PETRI, Olaus (nome latinizzato di Olof Petersson)
Giuseppe Gabetti
Riformatore svedese, nato a Örebro nel 1493, morto a Stoccolma il 19 aprile 1552. Studiò a Uppsala, poi dal 1516 al 1518 a Wittenberg, [...] dove fu scolaro di Melantone e di Lutero. Assunto nel 1520 come insegnante nel seminario di Strängnäs, vi professò apertamente le nuove idee: minacciato di processo, fu salvato da Gustavo Vasa, città, poi dal 1531 al 1533 cancelliere. Furono questi ...
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SINCRETISMO
Raffaele Pettazzoni
È vocabolo greco (συγκρητισμός), usato da Plutarco (De frat. am., 19) a significare il "coalizzarsi dei Cretesi" (mentre abitualmente sono in lotta fra loro) di fronte [...] a un nemico comune. Ripresa da Erasmo (lettera a Melantone, 22 aprile 1519), la parola passò nella controversia umanistico-filosofica e teologica dei secoli XVI e XVII a designare le tendenze ireniche, armonistiche ed eclettiche fra posizioni ...
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Conte palatino (Zweibrücken 1526 - Nessun, Limoges, 1569). Succedette al padre Ludovico II nel 1532, sotto la tutela dello zio Roberto, che aderì al protestantesimo. Protestante egli stesso, promulgò nel [...] suo ducato l'interim di Augusta (1548) e riformò la chiesa secondo i consigli di Melantone. Favorì anche il calvinismo e concesse appoggio militare agli Ugonotti. ...
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Città della Baviera, capoluogo del distretto di Svevia (Schwaben), è l'antica Augusta Vindelicum (Vindelicorum) fondata nel 15 a. C. dopo le vittorie di Druso sui Vindelici, e importante punto d'incrocio [...] manca una base indiscussa. Oggi dei varî testi quello latino è il più vicino al pensiero originale di Lutero e di Melantone; di quelli tedeschi l'edizione più vicina a questo pensiero e migliore è quella curata dal Tillmann.
Bibl.: Una buona edizione ...
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LANGUET, Hubert
Scrittore e politico ugonotto, nato a Vitteaux (Borgogna) nel 1518, morto ad Anversa il 30 settembre 1581. Dopo avere studiato a Poitiers e a Padova, e viaggiato lungamente l'Europa stringendo [...] relazioni con i maggiori uomini del tempo, e in particolar modo con Melantone e Gioachino Camerario, fu rappresentante dell'elettore Augusto di Sassonia a Parigi dal 1561, con un intervallo, fino al 1566. Ambasciatore nel 1570 dei principi tedeschi ...
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STAFILO (Staphylus, nome umanistico di Friedrich Stapellage)
Teologo, nato a Osnabrück nel 1512, morto a Ingolstadt nel 1564. Dopo lunghi viaggi di studio, anche nell'Europa Orientale e in Italia, ove [...] studiò per due anni teologia e filosofia a Padova, visse a Danzica, a Wittenberg (1536-46) nell'intimità di Melantone e divenne professore a Königsberg, dove ottenne l'espulsione dell'umanista olandese Gnapheus, e, divenuto nel 1548 consigliere del ...
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. Nome latinizzato (Cellarius, da Keller o Kellner) di varî umanisti e teologi come Cristiano professore a Lovanio; Johann (1496-1542) ebraista, scolaro di Reuchlin; Martin (1499-1564) scolaro di Reuchlin [...] e Melantone, professore di Antico Testamento a Berna, dove morì, sotto il nome di Borrhaus; Cristoforo filologo, nato a Schmalkalden il 22 novembre 1638, morto a Halle il 4 giugno 1707. Dopo di essere stato rettore dei collegi di Weimar, Zeit e ...
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Pedagogista (Troitschendorf, presso Görlitz, 1490 - Liegnitz, Slesia, 1556); nel 1518 mutò il suo cognome Friedland in quello di T., con riferimento al luogo di nascita. Fu tra i maggiori esponenti dell'umanesimo [...] confessionale (protestante). Insegnante dapprima a Görlitz, si recò poi (1518) a Wittenberg a studiare sotto Lutero e Melantone; nel 1523 fu chiamato a dirigere la scuola di Goldberg (oggi Złotoryja, nella Slesia occid.). L'ordinamento didattico ...
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CAMPEGGI, Lorenzo
Stephan Skalweit
Appartenente alla eminente famiglia bolognese, il C. nacque nel 1474 a Milano da Giovanni Zaccaria, professore di diritto civile, e da Dorotea di Tommaso Tebaldi.
Primogenito [...] e il Campeggi.
Visto che Lutero, il quale era stato messo al bando dall'Impero, non poteva partecipare alla Dieta, Melantone si era assunto il compito di rappresentare ad Augusta la causa protestante dal punto di vista teologico. In lui, come in ...
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Personaggio letterario, la cui leggenda ha un nucleo certamente storico. Sicure testimonianze si hanno all’inizio del 16° sec., quando un Giovanni F. (n., forse, Heidelberg 1480 ca.) appare in varie città [...] taumaturgiche e di dottrine occulte. La sua figura incarna, agli occhi dei contemporanei, attributi diabolici, tanto che Melantone lo chiama «turpissima bestia et cloaca multorum diabolorum».
Nel 1587 il libraio G. Spies lancia la Historia von ...
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criptocalvinista
s. m. e f. [comp. di cripto- e calvinista] (pl. m. -i). – Nome con cui furono designati polemicamente (in ted. Kryptokalvinisten) i seguaci del riformista Filippo Melantone (1497-1560), accusati dai luterani di coperta adesione...
adiaforista
s. m. e f. [der. di adiaforia, adiaforo] (pl. m. -i). – 1. Seguace dell’ideale etico dell’adiaforia. 2. Al plur., adiaforisti, i sostenitori della concezione teologica degli adiaphora enunciata da Melantone (v. adiaforo).