Pittore spagnolo (Santander 1864 - Cagnes-sur-Mer 1924). Vissuto a lungo a Bruxelles, nel 1895 si trasferì a Parigi dove fu in contatto con i maggiori esponenti dell'avanguardia (C.-H.-J. Evenepoel ne [...] fece il ritratto nel noto Espagnol à Paris) e in particolare con H. Matisse. Dipinse dapprima, con accentuato realismo, figure di vagabondi e scene di osteria; poi si orientò verso un più libero uso del colore e, approfondendo tematiche diverse, ...
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Finanziere e collezionista d'arte lituano naturalizzato statunitense (Mitau, Lituania, 1899 - Wash ington 1981). Emigrato negli USA nel 1905, raggiunse negli anni Venti una notevole posizione nel campo [...] finanziario. Il suo interesse per l'arte moderna lo portò a raccogliere opere di G. Rouault, M. Chagall, H. Matisse, P. Picasso, H. Arp, R. Magritte, M. Rothko, F. Bacon, G. Sutherland, ecc. Nel 1966 donò allo stato la sua collezione (4000 dipinti e ...
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Pittore inglese (Rode, Somerset, 1876 - Londra 1919). Tornato a Londra, dopo alcuni viaggi all'estero, incominciò a interessarsi al neo-impressionismo; aderì al circolo di W. R. Sickert e al gruppo Cumberland [...] Market. Nel 1910 l'esposizione dedicata da R. Fry ai post-impressionisti gli rivelava Cezanne, Gauguin, Matisse, van Gogh; seguiva un viaggio a Parigi al ritorno dal quale, professandosi "neo-realista", costituiva con Ch. Ginner (1878-1954) e S. F. ...
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Pittore (Parigi 1876 - Rueil-la-Gadelière, Eure-et-Loir, 1958). Figlio di musicisti, giovanissimo si dedicò allo studio del violino per poi volgersi, dopo l'incontro con A. Derain a Chatou, alla pittura. [...] Formatosi da autodidatta, esordì con opere d'accentuato espressionismo profondamente ispirate alle soluzioni di V. van Gogh e di H. Matisse; in contatto con il gruppo dei Fauves, con questi espose nel 1905 al Salon d'Automne e, nel 1906, al Salon des ...
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Pittrice (Bessines, Haute-Vienne, 1867 - Parigi 1938), madre di M. Utrillo. Ballerina di circo, poi modella di pittori famosi (Renoir, Puvis de Chavannes, Toulouse-Lautrec), dopo la nascita del figlio [...] di Toulouse-Lautrec e di Degas, al disegno e all'incisione. Attratta dalle soluzioni di P. Gauguin e quindi di H. Matisse, dipinse con toni disincantati e ricercate gamme cromatiche ritratti, nature morte, paesaggi che, come le sue opere grafiche, si ...
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Pittore francese (Le Havre 1877 - Forcalquier, Basses-Alpes, 1953). Dopo un'infanzia difficile riuscì a studiare a l'École des beaux-arts di Le Havre, e poi a recarsi, con una modesta borsa di studio, [...] V. van Gogh (1901) e venuto a contatto con H. Matisse (1905), divenne anch'egli fauve con grande originalità di modi. Nel degli oggetti, con riferimento a P. Cézanne e parallelamente a H. Matisse e a P. Picasso. Fino al 1911 la sua pittura si ...
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Editore d'arte e collezionista francese (Argostoli 1889 - Parigi 1970) di origine greca. Dopo gli studî alla Sorbona, entrò nel 1924 nelle Éditions Morancé, dove svolse un ruolo preponderante nella pubblicazione [...] pubblicò la rivista Cahiers d'art e contemporaneamente monografie, in prevalenza di maestri dell'arte contemporanea (Braque, Picasso, Matisse, Léger, Villon, Brauner, Corpora, ecc.), ma anche di arte antica e di archeologia, e due riviste letterarie ...
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Mercante d'arte, editore e scrittore (Isola della Riunione 1865 - Parigi 1939); ospitò nella sua galleria le opere dei pittori d'avanguardia, che egli andava man mano scoprendo con intuito eccezionalmente [...] , la prima grande mostra di Cézanne nel 1895, una mostra dei Nabis nel 1899, la prima mostra di Picasso nel 1901 e di Matisse nel 1904. L'attività editoriale di V. fu volta soprattutto al libro illustrato, per cui si valse dei più grandi pittori dell ...
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Pittore statunitense (Newsburgh, New York, 1923 - New York 2015). Studiò a Boston e successivamente a Parigi, dove trascorse anni particolarmente formativi (1948-54), frequentando la scuola di Belle Arti, [...] massimi esponenti dell'hard edge e riuscendo a fondere originalmente la lezione europea di J. Arp e di H. Matisse (soprattutto il Matisse dei découpages) con quella di maestri americani quali A. Reinhardt e B. Newman. Tra le opere più rappresentative ...
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BOLAFFIO, Vittorio
Anna Barricelli
Nacque a Gorizia il 3 giugno 1883 da Amodeo (Amodio), agiato agricoltore, e da Pia Gentilomo. Dopo aver studiato a Trieste con G. Cossàr e I. Brass, fu da essi indirizzato [...] , che già aveva incontrato a Firenze, e ne subì l'influsso, come anche fu attratto da Cézanne, da Seurat e da Matisse. Tornato a Trieste, se ne allontanò nuovamente verso il 1912, imbarcandosi come fuochista e raggiungendo così l'India e l'Estremo ...
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cubismo
s. m. [dal fr. cubisme, der. di cube «cubo»: il termine si fa comunemente risalire a una frase scherzosa di H. Matisse davanti a un quadro di G. Braque]. – Corrente artistica figurativa sorta in Francia nel 1908 (per opera di P. Picasso,...
grafica
gràfica s. f. [dall’agg. grafico]. – Forma abbreviata per opera grafica, sia con valore collettivo (la g. di L. Bartolini, cioè l’insieme delle sue opere grafiche), sia, meno spesso, con riferimento a un’opera singola (una g. di Matisse);...