DE ROSA, Giovan Francesco, detto Pacecco
Riccardo Lattuada
Nacque a Napoli il 17 (o il 27) dic. 1607 da Tommaso e Caterina De Mauro (Prota Giurleo, 1951, p. 20).
Tommaso (morto a Napoli nel 1610) era [...] , nota da studi relativamente recenti, è tuttavia Filippo Vitale che, pur restando sempre piuttosto legato alle sue matrici tardocinquecentesche, fu tra i primi napoletani a recepire l'importanza delle innovazioni caravaggesche (Opere d'arte nel ...
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GIACHERY, Carlo (Carlo Napoleone Luca)
Fabio Cosentino
Figlio di Luigi e di Paola Cerchi, nacque a Padova il 28 giugno 1812. Nel 1818 la famiglia si trasferì a Palermo dove prese in gestione l'hôtel [...] , 2 giugno 1837), che tenne sino all'anno della morte.
Convinto assertore del progresso tecnologico ma rispettoso delle matrici neoclassiche dei suoi predecessori, il G. ebbe il merito di rinnovare l'insegnamento dell'architettura a Palermo in un ...
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JENSON, Nicolas
Serena Veneziani
Nacque in Francia, a Sommevoire nei pressi di Langres, verosimilmente tra il 1430 e il 1440, come si può desumere dal testamento redatto il 7 sett. 1480, nel quale tutti [...] stampa da parte di Gutenberg, verso la fine del 1458 avrebbe inviato lo J., descritto alternativamente come intagliatore di matrici nella Zecca di Parigi o direttore della Zecca di Tours, a Magonza perché si impadronisse dei segreti del nuovo metodo ...
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CORIOLANO (Coriolani), Bartolomeo
Chiara Garzya Romano
Secondo la tradizione era figlio di Cristoforo e fratello di Giovanni Battista, intagliatori. Nato a Bologna sul finire del XVI secolo (nell'anno [...] la Pace e l'Abbondanza, d'invenzione reniana, intagliata in Roma secondo i modi tradizionali della xilografia lineare (ovvero con matrice unica). Su tale pezzo il C. tornerà nel 1642, in Bologna, per aggiungervi una tavola di colore (sono note, del ...
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DEL RE, Alfonso
Franco Rossi
Nacque a Calitri (Avellino) l'8 ott. 1859 da Raffaele e da Rosa Margotta.
Appena quindicenne si trasferì a Napoli ove compì gli studi superiori e quindi si iscrisse alla [...] geometria proiettiva e analitica, Modena 1894), studi di algebra (Sopra certe relazioni di identità fra determinanti e matrici, Napoli 1916), di analisi simbolica delle forme (Lezioni sulle forme fondamentali dello spazio rigato, sulla dottrina degli ...
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GRAMEGNA, Maria
Livia Giacardi
Nacque, ultima di cinque figli, a Tortona, presso Alessandria, l'11 maggio 1887 da Innocenzo, che gestiva una piccola fabbrica di pasta, e da Maria Cristina Agosta. Compì [...] 491). Si tratta di un lavoro di rilievo in quanto vi viene anticipata la moderna applicazione della teoria delle matrici allo studio delle equazioni differenziali. Le notazioni usate dalla G. sono quelle del Formulario mathematico del Peano e, benché ...
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CABIBBO, Nicola
Leonardo Gariboldi
Nacque a Roma il 10 aprile 1935, figlio di Emanuele, avvocato, e di una casalinga entrambi di origini siciliane. Fin da ragazzo s’interessò di astronautica, elettronica [...] descrivere al meglio le particelle elementari allora conosciute. Cabibbo iniziò le sue ricerche su questo tema lavorando su nove matrici 3x3 formanti un gruppo denotato con SU(3), il gruppo speciale unitario in tre dimensioni complesse.
Il primo ...
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FRANCESCO di Gentile
Carlo La Bella
Non si conosce l'anno di nascita di questo pittore originario di Fabriano e attivo nelle Marche tra il sesto e l'ultimo decennio del secolo XV. I referenti figurativi [...] del suo percorso artistico. Tale irrisolta questione è stata alimentata da apporti alquanto divergenti: per il Serra (1933; 1934) la matrice crivellesca è una costante del percorso figurativo di F., che l'assunse già dai primi anni Sessanta ma non ...
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GIOLITO DE' FERRARI, Bernardino (detto Stagnino)
Massimo Ceresa
Nacque a Trino, nel Vercellese, da Giovanni, stampatore, probabilmente verso la metà del XV secolo. Non si è in grado di definire il grado [...] , con la quale aveva cominciato a stampare i primi libri. Nell'ottobre 1484 moriva lo Herbort, lasciando al G. alcune matrici e relative forme.
Nel 1486, il G. si affermò come editore, con la pubblicazione della terza parte della Summa theologiae ...
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LA VALLE
Luciano Buono
Famiglia di organari palermitani attivi in Sicilia nei secoli XVI e XVII, in stretti rapporti con l'ambiente musicale isolano che proprio nel tardo Rinascimento vide il fiorire [...] che andava dal Fa3 fino all'ultimo tasto (solo in un caso dal Do3) e che in uno strumento del 1637 (Acireale, chiesa matrice) risultava triplicato da metà con una XV e una XIX poste sulla medesima stecca. La prova che si trattava di un registro a sé ...
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matrice
s. f. [dal lat. matrix -icis «madre; utero»]. – 1. a. Sinon. non com. di madre, soltanto nell’espressione merid. chiesa m., o assol. matrice, lo stesso che chiesa madre (v. madre). b. Sinon. letter. di utero, di uso com. nel linguaggio...
matriciano
agg. – Forma aferetica, comune a Roma e nel Lazio, per amatriciano, spec. nell’espressione, largamente diffusa nel linguaggio gastronomico, alla matriciana (v. amatriciano).