Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] 1519, Francesco I accolse Andrea del Sarto, Benvenuto Cellini e altri. Soggiornarono in Francia Jacopo Sannazzaro, Matteo Maria Bandello, Stefano Guazzo, ➔ Torquato Tasso, Giulio Cesare Scaligero, e Tommaso Campanella. Visse a Parigi Giovan Battista ...
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L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] G. Reggio, Firenze, Le Monnier.
Aretino, Pietro (1990), Lettere, a cura di P. Procaccioli, Milano, Rizzoli, 2 voll.
Bandello, Matteo (1990), Novelle, introduzione di L. Russo, note di E. Mazzali, Milano, Rizzoli.
Bassani, Giorgio (1991), Il giardino ...
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L’infinito sostantivato (detto anche, meno spesso, infinito nominale), secondo la definizione tradizionale è l’➔infinito introdotto da un determinante e accompagnato dai tipici elementi di un ➔ sintagma [...] voll.
Alighieri, Dante (1988), La Divina Commedia, a cura di di U. Bosco & G. Reggio, Firenze, Le Monnier.
Bandello, Matteo (1990), Novelle, introduzione di L. Russo, note di E. Mazzali, Milano, Rizzoli.
Bassani, Giorgio, (1991), Il giardino dei ...
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RUGGERI, Ugo
Giorgio Montecchi
– Nato a Reggio Emilia dal notaio Antonio, fu battezzato il 10 luglio 1455. Nulla è noto della madre.
Nei primi anni Settanta era alunno nel Collegio reggiano di Bologna [...] edizioni, Francesco Accolti, Giasone del Maino, Matteo Mattesillani, Francesco Zabarella, Floriano Sampieri, singulari puritate et praerogativa conceptionis Salvatoris nostri Iesu Christi di Bandello, che riservava al solo Gesù Cristo la purezza da ...
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NOVELLA
Bruno LAVAGNINI
Ferdinando NERI
Salvatore ROSATI
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. Impossibile definire con sufficiente precisione la novella, che nei varî tempi e paesi assume aspetti diversi. Accenneremo qui ai fatti [...] nelle Cene l'umore lieto e beffardo dei Fiorentini, e il Bandello, scrittore assai meno puro, e di gusto non molto elevato, storico o esotico, acquistò grande valore con Prosper Mérimée (Matteo Falcone, L'enlèvement de la redoute, La perle de ...
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SFORZA
Giovanni Battista Picotti
. Origini. - La famiglia Attendoli era famiglia di agiati agricoltori di Cotignola in Romagna. Muzio Attendolo S. (v.) ebbe, come si narrò, da Alberico da Barbiano il [...] fra il 1485 e il 1487) fu data prima (1439) ad Andrea Matteo Acquaviva duca di Atri, poi (1443) a Giovanni Mauruzi da Tolentino casa uomini dotti, si acquistò fama di poetessa e al Bandello diede comandamento" di scrivere e recitare le sue novelle. ...
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La produzione e la circolazione del libro
Marino Zorzi
L'industria tipografica nel Seicento: capacità produttiva e organizzazione corporativa
Negli ultimi anni del Cinquecento e nel primo Seicento [...] espurgati", come il Decameron, le Novelle del Bandello, gli Hecatonmithi di G.B. Giraldi Cinzio Rudt De Collenberg, Les "custodi" de la Marciana Giovanni Sozomenos et Giovanni Matteo Bustron, "Miscellanea Marciana", 5, 1990, pp. 9-76. A Lauro Testa ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] A ordini religiosi appartennero Egidio da Viterbo, il Bandello e Zaccaria Ferreri; da essi uscirono Anton Francesco M. De Bujanda, Genève 1990, pp. 306-307.
21 R. De Mattei, Dal premachiavellismo all’antimachiavellismo, Firenze 1969, p. 234.
22 L. ...
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DELLA PORTA, Giovambattista
Raffaella Zaccaria
G. Romei
Incerti sono il luogo e la data di nascita: nacque forse a Napoli (ma secondo altri a Vico Equense), intorno al 1535, se si dà fede alla dichiarazione [...] ado about nothing, anche per la comune fonte novellistica (Bandello). D'altra parte, punti di contatto con la Sirri Rubes. La Penelope fu stampata a Napoli dagli eredi di Matteo Cancer nel 1601 con l'importante dedica del Barbarito a Giulio Gesualdo ...
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FRANCESCO II Gonzaga, marchese di Mantova
Gino Benzoni
Primogenito del terzo marchese di Mantova Federico I Gonzaga e di Margherita di Wittelsbach, nasce a Mantova il 10 ag. 1466, venendo di lì a tre [...] vorrebbe - di catturare Carlo VIII, validamente difeso da Matteo di Botheon detto il "gran Bastardo di Borbone", il Mazzatinti, in Rer. Ital. Script., 2a ed., XXI, 1, ad Ind.; M. Bandello, Le novelle, a cura di G. Bragnoligo, Bari 1910-12, ad Ind.; P. ...
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