SIGILLO
S. Ricci
J.W. Nesbitt
F. Richard
Il termine s. da un punto di vista concettuale indica un marchio costituito da segni distintivi del suo titolare, cioè della persona fisica o morale che ha [...] però a modelli stilistici antichi, come nel caso di un tipario di Ludovico il Pio (814-840), che riproduceva un'altra matrice usata dall'imperatore e costituita da un intaglio di epoca classica: del tipario, perduto, è nota l'impronta in cera apposta ...
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Pittore italiano (Catanzaro 1918 - Milano 2006). Formatosi all'accademia di belle arti di Napoli, dopo un soggiorno negli USA (1952-53) e una serie di prove che vanno da composizioni di matrice neoplastica [...] a esperienze di poesia fonetica, nel 1954 elaborò a Roma i suoi primi décollages (manifesti lacerati). Presente, dal 1961, alle manifestazioni del gruppo dei Nouveaux réalistes, nel 1965 si stabilì a Parigi ...
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Pittore (notizie primo quarto del sec. 16º). Formatosi probabilmente nell'ambiente veneziano, fu attivo nelle Marche e a Napoli. Tra le opere, che risentono di G. Bellini e della pittura lombarda di matrice [...] bramantesca, sono firmate la Testa del Battista (1508, Milano, Pinacoteca ambrosiana), Salomè (1511, Roma, Galleria Doria Pamphili), Madonna con Bambino e il donatore Paul Withypole (1514, Bristol, City ...
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Artista concettuale francese (n. Napoli 1935). Dal 1949 a Nizza studiò pittura da autodidatta giungendo, alla fine degli anni Cinquanta e in contatto con il gruppo dei Nouveaux Réalistes, a soluzioni di [...] matrice neodadaista; il suo Laboratoire 32 (poi ribattezzato dall'artista Galerie Ben Doute de Tout) fu sede (1958-73) di happenings e performances. È stato tra gli esponenti più vivaci di Fluxus e ha continuato a svolgere un'attività multiforme ( ...
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Architetto (Roma 1570 - ivi 1655). Figlio di Adriano (m. 1597), architetto e pittore di Norcia, a Roma dal 1550 circa, R. si formò presso D. Fontana, rimanendo poi fedele a schemi manieristici di matrice [...] settentrionale. Architetto del "Popolo Romano" (1602-20), realizzò la casa professa e la sagrestia del Gesù (1606-20), varie cappelle e altari (S. Giovanni in Laterano, capp. Colonna, 1606-11); nel 1620 ...
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Pittore spagnolo (Huesca 1930 - Cuenca 1998), fratello di Carlos. Formatosi da autodidatta, dal 1953 al 1955 fu a contatto, a Parigi, col gruppo surrealista, elaborando dipinti le cui tematiche e strutture, [...] di decisa matrice gestuale, sarebbero perdurate nella sua opera successiva; nel 1957 a Madrid, fu tra i promotori del gruppo El paso (1957-60). Dal 1960, accanto ai numerosi dipinti, che mantengono vivo l'interesse per la figura umana trattata con ...
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Pittore italiano (n. Roma 1956). Diplomatosi in scenografia con T. Scialoja all'Accademia di belle arti di Roma, ha esordito con la prima personale a Milano nel 1978. Dopo una prima produzione di matrice [...] informale ha elaborato un linguaggio formale e cromatico essenziale e austero, in composizioni di un'inedita concezione spaziale nelle quali un medesimo elemento figurativo geometrico è ripetuto, accostato ...
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Pittore (n. Sandy, Bedfordshire, 1900 - m. 1971). A Londra, dopo gli studî presso il Royal college of art (1919-23) e una breve esperienza come disegnatore di tessuti, si dedicò alla pittura esordendo [...] con opere di matrice surrealista, tendenti, dopo il 1935, all'astrazione. ...
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Pittore statunitense (Grand Forks 1933 - New York 2017). Ha studiato all'univ. del Minnesota e all'Art students league di New York. È stato tra i più significativi esponenti della pop art americana. Un'evidente [...] matrice surrealista e l'esperienza di cartellonista sono alla base delle opere di R., che si spiegano generalmente in dimensioni monumentali in una successione di immagini legate da associazioni più o meno comprensibili e si pongono come commento e ...
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Pseudonimo del pittore Pierre Jacob (Clohars-Carnoët, Finistère, 1905 - Saint-Pierre de Bailleul, dip. del Nord, 1985). Autodidatta, soggiornò ripetutamente a Parigi dove entrò in contatto con il gruppo [...] Forces nouvelles (1935). Dopo un esordio di matrice espressionista, si volse a una progressiva geometrizzazione formale d'ispirazione picassiana (serie dei Massacri, 1939 circa) per giungere a un linguaggio personale, d'intenso lirismo, in cui segni ...
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matrice
s. f. [dal lat. matrix -icis «madre; utero»]. – 1. a. Sinon. non com. di madre, soltanto nell’espressione merid. chiesa m., o assol. matrice, lo stesso che chiesa madre (v. madre). b. Sinon. letter. di utero, di uso com. nel linguaggio...
matriciano
agg. – Forma aferetica, comune a Roma e nel Lazio, per amatriciano, spec. nell’espressione, largamente diffusa nel linguaggio gastronomico, alla matriciana (v. amatriciano).