(gr. ᾿Αλκίνοος) Mitico re dei Feaci di Scheria; figlio di Nausitoo, sposo di Arete, da cui ebbe Nausicaa e cinque figli maschi. Nell’Odissea, sovrano saggio e ricco, ospita Ulisse nel suo palazzo e lo [...] fa poi riaccompagnare in patria. Apollonio Rodio narra come A. accogliesse Giasone e Medea inseguiti dai Colchi. ...
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carnale
Amedeo Quondam
. " Della carne ", ovvero " dei sensi ", in If V 38: precisamente, i peccator carnali sono i lussuriosi. In senso traslato, in Fiore CLXI 13 qualifica la pietà propria dei genitori [...] per i figli, cioè quel vincolo della carne, quell'amore per il proprio sangue che Medea non rispettò; cfr. l'analogo uso di ‛ carne ' nel senso di " figliolanza ", " discendenza ", in Pg XX 84. ...
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Poeta latino (n. forse Sezze - m. tra l'89 e il 92 d. C.). Della sua vita si sa pochissimo; fu quindecemvir. Di lui rimane un poema epico, Argonautica, in 8 libri (l'8º è interrotto), sulla spedizione [...] rappresentazione dei caratteri e degli affetti: la parte più riuscita del suo poema è quella che descrive la passione di Medea. V. F. è considerato il maggiore degli epigoni di Virgilio epico; influì su Stazio, Silio Italico, Nemesiano, Claudiano e ...
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(gr. Τάλως e Τάλος) Mitico guardiano gigantesco dell’isola di Creta, con corpo di bronzo che arroventava nel fuoco per bruciare, stringendoli a sé, gli avversari. Aveva per armi delle enormi pietre che [...] lanciava a grande distanza. Invulnerabile fuorché a una caviglia, fu ucciso, alla venuta degli Argonauti, da Medea, che con incantesimi lo addormentò e gli tagliò la membrana che gli chiudeva la vena della caviglia. ...
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CORTESI, Adelaide
Dario Ascarelli
Figlia del coreografo Antonio e della ballerina Giuseppa Angiolini e sorella del compositore Francesco, nacque a Milano nell'ottobre dell'anno 1828. La sua educazione [...] Da Milano la C. si recò a Venezia al teatro La Fenice per cantare in Elisabetta di Valois di A. Buzzolla (febbraio 1850) e in Medea di G. Pacini (9 marzo).
Dopo essere stata al teatro Nuovo di Verona per Il domino nero (2 aprile) e L'elisir d'amore ...
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Danzatrice e coreografa svedese (Nyköbing 1908 - Stoccolma 1999). Dopo gli studî a Londra presso la scuola diretta da K. Joos, fondò nel 1944 il suo primo gruppo stabile di danza e, nel 1951, divenne coreografa [...] stabile dell'Opera Reale di Stoccolma. Tra le sue principali coreografie: Fröken Julie (1950), Medea (1951), Lady from the sea (1960), Romeo e Giulietta (1969), Uccello di Fuoco (1977). Noti ballerini sono anche i figli Niklas e Mats, quest'ultimo ...
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Musicista (Catania 1796 - Pescia 1867); studiò a Roma, poi a Bologna con S. Mattei. Esordì quale compositore a sedici anni. Visse specialmente a Lucca, maestro di cappella onorario a corte e direttore [...] dell'Istituto musicale che oggi porta il suo nome. Tra le sue composizioni acquistarono larga fama le opere Saffo (1840), Medea (1843), La regina di Cipro (1846), Niccolò de' Lapi (1855). ...
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Figlio e discepolo di Pausia di Sicione, fu fra i pittori che trattarono i soggetti più severi (a meno che non si intenda l'aggettivo usato da Plinio come riferito alla severità nella scelta e nell'uso [...] dal padre. Sono sue opere: Epaminonda, Pericle, Media (Medea?), la Virtù, Teseo, una raffigurazione del Demo attico, un intendere una personificazione della Persia o non piuttosto la mitica eroina Medea.
Bibl.: W. Helbig, Untersuch. üb. d. camp. ...
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ARISTOLAOS (᾿Αριστόλαος, Aristolaus)
F. Magi
Figlio e discepolo di Pausias di Sicione, fu fra i pittori che trattarono i soggetti più severi (a meno che non si intenda l'aggettivo usato da Plinio come [...] dal padre. Sono sue opere: Epaminonda, Pericle, Media (Medea ?), la Virtù, Teseo, una raffigurazione del Demo attico, un intendere una personificazione della Persia o non piuttosto la mitica eroina Medea.
Bibl.: W. Helbig, Untersuch. üb. d. camp. ...
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TESEO (Θησεύς, Theseus, etr. These)
Arnaldo MOMIGLIANO
Paolino MINGAZZINI
Eroe mitico dell'Attica, di cui la più antica menzione si trova presso Omero, Iliade, I, 265 (in un verso peraltro mancante [...] Giunto in Atene è purificato del sangue versato dalla famiglia dei Pitalidi, e corre il rischio di essere avvelenato dalla matrigna Medea; ma è riconosciuto in tempo per la spada dal padre Egeo (questo episodio dava materia al dramma di Euripide Egeo ...
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colchico1
còlchico1 agg. [dal lat. Colchĭcus, gr. Κολχικός] (pl. m. -ci). – Della Colchide, antico nome di una regione asiatica sulla costa orient. del Mar Nero, famosa per il mito degli Argonauti e come patria di Medea: l’arte della maga...
colchico2
còlchico2 s. m. [dal lat. colchĭcum (gr. κολχικόν, propr. «della Colchide»), nome di un bulbo velenoso: la Colchide, il paese di Medea, era ritenuta terra di veleni] (pl. -ci). – 1. Genere di piante delle liliacee (lat. scient. Colchicum),...