Il Rinascimento. Il contesto culturale e istituzionale
Cesare Vasoli
Il contesto culturale e istituzionale
La crisi politica e religiosa europea tra Trecento e Quattrocento
Tracciare un quadro sintetico [...] l'estensione delle istituzioni scolastiche, spesso divenute obbligatorie. In particolare, in Germania il grande umanista Filippo Melantone (1497-1560) riformò e riordinò le università delle città protestanti, mutandone gli ordinamenti e i curricula ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Aristotele
Enrico Berti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Aristotele è l’autore del primo sistema filosofico-scientifico elaborato nella [...] e quindi di quella che per lui è la degenerazione della Chiesa romana, mentre è in gran parte riabilitato da Filippo Melantone. Erasmo da Rotterdam cura una nuova edizione a stampa di tutte le opere di Aristotele. Il Cinquecento vede una forte ...
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BONUCCI (Bonuccio), Agostino
Boris Ulianich
Nacque probabilmente a Monte San Savino (Arezzo) nel 1506. Nulla sappiamo dei genitori. Ancora fanciullo, quasi certamente nel 1514, fu accettato nel convento [...] XXVII è comminata la scomunica per i frati che avessero tenuto presso di sé qualsiasi libro di Lutero, oppure di Melantone, Brent, Calvino, Bullinger, Martin Buzer e altri (in questo ordine vengono citati). Il sospettato di eresia non avrebbe potuto ...
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Eguaglianza
Norberto Bobbio
di Norberto Bobbio
Eguaglianza
sommario: 1. Eguaglianza e libertà. 2. Eguaglianza e giustizia. 3. Le situazioni di giustizia. 4. I criteri di giustizia. 5. La regola di giustizia. [...] sarà il regno della fratellanza universale, quanto gli ideali sociali delle rivolte contadine, onde Thomas Münzer, che, secondo Melantone, insegnando che tutti i beni avrebbero dovuto essere in comune ‟aveva reso la folla così malvagia che non aveva ...
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UNGHERIA
Elio MIGLIORINI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Delio CANTIMORI
Carlo TAGLIAVINI
Tibor GEREVICH
Giulio de MISKOLCZY
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Ernesto [...] giornata di Mohács (29 agosto 1526).
La direzione spirituale dell'Ungheria venne assunta allora dai discepoli di Lutero e di Melantone. Le lotte di coscienza per "la vera religione" e le guerre contro i Turchi impressero il carattere ai due secoli ...
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Dal manoscritto al libro
Marino Zorzi
Produzione e commercio del libro prima della stampa
Nel primo Quattrocento Venezia è una metropoli cosmopolita, ricca, in piena espansione. Le merci vi abbondano, [...] , e allora loderanno Dio" (334).
Tra il 1530 e il 1534 uscì la traduzione italiana dei Loci communes theologici di Melantone col titolo "estroso" I Principii de la Theologia di Ippofilo da Terra Negra. Si trattava della "prima summa della Riforma ...
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Venezia dal Rinascimento all'Età barocca
Gaetano Cozzi
La pace d'Italia (1530)
La bella commissione in pergamena che la Serenissima Signoria di Venezia consegnava a Gasparo Contarini quando, verso [...] protestanti d'oltralpe a confidare nell'aiuto che il loro movimento avrebbe potuto ricevere da Venezia. Filippo Melantone, indirizzando un messaggio ai Veneti che avevano a cuore il Vangelo ("studiosos Evangelii") perché contribuissero alla ...
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criptocalvinista
s. m. e f. [comp. di cripto- e calvinista] (pl. m. -i). – Nome con cui furono designati polemicamente (in ted. Kryptokalvinisten) i seguaci del riformista Filippo Melantone (1497-1560), accusati dai luterani di coperta adesione...
adiaforista
s. m. e f. [der. di adiaforia, adiaforo] (pl. m. -i). – 1. Seguace dell’ideale etico dell’adiaforia. 2. Al plur., adiaforisti, i sostenitori della concezione teologica degli adiaphora enunciata da Melantone (v. adiaforo).