CONTARINI, Gasparo
Gigliola Fragnito
Primogenito di Alvise di Federico dei Contarini del ramo della Madonna dell'Orto e di Pofissena di Tommaso Malipiero, nacque a Venezia il 16 ott. 1483 in una famiglia [...] nota la lista dei teologi cui era stato affidato il compito di trovare una via alla concordia: per parte protestante Melantone, Butzer e Pistorio; per parte cattolica Pflug, Gropper e Eck. Come testo base delle discussioni fu proposto il cosidetto ...
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CATALANI (Catalano), Giuseppe
Agostino Lauro
Nacque a Paola (Cosenza) da Francesco e da Anna Maria Baroni il 14 giugno 1698. Compiuti i primi studi nel collegio dei gesuiti a Cosenza, per completare [...] per talune riserve enunciate dal C., al quale rimproverarono preconcetto e parzialità nelle critiche mosse a Lutero, Melantone e altri, accusati di aver sottratto al Vangelo qualsiasi valore di norma.
Il Pontificale romanum in tres partes ...
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DELLA ROVERE, Giulio (Giulio da Milano)
Ugo Rozzo
Nato a Milano, sembra nel 1504, da Stefano e da Caterina de Omazo (od Omaggio) e battezzato come Giuseppe, tra il 1520 e il 1522 entrò tra gli eremitani [...] o comunque aveva letto non solo diversi testi di Erasmo, ma anche Brunfels, Pellikan, Bullinger e poi Calvino, Melantone e Bodius.
Il processo dimostrerà la sua azione di proselitismo di tendenza eterodossa verso ambienti religiosi e laici e alla ...
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CANONIERI, Pietro Andrea
Valerio Castronovo
Nacque a Rossiglione (Genova) nella seconda metà del secolo XVI. Figlio di un medico, venne avviato dal padre agli studi di medicina e si laureò a Genova [...] V o della severa condanna nei confronti della Germania protestante, "stuprata da Lutero, cavalcata da Calvino, da Zuinglio, da Melantone, da Illirico, da Giovanni Leidense [...] e da tanti altri figlioli della scuola della fornicazione del demonio ...
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PORTO, Francesco
Matteo Al Kalak
PORTO, Francesco. – Nacque a Rethymno, nell’isola di Creta, il 22 agosto 1511 da una famiglia di origini probabilmente vicentine.
Non si sa molto circa i suoi primi [...] di Celio Secondo Curione e la Tragedia del libero arbitrio di Francesco Negri, cui negli interrogatori successivi si aggiunsero Melantone, il Beneficio di Cristo, il Sommario della Sacra Scrittura, Antonio Brucioli, Sebastian Münster e altri testi e ...
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MORATO, Olimpia Fulvia
Lisa Saracco
MORATO (Morata), Olimpia Fulvia. – Primogenita di Fulvio Pellegrino Morato e di Lucrezia Gozi, nacque a Ferrara fra la fine del 1526 e il principio del 1527.
Dopo [...] quale chiese di tradurre in italiano alcune opere di Martin Lutero da inviare in Italia), Pietro Paolo Vergerio, Filippo Melantone e Joachim Camerarius.
Nel dialogo Teophila et Philotima colloquuntur (Opera omnia, Basilea, P. Perna, 1580, pp. 42-52 ...
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STANCARO, Francesco
Dorota Gregorowicz
Nacque a Mantova nel 1501, figlio di Michele, alfiere. Non si conosce l'identità della madre.
Ebbe un'educazione umanistica, in cui prestò particolare attenzione [...] Krzcięcice, da Hieronim Filipowski, il quale finanziò la stampa dell’opera.
Nel 1553, a Francoforte, Stancaro attaccò Melantone, accusandolo di arianesimo. Di fronte alle crescenti difficoltà che egli incontrava in quell'ambiente, prima del 16 aprile ...
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EPARCO, Antonio
Massimo Ceresa
Nacque a Corfù nel 1491. Suo nonno Nicolò e suo padre Giorgio, entrambi medici, appartenevano alla nobiltà corfiota. Il padre era parente di Giano Lascaris, che aveva [...] Chiesa greca con quella latina; spinse inoltre il suo zelo in favore della fede cattolica sino a scrivere delle lettere al Melantone, nella speranza di farlo riavvicinare alla Chiesa di Roma.
Nel 1544 l'E. fece stampare a Venezia il suo Lamento sulla ...
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GRIBALDI MOFFA, Matteo
Diego Quaglioni
Nacque a Chieri ai primi del Cinquecento, secondogenito di Giovanni e di Maria dei marchesi di Ceva. Discendente da una famiglia patrizia imparentata con le casate [...] , con lo stipendio di 400 fiorini d'oro e circondato da amplissimo consenso e fama della sua dottrina, attestati dallo stesso Melantone. Prima di prendere possesso del nuovo incarico il G. passò dal castello di Farges e da Ginevra, dove Calvino lo ...
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CRISTOFANO di Papi dell'Altissimo
Silvia Meloni Trkulja
Nacque probabilmente a Firenze intorno al 1530, se nel primo documento che lo riguarda, del 1552, è già pittore maturo che viene inviato a Como [...] non dovettero essere mai eseguiti. Il Doge Erizzo, citato nel 1556, non lo è più dal Vasari, e l'eretico Filippo Melantone, citato anche nel 1557, 1560e 1597, scompare in seguito. Con tutto ciò l'elenco vasariano del 1568è la più antica registrazione ...
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criptocalvinista
s. m. e f. [comp. di cripto- e calvinista] (pl. m. -i). – Nome con cui furono designati polemicamente (in ted. Kryptokalvinisten) i seguaci del riformista Filippo Melantone (1497-1560), accusati dai luterani di coperta adesione...
adiaforista
s. m. e f. [der. di adiaforia, adiaforo] (pl. m. -i). – 1. Seguace dell’ideale etico dell’adiaforia. 2. Al plur., adiaforisti, i sostenitori della concezione teologica degli adiaphora enunciata da Melantone (v. adiaforo).