resistenza
Capacità di alcune specie o ceppi di batteri o di cellule di resistere a trattamenti farmacologici o a modifiche dell’ambiente chimico-fisico; in partic. la capacità dei batteri di non risentire [...] o battericida degli antibiotici (➔ antibioticoresistenza) e la r. delle cellule neoplastiche ai farmaci antitumorali (➔ chemioresistenza).
Il meccanismo della resistenza nei batteri
La r. ai farmaci dei batteri è dovuta a un plasmide, chiamato ...
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lupaggine
s. f. (spreg.) Avidità, fame di potere e di notorietà.
• [tit.] Un male corrode la democrazia / lo chiamano «lupaggine» [testo] [...] [Gustavo] Zagrebelsky e [Gherardo] Colombo non hanno dubbi [...] l’uomo «ingordo», colui che «riesce a impadronirsi del patrimonio di un altro e l’aggiunge al suo» [...]. È il meccanismo della «lupaggine». È la voglia di potere. Di essere visibili e visti. (Liana Milella, Repubblica, 18 novembre 2017, p. 51 ...
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Biochimici cecoslovacchi (Carl: Praga 1896 - Cambridge, Mass., 1984; Gerty: Praga 1896 - St. Louis 1957), coniugi, emigrati negli USA (1922) e naturalizzati (1928). Hanno svolto la loro attività scientifica [...] glicidi, alla conoscenza del quale hanno portato contributi notevolissimi: tra l'altro sulla sintesi biologica del glicogeno e sul meccanismo d'azione dell'insulina. Per tali ricerche fu loro conferito, insieme con B. Houssay, il premio Nobel 1947 ...
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In economia, situazione in cui gli scambi avvengono in presenza di vincoli o di impedimenti alla realizzazione dei piani degli agenti economici e quindi al raggiungimento dell’equilibrio in uno o più mercati.
L’analisi [...] d. muove essenzialmente dalla critica del processo di tâtonnement (➔) descritto da L. Walras, secondo il quale esiste un meccanismo di fissazione dei prezzi che assicura il raggiungimento dell’equilibrio economico generale, in cui tutti i soggetti ...
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Soprano lirico leggero (Burnley, Australia, 1861 - Sydney 1931). Allieva a Parigi di Matilde Marchesi, esordì a Bruxelles (1887) nel Rigoletto. Si produsse, poi, in tutti i principali teatri del mondo. [...] suoi trionfi a Londra e a New York. Limitata come attrice, M. si imponeva per la qualità della voce, omogenea nei registri, tersissima e dal meccanismo impeccabile. n Da lei prendono nome le pesche alla M., tipo di dessert ideato da G. A. Escoffier. ...
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TERATOLOGIA (dal gr. τέρας "mostro" e λόγος "discorso")
Bindo DE VECCHI
Giovanni Battista TRAVERSO
Fabrizio CORTESI
È lo studio delle mostruosità o delle anomalie morfologiche dell'intero individuo [...] di sviluppo, difetti di saldatura di parti) e gli eccessi di sviluppo (alcuni dei quali dipendono da fattori meccanici seguiti da rigenerazione anomala, ipo- e iperrigenerazione (fig.4), l'eteromorfosi (sostituzione di parti perdute con altre di ...
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. Sono, in generale, i fili o i conduttori che servono a portare una corrente elettrica fuori da un generatore o ad immetterla in un apparato ricevitore; ma più particolarmente si riserba il nome di elettrodi [...] ai conduttori che limitano quella porzione di circuito, nella quale la corrente si propaga con un meccanismo diverso dalla semplice conduzione metallica, cioè mediante conduzione elettrolitica, ovvero propagazione in gas rarefatto, o mediante arco o ...
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Teorie unificate
MMirza A. B. Bég
di Mirza A. B. Bég
SOMMARIO: 1. Introduzione. □ 2. La sintesi elettrodebole: dinamica quantistica dei sapori: a) osservazioni preliminari; b) le interazioni deboli [...] (virtuale) KL → W+W- → μ+μ-. Calcoli specifici e valutazioni di ordine di grandezza mostrano che in quei modelli che non incorporano il meccanismo GIM (v. Glashow e altri, 1970) il rapporto Γ(KL → μ+ + μ-)/Γ(KL → tutto) è di ordine α2 ≃ 10-4, che è ...
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Progettazione dei farmaci
Maria Menichincheri
La disponibilità di farmaci efficaci è uno dei principali fattori che contribuiscono a elevare la qualità della vita di ogni essere umano, tanto che nei [...] non sia affidabile a causa del suo diverso funzionamento nell’animale rispetto all’uomo, o per l’insorgenza di meccanismi di compensazione durante lo sviluppo dell’animale in grado di diminuire gli effetti dell’abrogazione del bersaglio stesso, o ...
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ANGELUCCI, Arnaldo
Michele Zappella
Nato a Subiaco il 15 apr. 1854, fece a Roma gli studi universitari di medicina e qui si laureò nel 1875. Fu allievo, e poi assistente del celebre fisiologo F. Ch. [...] campo della fisiologia conservò l'impronta per tutta la vita.
I suoi primi studi riguardano la funzione retinica nel meccanismo della visione. Pubblicò, infatti, una memoria sui movimenti del pigmento e degli elementi della retina per l'azione della ...
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meccanismo
s. m. [dall’ingl. mechanism, fr. mécanisme, der. del gr. μηχανή «macchina»; cfr. lat. tardo mechanisma «ritrovato, invenzione»]. – 1. a. Il complesso delle parti che costituiscono una macchina o un congegno qualsiasi, e che sono...
meccanica
meccànica s. f. [dal lat. tardo mechanĭca, gr. μηχανική (τέχνη), dall’agg. μηχανικός: v. meccanico]. – 1. a. Nella suddivisione tradizionale della fisica, la disciplina che studia le leggi del moto dei corpi, a sua volta suddivisa...