CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] Pallavicini il tribunale possedeva, come prova dell'eterodossia del C., l'autografo di un volgarizzamento di un'opera di Filippo Melantone (donde il sospetto che all'interno della famiglia ci fosse stato un delatore). Il Muratori mise poi in dubbio l ...
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CARLI PICCOLOMINI, Bartolomeo
Valerio Marchetti
Rita Belladonna
- Nato a Siena nell'anno 1503 (l'atto di battesimo è del 1ºmaggio) da una famiglia di "grandi", il ramo Carli dei Piccolomini, era figlio [...] infatti, sulla base delle comuni conoscenze della letteratura critica protestante (in particolare di Lutero e di Melantone) e delle loro ricerche intorno al problema della giustificazione dell'uomo, approdarono a una concezione religiosa valdesiana ...
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NEGRI, Francesco
Lucio Biasiori
(in religione Simeone). – Nacque a Bassano del Grappa nel 1500 da Cristoforo e da Dorotea, discendente dalla nobile famiglia vicentina dei Chiaromonte.
Ricevette un’educazione [...] motivi religiosi come diffusori su scala europea della cultura italiana. L’opera, accompagnata da una prefazione di Filippo Melantone, ebbe un successo immediato, anche in virtù della ‘ossessione turca’ dell’epoca (se ne conoscono quattro ristampe ...
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MORATO, Fulvio Pellegrino
Lisa Saracco
MORATO, Fulvio Pellegrino. – Nacque a Mantova nella seconda metà del XV secolo con il nome di Pellegrino Moretto, che cambiò, secondo la moda umanistica, in Fulvio [...] nobili e gli intellettuali della città, diffondendo riassunti delle opere di Erasmo, ma anche di Ulrich Zwingli e di Filippo Melantone. L’influenza di Erasmo già da tempo rappresentava un punto fermo nella visione di Morato: ne è prova la lettera ...
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DELLA VOLTA, Gabriele
Matteo Sanfilippo
Nacque nel 1468 probabilmente a Venezia, come indicherebbe il soprannome di "Venetus". Nulla si sa della sua infanzia e della sua giovinezza: secondo alcune fonti [...] il D. tentò infine di raggiungere Lutero stesso con un messo, ma questi poté parlare soltanto con A. Carlostadio e F. Melantone: a questo punto finirono i tentativi del D., mentre proseguiva la crisi dell'Ordine in Germania.
Negli stessi anni il D ...
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BORGHINI, Vincenzio Maria
Gianfranco Folena
Nacque a Firenze da famiglia nobile e agiata il 29 ott. 1515, figlio di Domenico di Piero e di Mattea di Agnolo Capponi (nei suoi scarni Ricordi autobiografici, [...] greci, latini e volgari e ai classici greci e latini, fanno spicco opere grammaticali e retoriche di Erasmo e di Melantone (e anche teologiche di Erasmo), testi commentati e annotazioni del Verini, dello Zeffi e di Piero Vettori, e vari libri ...
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RIOLI, Giorgio
Lucio Biasiori
RIOLI, Giorgio (Giorgio Siculo). – Nacque a San Pietro in Clarenza, sulle pendici dell’Etna presso Catania, da genitori il cui nome rimane ignoto. Una stima della data [...] proprio l’abate di Pomposa, il cui intervento sul tema era stato da molti giudicato eretico – intendevano invitare Filippo Melantone.
Il De iustificatione (la cui unica copia manoscritta – non essendo pervenuta la stampa uscita postuma per le cure ...
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ZANCHI, Girolamo
Laura Ronchi
– Nacque ad Alzano Lombardo, oggi in provincia di Bergamo, il 2 febbraio 1516 da Francesco Terenzio e da Barbara Mozzi Morlotti, entrambi di nobile e antica famiglia. Girolamo [...] di notevole autonomia e del privilegio di possedere libri e nella corrispondenza più tarda ricordò solo le sue letture – Melantone, Bucero, Andreas Musculus, Johann Heinrich Bullinger, Giovanni Calvino – da cui trasse, come scrisse a Bullinger il 24 ...
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ASSELINEAU, Pierre
Gaetano Cozzi
Medico francese, nato ad Orléans, da Giovanni e Maddalena Hermont, vissuto per buona parte della sua vita a Venezia. Non si conoscono né la data della nascita né quella [...] gli indugi e di passare a un'azione aperta: s'irritava col Sarpi per la sua prudenza, e lo paragonava a Melantone; gli preferiva la spericolatezza di fra, Fulgenzio, che gli ricordava invece Lutero. Dal 1610, quando si accorse che le speranze d ...
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BERTARI (Berettari, Bertari-Poliziano), Giovanni
Antonio Rotondò
Si ignora l'anno della sua nascita; ma nel 1541, nel processo intentato contro di lui dall'inquisitore di Modena, un testimone lo dice [...] sua biblioteca, costituita in prevalenza di libri d'umanità, di opere d'Erasmo e di altra letteratura religiosa (Savonarola, Hutten, Melantone), passò al fratello Agostino, maestro di scuola a Modena, e poi al figlio di questo, Ludovico, al quale fu ...
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criptocalvinista
s. m. e f. [comp. di cripto- e calvinista] (pl. m. -i). – Nome con cui furono designati polemicamente (in ted. Kryptokalvinisten) i seguaci del riformista Filippo Melantone (1497-1560), accusati dai luterani di coperta adesione...
adiaforista
s. m. e f. [der. di adiaforia, adiaforo] (pl. m. -i). – 1. Seguace dell’ideale etico dell’adiaforia. 2. Al plur., adiaforisti, i sostenitori della concezione teologica degli adiaphora enunciata da Melantone (v. adiaforo).