JAZZ
Antonio Lanza
(XVIII, p. 662; App. III, I, p. 822)
Nel corso degli anni Cinquanta il quadro jazzistico internazionale era caratterizzato da una straordinaria pluralità di correnti e di stili, spesso [...] e Dodo Marmarosa (n. 1925); il chitarrista Barney Kessel (n. 1923); il contrabbassista Ray Brown (n. 1926); il batterista MaxRoach (n. 1925); e gli arrangiatori Tadd Dameron (1917-1965) e Gil Fuller (n. 1920).
Assai attivi risultavano gli esponenti ...
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GILLESPIE, John Birks, detto Dizzy
Antonio Lanza
Trombettista, cantante, compositore e direttore d'orchestra statunitense, nato a Cheraw (Carolina del Sud) il 21 ottobre 1917.
Adolescente, iniziò a [...] prestigiosa dell'intera storia del jazz − era formata da Bud Powell al piano, da Ch. Mingus al contrabbasso e da MaxRoach alla batteria.
Nel 1955, per incarico del Dipartimento di stato, organizzò una serie di tournées, con un'orchestra formata da ...
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(App. III, I, p. 540)
Compositore e direttore d'orchestra di jazz, statunitense, morto a New York il 24 maggio 1974. Con una formazione parzialmente rinnovata, nella quale rientrarono anche L. Brown (1960) [...] pianista aveva prodotto altri notevoli dischi: Piano in the foreground (1961); Money jungle (1962), con Ch. Mingus e MaxRoach, due esponenti del jazz più avanzato; parimenti fruttuosa la collaborazione con J. Coltrane e C. Hawkins, che ha portato ...
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GETZ, Stanley, detto Stan
Antonio Lanza
Tenorsassofonista statunitense di jazz, nato a Filadelfia il 2 febbraio 1927, morto a Malibu il 6 giugno 1991. Iniziato da giovanissimo lo studio del fagotto [...] coast jazz, quest'ultimo con il trombettista C. Candoli, il pianista Lan Levy, il bassista L. Vinnegar e il batterista MaxRoach).
Coincide con questo grande fervore di lavoro il periodo più triste della vita di G.: contratto il vizio della droga ...
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ROACH, Maxwell, detto Max
Antonio Lanza
Batterista statunitense di jazz, nato a New York il 1° gennaio 1925. Dopo aver iniziato a suonare il flicorno, passò a studiare la batteria e si diplomò in percussioni [...] organico non intaccano tuttavia l'alta qualità della musica del complesso, che incide altri dischi di prim'ordine: M. Roach+4 (1956), Jazz in 3/4 time, Max plays Charlie Parker (1957), M. Roach plus four, Deeds, not words (1958), The many sides of M ...
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Batterista statunitense (New York 1924 - ivi 2007) afroamericano. Dal 1942 partecipò a New York alla temperie creativa che diede origine al be-bop. Suonò con D. Gillespie, Ch. Parker, M. Davis. Dal 1954 fu a capo di un suo quintetto e, negli anni Sessanta, aderì in chiave personale alle avanguardie jazzistiche, nella ricerca di un'identità culturale e politica in senso afroamericano, impegnandosi anche ...
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Musica
Alvise Vidolin
Serena Facci
Vincenzo Perna
Giovanni Giurati
Serena Facci
Giovanni Giuriati
(XXIV, p. 124; App. II, ii, p. 372; III, ii, p. 186; IV, ii, p. 541; V, iii, p. 597)
L'evoluzione [...] (utilizzato da P. Manoury in Pluton, 1989). MAX divenne la base per la programmazione della stazione di elaborazione generazioni. A dispetto dei puristi, un veterano del jazz come M. Roach ha dichiarato: "[il rap] vive nel mondo del suono - non ...
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