laureò alla Sorbona con una tesi sulla fotografia [...] .). Rifugiatasi in Argentina nel 1940, realizzò servizi sui paesi latino-americani.Tornata a Parigi (1946) si dedicò al ritratto (H. Matisse, P. Bonnard, ecc.) e lavorò per l'agenzia Magnum (1948-54).Visse in Messico (1950-52) e, negli anni Settanta ...
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ROSZAK, Theodore J
Scultore nordamericano, nato a Poznań il 1° maggio 1907; negli S. U. A. dal 1909, studiò all'Art Institute di Chicago, alla Columbia University, alla National Academy of Design a New [...] (1950-51; coll. J. Z. Steiberg, Chicago); The skylark (1950-51; Pierre Matisse Gallery, New York); Whaler of Nantucket (1952; Art Institute, Chicago); Iron throath (1959; Pierre Matisse Gallery, New York).
Bibl.: B. Grasne, A Th. R. profile, in Art ...
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Critico d'arte statunitense (New York 1909 - ivi 1994). Iniziò la sua carriera collaborando a riviste come Partisan review (1939-55), The nation (1942-49), Commentary (1945-57), affrontando questioni sociali [...] M. Louis, K. Noland, A. Caro, e un profondo impatto sulla critica successiva. Ha scritto monografie (J. Miró, 1948; Matisse, 1953) e cataloghi di mostre (Three new American painters, 1963; Post-painterly abstraction, 1964); ha pubblicato raccolte di ...
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Duchamp, Marcel
Antonella Sbrilli
Sorprendere con l'arte
Duchamp è celebre per aver esposto a una mostra, nel 1917, un orinatoio in ceramica bianca, con firma e data e per aver disegnato baffi su una [...] -sur-Seine nel 1968, l'anno della contestazione studentesca. È stato uno degli artisti più influenti del 20° secolo, al pari di Matisse o di Picasso. A differenza di questi, però, Duchamp non ha lasciato quadri o sculture che si ricordano per le loro ...
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Tendenza artistica sviluppatasi dal 19° sec. fino ai primi anni del Novecento. In epoca romantica, nel quadro di una rivalutazione del passato e del Medioevo, il termine si riferì a quanto di puro e di [...] rifiuto della società moderna. Emblematiche furono la vicenda personale di P. Gauguin, l'opera di P. Picasso e H. Matisse, che dell'arte primitiva recuperarono la semplificazione delle forme e l'esaltazione dei valori plastici, e del pittore naif H ...
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cubismo
s. m. [dal fr. cubisme, der. di cube «cubo»: il termine si fa comunemente risalire a una frase scherzosa di H. Matisse davanti a un quadro di G. Braque]. – Corrente artistica figurativa sorta in Francia nel 1908 (per opera di P. Picasso,...
grafica
gràfica s. f. [dall’agg. grafico]. – Forma abbreviata per opera grafica, sia con valore collettivo (la g. di L. Bartolini, cioè l’insieme delle sue opere grafiche), sia, meno spesso, con riferimento a un’opera singola (una g. di Matisse);...