Vedi KANGAVAR dell'anno: 1961 - 1995
KANGAVAR
G. Ambrosetti
Città persiana, nel Kurdistan. È nella zona di passaggio obbligato dall'altopiano iranico alla Mesopotamia. Va identificata con la Concobar [...] del II sec. a. C.
Nei pressi di K., nel villaggio di Sakhnah, sono due tombe rupestri, probabilinente di età meda. Quella detta di Farhad u Shirin presenta in facciata le due colonne del portico nettamente staccate dal muro dell'ingresso; la porta ...
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CLARICI, Giovanni Battista
Tommaso Scalesse
Nacque ad Urbino nel 1542 da Bartolomeo, ed ebbe per fratelli Camillo e Dionora. Trasferitosi a Milano nel 1570, vi passò il resto della vita, ottenendone [...] : nei "tre modi di vedere e delle loro linee sono molto pronti tra gli altri pittori, scultori e architetti il Clarici, il Meda, col Bossi". A sua volta il C. rispose a un sonetto di elogio del Lomazzo con un altro (entrambi sono stati pubblicati ...
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LUINI, Aurelio
Pietro Marani
Figlio di Bernardino e di Margherita Lomazzo, nacque a Milano nel 1530.
Quarto figlio di Bernardino, era fratello di Tobia, Evangelista e Giovan Pietro. Lavorò con quest'ultimo, [...] A. L. e i disegni degli accademici, in Raccolta vinciana, XXIII (1989), pp. 73-101; Id., Tradizione luinesca da S. Vittore a Meda a S. Maurizio al Monastero Maggiore, ibid., XXIV (1992), pp. 155-179; F. Frangi, in Pittura tra Ticino e Olona. Varese e ...
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CAMPI (Campo), Antonio
Silla Zamboni
Pittore, architetto, scultore, storiografo cremonese, secondo figlio di Galeazzo, fratello di Giulio e Vincenzo, attivo - prevalentemente a Cremona e a Milano - [...] . 56) fra gli artisti idonei a ricevere la commissione delle ante del nuovo organo di G. Antegnati (l'incarico toccò poi a G. Meda). Datata 1568 è una tela con le Tentazioni di s. Antonio (Olsen). Nel 1569 l'artista risulta operoso a Lodi, ove esegue ...
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Scultore italiano (n. Morciano di Romagna 1926). Coerente a un linguaggio che compone, in complesse strutture tridimensionali, i contrasti interno-esterno, erosione-politezza, P. ha rivolto la propria [...] a grandi fogli (1972-75, Segrate, Sede Mondadori); Triade (1979, New York, PepsiCo sculpture garden); Grande disco (Milano, piazza Meda); Colpo d'ala (1981-84, Morciano di Romagna; Los Angeles, Department of water and power); sculture e fontane per i ...
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Comune della Lombardia (33,09 km2 con 124.840 ab. nel 2020), capoluogo della provincia di M. e Brianza. La città è posta a 162 m s.l.m. all’estremità meridionale della Brianza. L’abitato è attraversato [...] caratterizzato da piccole e medie aziende a elevata specializzazione, in particolare nei settori del mobile (poli di Lissone e Meda), della meccanica e dell’elettronica. I centri principali, oltre al capoluogo, sono Desio, Seregno, Seveso e Vimercate ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] C. Sforza; giustizia e affari di culto, L. Fera; finanze, F. Tedesco (dimissionario il 10 agosto 1920), L. Facta; tesoro, F. Meda (dimissionario il 2 aprile 1921), I. Bonomi; guerra, I. Bonomi, G. Rodinò (dal 2 aprile 1921); industria e commercio, G ...
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Vedi NABATEA, Arte dell'anno: 1963 - 1995
NABATEA, Arte
M. A. Del Chiaro
G. Garbini
1. - Col termine di arte n. si designa la produzione artistica di quella parte della penisola araba e della regione [...] diffusione e si mantenne, con manifestazioni provinciali, fino al I sec. d. C.: alquanto numerose sono le facciate a Ḥegrā (v. medā'in ṣāliḥ); a el-Bibān, nella penisola sinaitica, il tipo a duplice fila di pinnacoli si presenta, in una tomba, con ...
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BARATTA
Hugh Honour
Un grande numero di scultori dal nome Baratta, vissuti nei secoli XVI-XIX, vengono confusamente ricordati nelle Memorie biografiche del Campori e nel Thieme-Becker. Solo recentemente [...] 'indice con la scritta "Sigre". Bartolomeo Baratta p. scultore Fiorentino [corretto in margine: "di Carrara" ] di anni 42 facto nella meda congiuntura che ero in Firenze alli 15 aprile 1711".
A metà dei sec. XVIII Domenico di Carlo lavorò il ciborio ...
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FERRARI (Ferrario), Dionigi Maria
Rita Binaghi Picciotto
Figlio di Giovanni Battista e Lucrezia Lampugnana (Milano, Arch. st. civ., Materie, cart. 556), probabilmente di nobili natali (Milano, Arch. [...] ., tomo V, da c. CLXXX alla fine; dis. XXI), dove rimise mano al progetto utilizzando parte delle antiche conche del Meda e costruì case lungo il Naviglio "per comodo degli Agenti della Regia Camera", ancor oggi visibili; il Naviglio della Martesana ...
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meda
méda s. f. [voce settentr.: lat. mēta (v. mèta1)]. – 1. Nel linguaggio marin., propriam., nome di segnali disposti in mare, per lo più fissi, di forme e di colori varî, in metallo o in muratura, impiegati come avviso ai naviganti in corrispondenza...
radiomeda
radioméda s. f. [comp. di radio- (nel sign. c) e meda]. – Radiofaro direttivo a emissione verticale, opportunamente collocato per delimitare aerovie, piste aeroportuali, ecc.; detto più comunem. radiofaro di segnalazione.