Complessità
Antonio Lepschy
Il termine complessità è oggi parte integrante del linguaggio scientifico, in contesti diversi. In quello dell'informatica, dell'analisi numerica e dell'ottimizzazione esso [...] A (o di quelli della matrice jacobiana J(x‸) nel caso della [3]): per esempio, se la parte reale di due autovalori complessi coniugati è nulla per un certo valore del parametro, per valori a esso vicinissimi gli autovalori possono avere parte reale ...
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Convessità
Arrigo Cellina
La convessità è un concetto della matematica elementare; le parole concavo e convesso fanno parte del linguaggio quotidiano. Eppure questo semplice concetto, unito ad altre [...] liscie possono essere caratterizzate in termini della matrice delle derivate seconde: una funzione è convessa se μ(E) è positivo e ogni sottoinsieme di E in ∑ ha misura o nulla o uguale a μ(E). Quindi E è un atomo se non può essere spezzato ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Equazioni differenziali ordinarie
Jean Mawhin
Equazioni differenziali ordinarie
Accanto a sostanziali progressi nella teoria delle equazioni [...]
Poincaré classifica questi punti secondo la natura degli autovalori della matrice jacobiana del campo di vettori (p,q) introducendo la t,y)
si riduce per traslazione a quella della soluzione nulla, e quest'ultima è stabile se la sua dipendenza ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La scuola di Leopoli-Varsavia
Ettore Casari
La scuola di Leopoli-Varsavia
Gli inizi
La singolare vicenda intellettuale divenuta nota come 'Scuola [...] goda delle proprietà desiderate. Leśniewski, che accettava che il nulla fosse un concetto (l'esistenza cioè di un nome vacuo A∪B, una binaria c e una unaria n ‒ e si mostra come, data una matrice normale (una in cui x∈B e y∈A implicano c(x,y)∈A), l' ...
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FAVARO, Antonio
Massimo Bucciantini
Figlio primogenito di Giuseppe, dottore in matematica , e di Caterina Turri, appartenente al nobile casato del Polesine, nacque a Padova il 21 maggio 1847. Conseguita, [...] Alla radice di questa posizione vi sono le idee, di matrice positivista, di "progresso" e di "evoluzione eterna" che di copie stampate (soltanto 500), e per di più fuori commercio. A nulla valse l'impegno profuso dal F. per una sua ristampa e, più ...
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vettore
vettóre [agg. m. e s.m. (per il f. → vettrice) Der. del lat. vector -oris "conducente, portatore", dal part. pass. vectus di vehere "condurre, portare"] [ALG] Ente che permette di descrivere [...] sono i complementi algebrici dei versori c₁ c₂ c₃ nella matrice ( ax ay az ) , onde si ha v=(aybz- bx alternante. L'annullarsi del prodotto vettoriale di due v. non nulli caratterizza il parallelismo dei v. medesimi. Il prodotto misto di tre ...
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Laplace Pierre-Simon de
Laplace 〈laplàs〉 (in origine La Place) Pierre-Simon de (questa particella viene quasi sempre fatta cadere) [STF] (Beaumont-en-Auge, Calvados, 1749 - Parigi 1827) Prof. di matematica [...] (o colonna) per i rispettivi complementi algebrici; (b) secondo teorema: è sempre nulla la somma dei prodotti degli elementi di una riga (o colonna) di una matrice quadrata per i complementi algebrici dei minori corrispondenti di un'altra riga (o ...
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curvatura
curvatura [Lat. curvatura, da curva] [RGR] C. dello spazio-tempo: v. relatività generale: IV 789 c. ◆ [ASF] C. dell'Universo: v. Universo: VI 418 e. ◆ [OTT] C. di campo: una delle aberrazioni [...] ha la prima c. nulla in tutti i suoi punti, essa è necessariamente una retta; se invece è nulla in tutti i punti la . ◆ [ALG] Invariante di c.: v. tensore: VI 126 d. ◆ [ALG] Matrice e operatore di c.: v. classi caratteristiche: I 629 d, c. ◆ [OTT] ...
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correlazione
correlazióne [Der. del lat. correlatio -onis, comp. di cum "con" e relatio -onis "relazione" e quindi "relazione reciproca, corrispondenza fra due o più cose"] [PRB] C. a due punti: misura [...] : due variabili aleatorie X e Y si dicono correlate se è non nulla la quantità C(x,y)=E[(X-E(X))(Y-E(Y))], dove x e y. Per n variabili Xl, ..., Xn, si chiama matrice di c. la matrice quadrata di ordine n il cui elemento generico ρij è il coefficiente ...
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Ljapunov Aleksandr Michajlovic
Ljapunov 〈liapunòf〉 Aleksandr Michajlovič [STF] (Jaroslav 1857 - Odessa 1918) Prof. di matematica nell'univ. di Charkov (1893); socio straniero dei Lincei (1908). ◆ [MCC] [...] , 1, …, nel punto y ∈ A è descritta a mezzo della matrice Mk che dà la trasformazione lineare che trasforma un segmento infinitesimo dl uscente è una misura invariante S-ergodica e che dia probabilità nulla al-l'insieme dei punti in cui S non è ...
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matrice
s. f. [dal lat. matrix -icis «madre; utero»]. – 1. a. Sinon. non com. di madre, soltanto nell’espressione merid. chiesa m., o assol. matrice, lo stesso che chiesa madre (v. madre). b. Sinon. letter. di utero, di uso com. nel linguaggio...
nullo
agg. e pron. [dal lat. nullus «nessuno», comp. della negazione ne e ullus «alcuno»]. – 1. agg. a. letter. Nessuno: N. bel salutar tra noi si tacque (Dante); e poi che nullo Vivente aspetto gli molcea la cura, Qui posava l’austero (Foscolo)....