Cittadina della Spagna, in Castiglia-León (prov. di Soria). Fu centro di qualche importanza (forse Ocilis) in età romana e città fortificata sotto gli Arabi, che la persero nel 1083 a opera di Alfonso VI il Valoroso, re di Castiglia, e definitivamente nel 1124, quando Alfonso I l’incorporò al regno di Aragona. Enrico II la eresse in contea (1368), i re cattolici in ducato (1491).
Primo conte di M. ...
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Ammiraglio spagnolo (m. 1575); viceré e capitano generale di Sicilia e dell'esercito cristiano d'Africa, viceré e capitano generale di Navarra, governatore generale dei Paesi Bassi (1571-73), fu membro del Consiglio di stato di Filippo II, che accompagnò in Inghilterra. Comandante della flotta diretta alla riconquista di Tripoli, fu sconfitto dai Turchi a Gerba (1560) ...
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Uomo politico spagnolo (n. 1660 - m. 1711), il più grande e ricco signore spagnolo del suo tempo, e uno dei maggiori d'Europa. Consigliere di stato, membro del Consiglio di guerra, poi ambasciatore presso la Santa Sede, fu viceré di Napoli dal 1695 al 1702, combattendovi energicamente il baronaggio. Divenuto (1709) primo ministro di Filippo V, iniziò una politica di conciliazione con Inghilterra e ...
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Ammiraglio del papa Pio V (Civita Lavinia 1535 - Medinaceli, Spagna, 1584); venuto a contrasto con Paolo IV, perdette tutte le terre e i castelli, che recuperò dopo la morte del papa (1559), a eccezione [...] di Paliano, che poi gli fu ridata, nel 1569, da Pio V. L'anno seguente venne creato capitano generale della flotta pontificia contro i Turchi. Nominato, nel 1571, luogotenente di Giovanni d'Austria, capitano ...
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al-Mansur, ibn Abi Amir
Reggente di al-Andalus dal 978 al 1002, l’Almanzor delle fonti cristiane (Algeciras 938-Medinaceli 1002). Di stirpe araba, ascese la burocrazia civile fino a diventare ciambellano [...] del califfo Hisham II, avendo eliminato i concorrenti. Dopo aver trasferito l’amministrazione nella sua nuova residenza nei pressi di Cordova, governò al-Andalus come vicario del califfo, costringendo ...
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PAPPACODA, Federico (Federigo). – Nacque a Pisciotta (attuale provincia di Salerno) il 22 giugno 1654 da Francesco, marchese di Pisciotta e barone di Centola, e da Livia Gesualdo. Fu secondogenito dopo [...] , I, Napoli 1930, pp. 67 s., 89 s.; II, 1931, pp. 74, 76-78, 80-82.
G. Rispoli, L’Accademia Palatina del Medinaceli. Contributo alla storia della cultura napoletana, Napoli 1924, pp. 12 s., 16, 18, 20, 23 s., 28, 30, 33; G. Ricuperati, La prima ...
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AVALOS, Cesare Michelangelo d', marchese di Pescara e del Vasto
Elvira Gencarelli
Figlio secondogenito del principe d'Isernia, se ne ignora la data di nascita. Nel 1690 alla morte del nipote, marchese [...] e Francavilla. Brillante, munifico, l'A. si recò a Napoli, nel 1697, all'inizio del viceregno del duca di Medinaceli, dal quale ottenne favori ed amicizia: rapporti che i suoi modi prepotenti compromisero presto quasi completamente. Di qui l'adesione ...
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CARDONA, Giovanni
Giuseppe Scichilone
Nacque da antica famiglia catalana probabilmente intorno al 1530 da Antonio, viceré di Sardegna dal 1534 al 1549. Visse vicino agli ambienti di corte e fu in rapporto [...] la dura carriera del mare e pare che abbia preso parte, imbarcato su galere siciliane, alla sfortunata campagna del duca di Medinaceli conclusasi con la sconfitta di Gerba. Certo è che nella estate del 1563 era al comando di tre galere del Regno di ...
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AGNELLO, Vincenzo
Roberto Zapperi
Bandito siciliano vissuto negli anni intorno al 1560 a capo di una banda di quaranta uomini a cavallo terrorizzava le campagne del Palermitano e, abilissimo nella guerriglia, [...] a Messina, su un'altura, a capo della sua banda, con una bandiera raffigurante un teschio, spiegata a suon di tromba. Il Medinaceli mise sul suo capo una grossa taglia e gli fece dar la caccia da quattro capitani d'arme finché uno di questi, certo ...
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Figlio (1661-1700) di Filippo IV e di Marianna d'Austria, debole di salute, succedette al padre (1665). La madre, reggente, affidò il governo al gesuita J. E. Nidhard, provocando l'opposizione di don Giovanni [...] la reggenza, governarono il marchese di San Bartolomé de Villasierra, Don José stesso e, dopo la sua morte, il duca di Medinaceli. C. sposò Maria Luisa d'Orléans e, in seconde nozze, Maria Anna di Neuburg, che dominò il marito. Morì senza eredi ...
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