Umanista (Verona 1427 circa - Padova 1502). Canonico regolare lateranense, protetto da papi e cardinali e soprattutto dai Medici. Scrisse tra l'altro De veris ac salutaribus animi gaudiis (1463), De instituendo sapientia animo (1495), e un numero considerevole di epistole latine ...
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BENIVIENI, Girolamo
Cesare Vasoli
Da Paolo Benivieni nacque a Firenze il 6 febbr. 1453 (stile fiorentino 1452), fratello di Antonio e di Domenico, entrambi personaggi di notevole rilievo nella cultura [...] eleganze letterarie e dalla pratica cortigiana della sua prima giovinezza. Insieme col Poliziano, con Yohānān Alemanno, con MatteoBosso e con Battista Spagnoli, egli fece parte del piccolo gruppo di amici che si riuniva frequentemente nella villa ...
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BARBARO, Ermolao (Almorò)
Emilio Bigi
Nacque a Venezia nel 1453 (o 1454) da Zaccaria (figlio di Francesco) e da Clara Vendramin. Ancora fanciullo, intorno al 1460, fu inviato a Verona presso il suo omonimo, [...] cugino del padre e allora vescovo di quella città, e da lui e dal canonico MatteoBosso apprese i primi elementi del latino e del greco. Appena due anni dopo, lasciata Verona, cominciò a seguire il padre nelle sue missioni politiche e diplomatiche: e ...
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FACINO, Galeazzo, detto il Pontico
Gino Pistilli
Nacque a Padova da Conte intorno al 1458, come si desume da un carme latino scritto nel 1478-80, in cui dice di aver appena raggiunto i vent'anni.
Il [...] che nei manoscritti figura come dedicato al Facino. Nel 1496 era a Ferrara, dove ebbe modo di conoscere il canonico MatteoBosso, già amico del fratello Conte.
Tornato a Padova, e privo ormai dell'influente appoggio dell'amico Ermolao Barbaro, nel ...
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IMBONATI, Giuseppe Maria
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Milano il 4 luglio 1688 da Giovanni Andrea (1642-1726), conte, e da Marianna Peri.
La famiglia era antica in Como, dove vari suoi [...] Il suo mecenatismo gli attirò le dediche di molte pubblicazioni: si ricordano la versione italiana dell'opera latina di MatteoBosso De' veri e salutiferi godimenti dell'animo (Lugano 1765), dell'erudito canonico novarese A. Pallavicino, e le citate ...
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CENDRATA, Ludovico
Marco Palma
Nacque a Verona verosimilmente intorno 4 secondo decennio del sec. XV. Suo padre Battista era cugino di Taddea, moglie di Guarino Veronese. La prima attestazione pervenutaci [...] di nota quelli di Filippo Beroaldo il Vecchio e Francesco Maturanzio (con i quali sostenne l'origine veronese dei Plinii), MatteoBosso, Marin Sanuto e delle dotte Laura Cereto ed Isotta Nogarola.
Fonti e Bibl.: Sulle quest. di storia della filol. e ...
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LILIO, Zaccaria
Giorgio Ravegnani
Nacque a Vicenza verosimilmente nella prima metà del XV secolo (verso il 1498 era ormai anziano) e appartenne al casato dei Lilii, in seguito noti come Zilio o de' [...] contribuirono con ogni probabilità anche l'impressione suscitata dalla morte del papa e l'esempio del canonico regolare veronese MatteoBosso, alla cui guida il L. si affidò al momento della consacrazione e che, in una lettera scrittagli da Bologna ...
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BIANCHINI (Blanchinus), Bartolomeo
Gianni Ballistreri
Figlio, secondo il Dolfi, di Iacopo e di Dionea Bargellini, nacque a Bologna, ove fiorì tra la fine del sec. XV e gli inizi del secolo seguente. [...] d'oro e d'argento raffiguranti i grandi uomini del passato. Il B. fu in rapporti, specialmente epistolari, anche con MatteoBosso, il dotto abate veronese, di cui una bella lettera latina, indirizzata all'amico il 5 maggio 1497, conferma il culto ...
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DONI, Anton Francesco
Giovanna Romei
Nacque il 16 maggio 1513da Bernardo di Antonio, forbiciaio, a Firenze, nel quartiere di S. Lorenzo.
In una lettera del 3genn. 1549, da Firenze, rispondendo a B. [...] Milano, forse una lite col frate Giovan Maria Giglino (lettera a L. Bosso da Piacenza del 1º marzo 1543): nel gennaio, comunque, il D. La discesa agli inferi avviene in allegra compagnia, con Matteo Palmieri, Menippo, la Sibilla da Norcia, la Fata ...
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BRANDOLINI, Aurelio Lippo
Antonio Rotondò
Nacque a Firenze nel 1454 circa da Matteo di Giorgio e da una certa Antonia. Di probabile origine veneta, la famiglia Brandolini si era stabilita a Firenze [...] mano decadere e fu forse questo il motivo del trasferimento di Matteo a Napoli insieme con la sua famiglia intorno al 1466. A Lippi iunioris De musica etpoetica opusculum, ff.84v-87v; M. Bosso, Familiares et secundae epistulae, Mantuae 1498, epp. 75 e ...
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manettismo s. m. Nel linguaggio giornalistico e politico, in senso polemico, tendenza ad assumere posizioni fortemente colpevoliste in àmbito giudiziario. ◆ Anche Enzo Carra torna indietro con la memoria. A quando lui, all'epoca portavoce della...
public history (Public History) loc. s.le f. Campo delle scienze storiche in cui l’attività di ricerca, svolta sia al di fuori sia all’interno dell’àmbito universitario, è rivolta, attraverso diversi mezzi e occasioni di comunicazione, a un...