Lessicografia
Luca Serianni
La grande vitalità delle iniziative in campo lessicografico, manifestatasi già negli ultimi decenni del 20° sec., è confermata dalla pubblicazione di numerosi dizionari dell'uso, [...] senso letterario: la ricchezza dei materiali e la sua estensione anche ad aree meno esplorate (dal filone medievale non toscano alla trattatistica sei-settecentesca) rendono il GDLI uno strumento insostituibile per chi voglia documentare la vitalità ...
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Il concetto di standard in linguistica identifica una ➔ varietà di lingua soggetta a codificazione normativa (➔ norma linguistica), e che vale come modello di riferimento per l’uso corretto della lingua [...] di cultura europee, incluso l’italiano, che hanno visto in genere la nascita di una forma standard in epoca tardo-medievale e il suo consolidamento all’inizio dell’età moderna. La trafila opposta riguarda invece tipicamente la problematica della ...
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BAFFI, Pasquale
Armando Petrucci
Carlo Francovich
Nacque l'11 luglio 1749 a Santa Sofia d'Epiro (Cosenza), un villaggio fondato da profughi greco-albanesi alla fine del sec. XV, e l'origine greca del [...] , l'attività forense. L'esperienza giuridica, accoppiata alla profonda conoscenza della diplomatica e della filologia classica e medievale, fecero sì che il governo si valesse dell'opera del B. nelle sue rivendicazioni contro le usurpazioni avvenute ...
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I suffissi sono ➔ affissi (tecnicamente, morfi legati), cioè elementi non liberi con funzione flessiva oppure derivazionale che nel formare una parola si aggiungono alla parte finale di una radice o di [...] chimica (per es., -ene, etilene; -ide, anidride; -uro, cloruro); vengono dal germanico con la mediazione latina medievale -esco (romanesco) e -ingo (solingo).
I suffissi esprimono significati più astratti e generali rispetto ai significati che ...
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MALATESTA, Onofrio
Domenico Proietti
Nacque a Palermo l'8 sett. 1665. Sulla sua vita si hanno scarse notizie, derivate in gran parte dal profilo biobibliografico redatto, negli anni della maturità del [...] e locuzioni paragonabili o riconducibili al latino ("allu dioma latinu"): manca, naturalmente, in questa prospettiva il lascito medievale arabo, che, però, risulta assente non solo nella lessicografia ma anche nella storiografia siciliana per quasi ...
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FLAVIANO
Paolo Radiciotti
Grammatico, fiorì a Pavia al tempo del re longobardo Ratchis (744-749). Principale fonte su di lui è un luogo di Paolo Diacono (Historia Langobardorum, VI, 7) - Il breve capitolo [...] Geschichtsquellen im Mittelalter. Vorzeit und Karolinger, 1, 2, Weimar 1953, p. 213; F. Ermini, Storia della lett. latina medievale..., Spoleto 1960, p. 551; P. Riché, L'Education et culture dans l'Occident barbare, VI-VIIIe siècles, Paris 1962 ...
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Denominazione con cui si indica solitamente l’Impero Romano d’Oriente, da Bisanzio antico nome della capitale Costantinopoli.
Storia
L’antagonismo fra Occidente latino e Oriente ellenistico prese corpo [...] della quantità, alle clausole ritmiche si sostituiscono nella prosa clausole accentuative simili al cursus del latino medievale; nella poesia, sui metri classici, conservati più o meno artificiosamente, finiscono col prevalere i metri accentuativi ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] ’inglese, il tedesco, il francese e lo spagnolo presentano differenze molto più cospicue dell’italiano tra la loro fase scritta medievale-rinascimentale e quella moderna e contemporanea.
All’opposto, a una lingua parlata più o meno unitaria da noi si ...
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PARISIO di Benvenuto da Altedo
Diana Tura
PARISIO di Benvenuto da Altedo. – Nacque intorno al 1247, o poco prima, ad Altedo, a pochi chilometri da Bologna, dove il padre Benvenuto Brexanus si era trasferito [...] , a cura di A.L. Trombetti Budriesi, Firenze 2009, pp. 123-180; S. Rubin Blanshei, Politics and justice in late Medieval Bologna, Leiden-Boston 2010, pp. 207 s.; G. Tamba, Pietro d’Anzola, il “commentatore” di Rolandino (1257/59-1312). Appunti ...
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Si definisce isoglossa la linea immaginaria con la quale, mediante un’ipotesi metodologica, si uniscono i punti estremi di un’area geografica caratterizzata dalla presenza di uno stesso fenomeno linguistico [...] atto: è noto il caso del segmento orientale della La Spezia-Rimini in spostamento almeno dall’epoca tardo-medievale dalla Romagna verso Sud.
Avolio, Francesco (1989), Il limite occidentale dei dialetti lucani nel quadro del gruppo ‘altomeridionale ...
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medievale
(o medioevale) agg. [der. di medi(o)evo]. – 1. a. Del medioevo, che è proprio del medioevo: età, epoca m.; storia m.; civiltà, letteratura, arte m.; usi, costumi, leggi m.; il mondo m.; latino m., il latino usato come lingua letteraria,...
medievalismo
(o medioevalismo) s. m. [der. di medi(o)evale]. – 1. Tendenza a tornare a forme di vita che furono proprie del medioevo, o a vagheggiarne ed esaltarne gli ideali e le forme artistiche: il m. dei poeti romantici. Spesso, nell’uso...