Biologia
Termine introdotto da A. Weismann per indicare presunti aggregati di molecole contenuti nel nucleo delle cellule sessuali e che conterrebbero i fattori per la determinazione delle cellule.
In [...] di linee; cambia di segno se si scambiano di posto due linee parallele intervallate da un numero pari di linee. c) Se in una matrice gli elementi di una linea sono somme di n addendi, il suo d. è uguale alla somma degli n d. che si ottengono mettendo ...
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Anatomia
Ammasso di cellule epiteliali alla cui attività si deve la formazione di un tessuto.
M. dell’unghia L’ammasso di cellule dello strato onicogeno che si osserva in corrispondenza della radice dell’unghia [...] il simbolo Δ indica la m. unità, ed è inteso che le divisioni per 2!, 3! ecc., vanno eseguite sui singoli elementi delle matrici.
Se gli elementi di una m. A sono funzioni derivabili di una variabile t, si definisce l’operazione di derivazione della ...
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singolaresingolare [agg. Der. del lat. singularis "proprio di uno solo"] [LSF] Di ente che si comporta in modo diverso dal normale, che presenta eccezioni rispetto a qualche proprietà, in contrapp. [...] , punto in cui la trasformazione non è invertibile; (d) di un sistema di equazioni differenziali lineari, punto in cui la matrice rappresentativa del sistema ha una singolarità. ◆ [ALG] [ANM] Punto s. algebroide di una curva e di una superficie: v ...
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Parte dell’analisi matematica che si occupa della ricerca di algoritmi per la risoluzione numerica di problemi quali l’approssimazione di funzioni e l’integrazione di equazioni differenziali ordinarie [...] un numero considerevolmente minore di operazioni. I metodi iterativi sono basati sulla decomposizione della matrice A come A = P−Q, dove la matrice P, ottenuta da A, è scelta non singolare e facilmente invertibile. Ponendo R = P–1Q = I−P–1A e b̄ = P ...
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Curva che si ottiene segando un cono circolare (retto od obliquo) con un piano. Il cono va pensato come luogo di rette, e non di semirette, uscenti dal vertice V, cioè costituito, come si usa dire nel [...] delle c. ha raggiunto una profonda unità e una singolare semplicità ed eleganza. Così, per es., risulta sempre possibile ; se poi sono nulli tutti i minori di ordine due della matrice considerata (ossia essa ha caratteristica 1), la c. è costituita ...
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Il termine complessità è oggi frequentemente usato, in campo scientifico, in contesti diversi. In quello dell'informatica, dell'analisi numerica e dell'ottimizzazione, corrisponde alla caratteristica quantitativa [...] derivate fino a quella di ordine k, con k ed n (dimensione di x) piuttosto modesti.
Nel caso lineare (con la matrice A non singolare) si aveva un solo punto di equilibrio in x=0 e questo, in un sistema del secondo ordine, poteva essere soltanto dei ...
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(XIV, p. 132; App. III, i, p. 564; IV, i, p. 714; v. equazioni differenziali, App. V, ii, p. 131).
Il concetto generale di e. in matematica è trattato nella voce equazioni del vol. XIV dell'Enciclopedia [...] t). Quindi l'e. differenziale 2yy′=1 ha un punto singolare movibile.
A partire dal caso più facile n=1 e A(t)=(aij(t))₁≤i,j≤n e Y(t)=(yi,j(t))₁≤i,j≤n sono matrici n×n: si può mostrare che nessuna soluzione della prima e. di Painlevé è contenuta ...
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I m. c. permettono di risolvere con calcolatori elettronici, all'interno delle scienze applicate, i problemi complessi che sono formulabili tramite il linguaggio della matematica. Tali problemi raramente [...] Gauss) o quelli di U (decomposizione di Crout). Note le matrici L e U, la risoluzione di un sistema Ax=b può =x(k₁,k₂), la [3] può essere scritta:
Il calcolo di un singolo Xn richiede N₁+N₂ moltiplicazioni, N₁ per la somma più interna e N ...
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Sistemi dinamici
Franco Magri
Dmitrij Anosov
Il concetto di sistema è presente nel dibattito scientifico degli ultimi decenni nelle più diverse discipline: dall'idea di sistema fisico a quella di ecosistema, [...] gruppo di simmetria sia abeliano. In questo caso è come se i singoli gruppi a un parametro in cui si può analizzare il gruppo di simmetria fasi. Per ipotesi, durante il moto del sistema, la matrice L(λ) verifica l'equazione [2]. Essa non è perciò ...
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VARIETÀ (App. II, 11, p. 1089)
Edoardo Vesentini
In geometria il termine v. è comunemente inteso in due differenti accezioni: v. algebrica (per la quale rinviamo alla voce geometria: Geometria algebrica, [...] applicazione, in questa App.) fra il p-esimno gruppo di omologia singolare Hp(X, R2), a coefficienti interi ridotti modulo 2, e l x alla varietà analitica reale supporto di X) - da una matrice quadrata non degenere di ordine 2n, la quale: a) dipende ...
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lìnea s. f. [dal lat. linea, der. di linum «lino2»; propr. «filo di lino»]. – 1. a. Ente geometrico che si estende nel senso della sola lunghezza, e che può essere matematicamente definito indipendentemente dalla sua materiale esistenza nonché...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...