Pelagio II
Claire Sotinel
Nato a Roma da una famiglia di origine germanica, forse gota, come suggerisce il nome del padre Vnigildus, P. succedette a Benedetto I, dopo una vacanza di quasi quattro mesi, [...] L'edificio, a tre navate, era semipogeo, con il piano inferiore incassato nella roccia, e quello superiore, costituito dai matronei, con accesso alla sommità della collina. L'ingresso all'aula al pianterreno era assicurato inoltre da una apertura ad ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le vie di pellegrinaggio
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La pratica del pellegrinaggio si lega fin dai primi secoli [...] conferitegli dai lavori intrapresi a partire dal 1023, con coro a deambulatorio, impianto a tre navate su pilastri polistili e falso matroneo che si apre con una coppia di bifore per campata. È un rifacimento del XII-XIII secolo, su un impianto che ...
Leggi Tutto
Gli Arabi, dopo la conquista dell'Egitto (641 d. C.), chiamarono gli abitanti del paese, allora quasi tutti cristiani, passati poi per la stragrande maggioranza all'Islām: Qibṭ, Qubṭ "onde copti", "cofti". [...] lunga sessanta metri, che Arcadio costruì appoggiandola all'abside della chiesa sepolcrale del santo, con transetto sviluppato, con i matronei e col suo atrio, si ricollega già alle costruzioni di tipo bizantino, come la chiesa di San Demetrio a ...
Leggi Tutto
NORMANDIA (A. T., 32-33-34)
Clarice EMILIANI
Georges BOURGIN
Louis GILLET
Regione storica e antica provincia della Francia settentrionale compresa tra la Piccardia a E., la Bretagna a O., la regione [...] XII, come Notre-Dame di Jumièges e S. Stefano di Caen, le cui linee grandiose e il magnifico complesso con matronei, la facciata inquadrata da torri preludono ai caratteri delle cattedrali gotiche. Poi i capolavori gotici dell'Île-de-France divennero ...
Leggi Tutto
SCALA (fr. escalier; sp. escalera; ted. Treppe; ingl. staircase)
Guglielmo DE ANCELIS D'OSSAT
Gino BURO
Architettura. - Le scale sono composte da rampe di gradini comunemente intercalate da ripiani [...] e milanesi, che ricordano maggiormente gli esempî romani, si limitano naturalmente a molto modesti esempî (accesso alle numerose cripte, a matronei, ecc.) e non perdono mai il loro carattere di schietta necessità o di servizio. In seguito con l'epoca ...
Leggi Tutto
FORI
Giuseppe Lugli
Per il concetto di foro, le sue specie e i suoi usi vedi foro. Qui la trattazione si limita alla descrizione di Fori di Roma.
Il Foro Romano.
La tradizione fa risalire la fondazione [...] vòlta a sei crociere impostata su mensoloni sporgenti di travertino: i fianchi sono divisi in due piani, a guisa dei matronei delle chiese cristiane, e sono anch'essi forniti di botteghe. Numerose scale collegano fra loro i varî piani permettendo un ...
Leggi Tutto
PITTURA dal 1000 al 1180
A. Iacobini; F. Pomarici
Area mediterranea. - In età romanica, la storia della p. murale nell'Europa mediterranea - dall'Adriatico alla penisola iberica - costituisce un fenomeno [...] luce di recente in S. Benedetto a Capua (Speciale, Torriero Nardone, 1995).Negli spazi sussidiari degli edifici sacri (cripte, matronei, oratori, atri) di solito le p. murali seguono una scala ridotta, che comporta una loro visione più ravvicinata e ...
Leggi Tutto
POLONIA
A. Grzybkowski
(polacco Polska)
Stato dell'Europa centroorientale che si affaccia sul mar Baltico. Nel corso dei dieci secoli della sua esistenza la P. (sia che si intenda con questo termine [...] Warszawa 1971; A. Tomaszewski, Romańskie kóscioły z emporami zachodnimi na obszarze Polski, Czech i Wegięr [Chiese romaniche con matronei occidentali nel territorio della P., della Boemia e dell'Ungheria], Wrocław e altrove 1974; A. Ga̢siorowski, s ...
Leggi Tutto
Vedi TEBE Ftie dell'anno: 1966 - 1973
TEBE Ftie (Nea Anchialos) (v. vol. vii, pp. 657 ss.)
P. H. Lazaridis
Fiorente cittadina costiera di 3500 abitanti dell'eparchia di Volos, nel nòmos di Magnesia. [...] m 3,70, diametro o,6o), come anche dal mancato ritrovamento di colonne più piccole si deduce che la Basilica B non aveva matroneo al secondo piano. Il pavimento della navata centrale è ricoperto da lastre marmoree di grandi dimensioni (m 2,20 × 0,87 ...
Leggi Tutto
LOMBARDIA (A. T., 17-18-19; 24-25-26)
Luigi SORRENTO
Ettore ROTA
Giuseppe CARACI Raffaele CORSO Giulio BERTONI * Ugo ANTONIELLI Paolo D'ANCONA
Situazione, limiti, estensione. - Regione storica [...] sec. V o VI), poi in molte parti modificata, strettamente richiama San Vitale di Ravenna anche per l'ambulacro e per i matronei che circondano il vano centrale. Quanto rimane della costruzione più antica in San Salvatore di Brescia (secolo VIII) e in ...
Leggi Tutto
matroneo
matronèo s. m. [dal lat. mediev. matroneum, der. di matrona «matrona»]. – Loggiato interno, tipico delle basiliche paleocristiane, ma presente anche in chiese di epoche successive, che si apre lungo le pareti della navata centrale...
tribuna
s. f. [dalla forma del nomin. del lat. tribunal (v. tribunale), con perdita della -l finale]. – 1. a. In origine, in Roma antica, luogo elevato da cui parlava il tribuno, e poi la parte absidale della basilica civile, dove sedevano...