VETERINARIA (XXV, p. 250)
Vittorio ZAVAGLI
Gli sviluppi della patologia veterinaria. - Dalla fine della seconda guerra mondiale il settore della patologia veterinaria si è, si può dire, completamente [...] Parigi 1955; V. Mazzaracchio, V. Zavagli e coll., Zooprofilassi, 1957, p. 539 sgg.; id., in Atti del XVI Congresso mondiale di veterinaria, 1959; id., Riunione della Commissione permanente O.I.E.-F.A.O. per l'afta epizootica, in Bulletin dell'O.I.E ...
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Medicoveterinario italiano (Castelfranco Emilia 1896 - Calderara di Reno 1970), dal 1931 al 1966 prof. di patologia speciale e clinica medicaveterinaria all'università di Bologna. Si è occupato di numerosi [...] di actinobacillosi bovina, il primo segnalato in Italia, e la riproduzione sperimentale della malattia. Oltre al suo Corso di semiologia e diagnostica medicaveterinaria (in collab. con B. Moretti, 4a ed. 1950), si ricordano: Elementi di medicina ...
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Medicoveterinario (Trieste 1877 - Milano 1957); prof. di patologia e anatomia patologica veterinaria a Milano (dal 1919). Osservò nel 1900 l'uracile nei prodotti di scissione degli acidi nucleinici; scoprì [...] un metodo di diagnosi batteriologica del carbonchio ematico (metodo delle termoprecipitine dell'Ascoli) ...
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Silvestri, Alberto. – Medicoveterinario italiano (Lanusei 1924 - Forlì 2008). Laureatosi presso l’Università di Perugia nel 1947, dal 1968 fu veterinario condotto e quindi veterinario comunale capo di [...] pubblicazioni occorre citare almeno: Manuale dello zoofilo (1980); Manuale del medicoveterinario del servizio sanitario nazionale (1987); Manuale di polizia veterinaria e igiene degli alimenti (1993); Uomini animali ambiente: cinquant'anni di ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Zoologia, zoografia e medicina veterinaria
Herbert Eisenstein
Zoologia, zoografia e medicina veterinaria
Gli scritti arabi di zoologia e zoografia redatti tra [...] patologie e sulle relative terapie. Non mancano accenni a un'etica deontologica, e sono indicate regole di condotta cui il medicoveterinario deve attenersi: oltre a conoscere le ferite, le malattie e i rimedi, egli deve rispettare il proprio maestro ...
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GOTTI, Alfredo Luigi
Stefano Arieti
Nacque a San Giovanni in Persiceto, presso Bologna, il 31 marzo 1839 da Giovanni Battista e da Gaetana Maccaferri.
Giovanni Battista, nato nel 1795 da Domenico e [...] nel 1879, fu un valente medicoveterinario: allievo di A. Alessandrini presso lo stabilimento di clinica veterinaria di Bologna, fu supplente del maestro nel 1849-50, quando lo stabilimento divenne Scuola di veterinaria, e professore aggiunto nel ...
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LEMOIGNE, Alessio
Giuseppina Bock Berti
Nacque a Parma il 5 ott. 1821 da Giusto e da Maria Lecointe, entrambi di origine francese. I genitori, impiegati presso la corte parmense, avrebbero desiderato [...] ), pp. 409-419, e Sui rami scientifici di cui deve comporsi l'insegnamento veterinario, in Il Medicoveterinario, I (1860), pp. 563-578.
Reintegrato nella scuola veterinaria nel 1854, quando tre anni più tardi questa fu portata a quattro cattedre, al ...
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GHERARDINI, Pietro
Stefano Arieti
Nato a Bologna il 21 sett. 1863 da Federico e da Teresa Landini, dopo aver compiuto gli studi classici, si laureò all'Università di Bologna in zooiatria col massimo [...] campioni prelevati per accertare anatomopatologicamente e batteriologicamente la salubrità del prodotto. Convinto che al medicoveterinario di solida formazione scientifica competesse il giudizio sui caratteri di eventuali lesioni riscontrate nelle ...
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LOMBARDINI, Luigi
Stefano Arieti
Nacque a Poggibonsi l'11 apr. 1821 da Ferdinando e da Teresa Maffei Martini. Dopo avere completato privatamente il primo ciclo di studi nella sua città natale e a San [...] cattedra. Il 5 sett. 1840 conseguì il grado di "baccelliere" e la licenza in veterinaria (secondo S. Paltrinieri il diploma di medicoveterinario gli sarebbe stato conferito nel 1847). L'abilitazione all'esercizio della professione, tuttavia, gli fu ...
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GANDOLFI, Gaetano
Stefano Arieti
Nato a Bologna il 12 nov. 1776 da Giacomo, veterinario, e da Matilde Piccinini, ancora giovanissimo si distinse negli studi: accolto il 15 nov. 1792 nell'Accademia dei [...] equiparato alla laurea. Emerse ben presto come uno dei più brillanti studiosi della sua città, imponendosi in campo medico, veterinario e anatomo-comparato.
Notevole fu il suo contributo alla medicina bolognese: dopo aver fondato, nel 1802, con M ...
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veterinario
veterinàrio agg. e s. m. [dal lat. veterinarius, agg. e s. m., der. di veterina «bestia da tiro o da soma» (forse der. di vetus -tĕris «vecchio» e quindi propr. animale vecchio e non sano, non adatto al lavoro, alla guerra o alla...
condotta
condótta s. f. [der. di condurre, nei varî sign. del verbo]. – 1. a. Ufficio del condurre e capitanare milizie, comando supremo: un esercito grossissimo militava sotto la c. dell’arciduca Carlo in Germania (Botta). b. Come termine...