CORSINI, Bartolomeo
Martino Capucci
Nacque a Barberino di Mugello (Firenze) il 18 giugno 1606 da Anton Francesco e da Alessandra Forasassi. Era il secondo di quattro figli: Antonio, Costanza, Corsino [...] dichiarato nel Manuale di Epitteto, che tradusse col singolare titolo I pannicei caldi, intendendo dire che quelle ultimi anni si spense la vena gioviale e giocosa di matrice bernesca e prevalse in modo deciso un orientamento meditativo, rappresentato ...
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Murnau, Friedrich Wilhelm
Giovanni Spagnoletti
Nome d'arte di Friedrich Wilhelm Plumpe, regista cinematografico tedesco, nato a Bielefeld il 28 dicembre 1888 e morto a Santa Barbara (California) l'11 [...] Qui [in Svizzera dove era internato] arrivai al cinema in modo singolare. Quando misi in scena alcune pièces a Zurigo e a Berna, l in Der letzte Mann; tedesca ancora è la latente matrice conservatrice dei suoi melodrammi, dall'ascetico e ruvido Der ...
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Coen, Joel ed Ethan
Daniela Daniele
Registi e sceneggiatori cinematografici statunitensi: Joel, nato a St. Louis Park (Minneapolis) il 29 novembre 1954; Ethan, nato ivi il 21 settembre 1957. Nell'ambito [...] brother, where art thou? (2000; Fratello dove sei?) singolare rilettura dell'Odissea riambientata negli anni della Depressione, le coordinate geografiche a coincidere con quelle della sempre denunciata matrice letteraria di riferimento (la fuga dei ...
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Schumann, Robert
Guido Turchi
Il grande romantico
Romanticismo musicale e Robert Schumann sono diventati un binomio indissolubile. Il grande compositore tedesco, che visse i decenni centrali dell’Ottocento, [...] intime e personali. Queste voci erano intrise della matrice poetica del suo pensiero, delle sue inclinazioni intellettuali e , la Renana, raggiunse momenti di più aperta e singolare efficienza formale e stilistica rispetto al modello di Beethoven. ...
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Disciplina, fondata da S. Freud, che ha per oggetto lo studio e il trattamento terapeutico di disturbi di tipo psicologico nel quadro di una teoria dinamica della psiche il cui concetto centrale è quello [...] ’Es quanto l’Io si fanno derivare da una comune matrice indifferenziata preesistente. L’individuo viene al mondo con un corredo p. (e, contestualmente, l’impossibilità, da parte delle singole scuole, di stabilire la propria egemonia teorica e clinica ...
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Filosofo austriaco naturalizzato statunitense (Vienna 1926 - Brema 2002). Intellettuale tra i più radicali della seconda metà del 20° sec., ha esercitato il suo pensiero critico sulle forme istituzionali, [...] forze cattoliche più conservatrici, venne elaborando quella sua singolare e personalissima ideologia contestativa che lo portò a sociale volto a combattere le forme di imperialismo culturale di matrice occidentale.
Opere e pensiero
In uno tra i suoi ...
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Schnittke, Alfred
Federico Pirani
Compositore russo di origine tedesca, nato a Engels, nell'oblast´ di Saratov, il 24 novembre 1934, morto ad Amburgo il 3 agosto 1998. Di grande importanza nella sua [...] raggiunge il massimo livello di entropia attraverso un singolare censimento dei più disparati generi di musica: dall gregoriana, dei canti sinagogali.
La concentrazione drammatica di matrice espressionista, già presente nei primi lavori, si accentua ...
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LEONE III, papa, santo
Paolo Delogu
Romano di nascita, sebbene il nome del padre, Azuppio, abbia fatto pensare a un'origine orientale della famiglia, fu allevato fin dall'infanzia nel vestiario della [...] propensione di Carlomagno a sciogliere il suo Impero dalla matrice romana accentuandone invece il fondamento cristiano e il carattere Pio, avvenuta ad Aquisgrana nell'813 con una procedura singolare, riuscì certo sgradita al papa. Posta una corona ...
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Innocenzo III
Werner Maleczek
Lotario nacque nel 1160 o 1161 a Gavignano, nel Lazio meridionale, figlio di un Trasmundo "de comitibus Signie", con cui non si allude al titolare di una altrimenti sconosciuta [...] era inteso unicamente come un intervento sussidiario in singoli casi, ispirato dalla convinzione che il suo diritto IV concilio Lateranense, non venne più compromessa da dissidi di matrice romana. Quando I., nel novembre 1198, definì il Regno ...
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Giotto: la nascita del linguaggio figurativo moderno dell’Occidente
Angelo Tartuferi
La formazione: Firenze, Roma, Assisi
Il luogo di nascita del fondatore della visione moderna occidentale in pittura [...] si avvalse della collaborazione di un artista di evidente matrice culturale romana, identificato da taluni studiosi con il specialmente riguardo alle vele della crociera – un singolare anticipo sul linguaggio caratteristico dell’affascinante Maestro ...
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lìnea s. f. [dal lat. linea, der. di linum «lino2»; propr. «filo di lino»]. – 1. a. Ente geometrico che si estende nel senso della sola lunghezza, e che può essere matematicamente definito indipendentemente dalla sua materiale esistenza nonché...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...