Religione
Hans G. Kippenberg
1. Introduzione
La sociologia della religione non è nata come ramo particolare della scienza della religione, bensì in seno alla sociologia stessa (v. Tenbruck, 1991, p. [...] stati di coscienza acquista consapevolezza della propria libertà dalle leggi del cosmo; la realtà esterna non è più maya, illusione. Esperienze di questo tipo, relativamente lontane dal pensiero concettuale, rinviano secondo James a un Sé svincolato ...
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COSTA, Orazio
Paolo Puppa
Nacque a Roma il 6 agosto 1911 da Giovanni, professore di lettere e studioso di storia, di origini dalmate, direttore della rivista protestante Bilychnis, e da Caterina Giovangigli [...] Shaw, nel 1945 la Borboni-Randone-Carnabuci-Cei per Giorni senza fine di Eugene O’Neill e la Magnani-Ruffini-Pilotto per Maya di Simon Gantillon, nel 1946 la Pagnani-Cervi-Cortese, compagnia del teatro Eliseo, per Amarsi male di François Mauriac e la ...
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Sperimentale, cinema
Bruno Di Marino
L'espressione cinema sperimentale, inadeguata e ambigua, si riferisce a una vasta area di film, caratterizzati quasi sempre da: a) assenza di sceneggiatura, dialoghi [...] of Borneo (1931) di George Melford. Negli anni Quaranta la tendenza neosurrealista si rafforzò grazie a Maya Deren, figura singolare di antropologa, coreografa, danzatrice e cineasta, nonché personalità centrale del cinema d'avanguardia statunitense ...
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SALTARINI MODOTTI, Assunta (Tina Modotti)
Giuliana Muscio
– Nacque a Udine il 17 agosto 1896 da Giuseppe, meccanico, e da Assunta Mondini, sarta, seconda di quattro sorelle e due fratelli.
Costretta [...] , pittori e scultori), che rifiutò le tradizioni europee per adottare invece l’uso dei colori e dei soggetti aztechi e maya, proposti negli spazi democratici delle strade e degli edifici pubblici: un’arte sociale che influenzò non solo Modotti, ma ...
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CANEVARI (Cannevari, Canevaro, Canavari, Cannerari), Antonio
Arnaldo Venditti
Margherita Azzi Visentini
L'opera di questo architetto, nato a Roma nel 1681 ed allievo di Antonio Valeri, è tuttora assai [...] 1729-1748). I maggiori architetti portoghesi del momento furono impegnati in quest'opera: fu affidata inizialmente all'architetto Manuel de Maya, al quale, nel 1732, fu affiancato il C.; ma nello stesso anno il console di Francia a Lisbona, Montagnac ...
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VEDOVA, Emilio
Marco Pierini
– Nacque a Venezia il 9 agosto 1919 da Luigi, imbianchino e decoratore, e da Giovanna Zamattio.
Terzogenito di sette fratelli, fu attratto sin da bambino dal disegno e dalla [...] di Città del Messico. Ne approfittò per visitare il Paese, rimanendo molto colpito dal paesaggio e dalle rovine della civiltà Maya. Questa influenza si riverberò nella pittura dei primi anni Ottanta, che dismise il bianco e nero dei Plurimi/Binari ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’intera opera di Wright l’architettura è l’occasione per servire una relazione [...] . È uno degli edifici meno giapponesi da lui costruiti, mentre appare più evidente il debito con l’architettura Maya (i templi a Chichen Itza nello Yucatan). Proverbiale il sistema strutturale antisismico adottato da Wright che preserva l’edificio ...
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Piacere
Salvatore Natoli
Il piacere è il senso di viva soddisfazione che deriva dall'appagamento di desideri, fisici o spirituali, come pure di aspirazioni di vario genere. Nel suo significato più immediato [...] pericolo. Nel Mahabharata si dice della donna lasciva che è "un fuoco ardente; lei è l'illusione nata dal velo di Maya; il filo tagliente di un rasoio; è al contempo, veleno, serpente, morte". Il medesimo tema si trova in Omero laddove descrivendo ...
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GIOVENALE, Giovanni Battista
Raffaella Catini
Nacque a Roma l'11 nov. 1849 da Benedetto, avvocato, e da Maria Valenziani.
Architetto, ingegnere, restauratore e storico dell'architettura, costituì per [...] modifiche sostanziali durante la lunga fase di esecuzione, come l'inserimento di citazioni stilistiche ispirate all'arte maya.
Nel medesimo periodo si dedicò alla divulgazione delle sue ricerche storiche, compito cui peraltro aveva sempre atteso ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’immagine dell’Oriente nella filosofia tedesca dell’Ottocento è legata alle traduzioni [...] mito del velo di Maja agli occhi di Schopenhauer rappresentano la trasfigurazione mitologica del Mondo come volontà e rappresentazione. “La ‘maya’ dei Veda [e] il fenomeno di Kant” – scrive Schopenhauer – “sono una sola e unica cosa”. Schopenhauer fa ...
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maya
‹màia› agg. e s. m. e f., invar. – Relativo o appartenente ai Maya, popolazione indigena dell’America Centrale che, in epoca precolombiana, elaborò una cultura raffinata, la quale, per il livello delle manifestazioni artistiche e le conoscenze...
quichoide
quichòide 〈kičòide〉 agg. [comp. dello spagn. quiché e -oide]. – Lingua q., dialetti q., e come s. m. il quichoide, famiglia linguistica dell’America Centrale appartenente al gruppo maya e, con questo, al supergruppo penuti dell’America...