Attore e regista (Stoccolma 1903 - ivi 1980); tra i maggiori del suo paese. Ispirandosi al teatro ebraico Hābimā e a Mejerchol´d, diresse numerosi spettacoli per il Teatro Reale di Stoccolma, allestendo, [...] della vita, 1940); Den blomstertid ("La stagione dei fiori", 1940); Himlaspelet (Strada di ferro, 1942); Hets (Spasimo, 1944; Palma d'oro al Festival di Cannes); Resan bort (Lungo viaggio, 1945); Bara en mor ("Solo una madre", 1949); Fröken Julie (La ...
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Attrice russa (Pietroburgo 1864 - Taškent 1910). Nel 1904 fondò un proprio teatro drammatico a cui dapprima suo fratello, il regista F. F. Komissarževskij, diede un carattere realistico-psicologico; in [...] seguito V. E. Mejerchol´d lo portò sulla via del modernismo e del simbolismo. Notevoli le sue interpretazioni della Francesca da Rimini di G. D'Annunzio e di Nora in Casa di bambola di Ibsen. ...
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TEATRO
Ferdinando Taviani
(XXXIII, p. 353; App. II, II, p. 948; III, II, p. 902; IV, III, p. 583)
È ormai impossibile pensare ''il teatro'' al singolare. La pluralità de ''i teatri'', delle tradizioni [...] di porte delimita il fondo del palcoscenico, come nel Revisore di N.V. Gogol' messo in scena da V.E. Mejerchol'd nel 1926, uno degli spettacoli-simbolo del Novecento. Kantor dunque è seduto al centro, e improvvisamente, come per un'emorragia della ...
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L'attore teatrale
A causa delle numerose e profonde trasformazioni avvenute nel mondo dello spettacolo durante il 20° sec., non è più possibile, o è comunque fortemente riduttivo, pensare all'a. come a [...] astrazione del movimento, come nella 'biomeccanica' di V.E. Mejerchol´d (1874-1940), direttrici di pensiero che in effetti hanno di certe dinamiche del movimento legate a determinati stati d'animo. Un esempio tra i più convincenti di questa ...
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MODA
Arturo Carlo Quintavalle
Roberto Camagni-Roberta Rabellotti
(XXIII, p. 503)
Costume, moda, avanguardie. − Dal secondo dopoguerra e più ancora dagli anni Settanta il fenomeno m. ha assunto un rilievo [...] per E. Tatlin, per N. Gončarova, per E. Mejerchol'd e V. Majakovskij è strumento del confronto rivoluzionario. Alla costumi e dell'abbigliamento tradizionale regionale, finisce per porre la m. d'élite e i suoi rituali in un'area a parte che non giova ...
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Poeta sovietico, nato nel villaggio di Bagdadi (ora Majakovskij), in Georgia, il 7 luglio 1893, e morto suicida a Mosca il 14 aprile 1930. Nel 1906, dopo la scomparsa del padre, boscaiolo, si trasferì [...] ).
Per il 1° anniversario della rivoluzione scrisse il grottesco MisterijaBuff (Mistero e buffonata, 1918), messo in scena da Mejerchol′d il 7 novembre 1918 (ne esiste una seconda variante redatta nel 1920). Insieme col pittore M. M. Čeremnych, nel ...
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Arte
Giulio Carlo Argan
di Giulio Carlo Argan
Arte
sommario: 1. L'arte nel XX secolo. 2. I movimenti artistici. 3. I ‛beni culturali'. 4. Il rapporto con le ideologie politiche. 5. I movimenti americani. [...] col pubblico; in Russia, specialmente con Mejerchol'd, un mezzo per l'educazione rivoluzionaria delle 'intuizione del cosmo né della vita organica, ma da una precisa volontà d'azione, da un impulso etico. Come l'etica fenomenologica di Scheler, così ...
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Disegno industriale
Tomás Maldonado
di Tomás Maldonado
Disegno industriale
sommario: 1. Introduzione. 2. Per una storia del disegno industriale: a) le utopie scientifiche e tecniche; b) gli automi; [...] capito che la volontà di forma è ciò che dà valore all'opera d'arte" (v. Gropius, 1914, p. 29).
Si è creduto Danesi, S., Il Lef e il dibattito sull'arte produttivista, in Majakovskij-Mejerchol'd-Stanislavskij, Milano 1975, pp. 27-32.
De Feo, V., URSS ...
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Estetica del cinema
Emilio Garroni
L'espressione estetica del cinema (come ogni altra espressione che leghi la parola estetica a un'arte particolare: estetica della pittura, della musica, e così via) [...] di Konstantin S. Stanislavskij e di Vsevolod E. Mejerchol′d), anche dell'arte in generale e della letteratura autori e in altri, la convinzione che il cinema potesse e dovesse essere opera d'arte non solo in quanto 'forma', nel senso in cui lo è la ...
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DUSE, Eleonora
Ferdinando Taviani
Nacque a Vigevano (prov. Pavia), il 3 ott. 1858, in una stanza di locanda, da Alessandro e Angelica Cappelletto, entrambi attori.
Il nonno, Luigi Duse, celebre attore [...] andò in scena Teresa Raquin, dal romanzo di E. Zola con la D. nella parte di Teresa, la nuora uxoricida; la Pezzana in quella della K. S. Stanislavskij, E. G. Craig, A. Appia, V. Mejerchol'd, J. Copeau, Isadora Duncan: artisti tutti che - in un modo ...
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