KLEIN, Melanie
Nino Dazzi
Psicanalista, nata a Vienna il 30 marzo 1882, morta a Londra il 24 settembre 1960. Di famiglia rigorosamente aderente all'ortodossia ebraica, iniziò la sua attività psicanalitica [...] i saggi nei volumi collettivi Developments in psycho-analysis, Londra 1952, e New directions in psycho-analysis, New York 1955, trad. it., Milano 1966.
Bibl.: H. Segal, Introduction to the work of M. Klein, New York 1964, trad. it., Firenze 1968. ...
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Alessandra De Coro
Psicanalista italiano (Penne, Pescara, 1897 - Roma 1970). P. è da annoverare tra i fondatori della psicoanalisi in Italia. Laureato in Medicina nel 1922, diventa allievo del [...] pulsionale, P. contesta il concetto freudiano di “istinto di morte”, anche nella sua rielaborazione ad opera di MelanieKlein, sottolineando – in armonia con la revisione operata dagli psicologi dell’Io negli Stati Uniti – la valenza adattativa ...
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fantasia
Geni Valle
Creare una realtà immaginaria
La fantasia è una facoltà importantissima della nostra mente, grazie alla quale possiamo creare immagini corrispondenti o meno alla realtà, dando vita [...] , ma non sempre ne siamo consapevoli: le nostre fantasie infatti sono, per lo più, inconsce. La psicoanalista tedesca MelanieKlein nei primi decenni del Novecento ha scoperto che sin dall'inizio della vita le esperienze dei nostri sensi si ...
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PSICOANALISI (XXVIII, p. 455)
Emilio Servadio
Nella teoria e nella pratica della psicoanalisi freudiana si sono manifestate principalmente, dopo il 1935, tre diverse tendenze.
a) Quella della cosiddetta [...] scuola inglese, facente capo a MelanieKlein e ad Ernest Jones. Secondo questo indirizzo, che si richiama a Karl Abraham, la massima importanza viene assegnata alla indagine dei "precedenti psicogeni" di una qualsiasi formazione psichica: questi ...
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SEGAL, Hanna, nata Poznanski
Maria Rosaria Visco
Psicoanalista britannica di origine polacca, nata il 20 agosto 1918, attualmente residente a Londra. Fece studi di medicina in Polonia e poi in Francia, [...] e il blocco determinato negli artisti da qualunque interferenza nella loro espressione creativa. In Some clinical implications of MelanieKlein's work: emergence from narcissism (ibid., 1983) S. si accosta alle concezioni di A. Green, secondo cui ...
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Creatività
Giovanni Jervis
Definizione
Si designa come creatività quella capacità della mente che si traduce nella produzione di innovazioni nei processi di conoscenza e di dominio del mondo oggettuale. [...] e infantili del pensiero.
Questi concetti sono stati variamente estesi e articolati nelle scuole post-freudiane. In MelanieKlein e nella sua scuola l'attività creativa, tipica dell'artista, è legata a una necessità riparativa nei confronti ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Edoardo Weiss
Giovanna Pavanello
Edoardo Weiss, allievo di Sigmund Freud (1856-1939) a Vienna, fu un «autentico» e «tenace pioniere», come lo definì il suo stesso maestro (E. Weiss, Sigmund Freud as [...]
Negli sviluppi successivi della psicoanalisi, si è giunti al concetto di identificazione proiettiva, formulato in particolare da MelanieKlein (1882-1960), che assunse grande rilievo e che presenta «coincidenze e divergenze» con i concetti weissiani ...
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PERROTTI, Nicola
Alessandra Tarquini
PERROTTI, Nicola. – Nacque a Penne, in provincia di Pescara, il 22 dicembre 1897 da Massimantonio e da Emilia Rasetti.
Nel 1919, dopo aver preso congedo dal servizio [...] Società psicanalitica italiana del 1950 dedicato all’aggressività, che integrava i principi della psicoanalisi tradizionale con le riflessioni di MelanieKlein e Anna Freud.
Perrotti partiva da Freud e dall’idea che l’Io lotta contro le sue «tendenze ...
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epistemofilia
s. f. 1. Nella teoria psicoanalitica di Melanie Klein, la propensione a conoscere e investigare in dettaglio. 2. In filosofia, la fiducia totale nella scienza e nei suoi risultati, nella conoscenza e nei suoi progressi. ♦ La...