TOALDO, Giuseppe. –
Ilaria Ampollini
Nacque l’11 luglio 1719 a Pianezze, in provincia di Vicenza, da Giovanni Battista e da Elena Barbieri di Breganze, primo di sette figli.
Entrato nel seminario vescovile [...] l’architetto Domenico Cerato, oltre a intrattenere scambi epistolari con vari interlocutori, tra i quali il noto letterato MelchiorreCesarotti. La vicinanza alle necessità e alle difficoltà del mondo contadino, infine, acuì la sua sensibilità per un ...
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COSTA, Giovanni
Paolo Preto
Nacque ad Asiago (Vicenza) l'8 maggio 1737 da Cristiano Modesto e Maria Fabris. Allievo del seminario di Padova dal 1750, si distinse negli studi classici, e con il favore [...] ibid. 1812); si cimentò anche con fortuna nella lingua greca col ditirambo Artemisia (Bassano 1807) lodato da MelchiorreCesarotti. Meno originali invece le sue poesie in volgare, pubblicate postume (Canzoni, Padova 1866; Poesie morali, Bassano 1870 ...
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PEDRO, Francesco
Chiara Lo Giudice
PEDRO (del Pedro), Francesco. – Nacque intorno al 1740 a Udine città nella quale il padre Antonio, incisore, stampatore e intagliatore si era trasferito dalla natia [...] di Costantino Reina a corredo delle biografie dei pontefici scritte dall’abate MelchiorreCesarotti; ne furono stampati solo quaranta e quindi non confluirono nell’opera di Cesarotti. Infine eseguì una parte delle illustrazioni per l’edizione delle ...
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La famosa questione degli antichi e dei moderni (querelle des anciens et des modernes), che fu molto dibattuta in Francia nell'ultimo trentennio del sec. XVII, e nei primi anni del sec. XVIII, ebbe, in [...] Il Bettinelli, col Voltaire, disconosce Dante; il Cesarotti, Omero: il filosofismo critico era antitradizionale, perché questione troviamo nell'Ottocento: ne trattano, p. es., Melchiorre Gioia nel Galateo (1802); Francesco Torti nella Filosofia delle ...
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FORTIS, Alberto
Luca Ciancio
Nato a Padova il 9 o il 10 nov. 1741, da Giovanni Antonio Fortis Feracini e da Francesca Maria Bragnis, sua seconda moglie, fu battezzato con il nome di Giovanni Battista, [...] letterario frequentato da molti professori dell'ateneo padovano tra cui M. Cesarotti, B. Toaldo, A. Vallisneri, C. Sibiliato, M. Del nitro minerale (Napoli 1783) e la Lettera a Melchiorre Delfico (ibid. 1789). Nonostante la stima dei sovrani, ...
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Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] grazie all'estrosità ardita e alle dotte relazioni straniere del Cesarotti; mentre dall'anglo-germanica Gottinga lo Heyne suggeriva ai collaborazione ideale, in erudito scambio e commercio, con Melchiorre Delfico, se nel 1810 meritò il premio della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scuola napoletana
Lilia Costabile
Nell’arco di tutto il Settecento, la giovane scienza dell’economia si avvale, nel suo farsi autonoma, del contributo della Scuola napoletana. Privilegiati dagli economisti [...] radice comune. Due figure notevoli sono quelle di Melchiorre Delfico (1705-1774) e Giuseppe Maria Galanti M. Berengo, A. Caracciolo et al., 44° vol., Dal Muratori al Cesarotti, t. 5, Politici ed economisti del primo Settecento, Milano-Napoli 1978 ( ...
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BERIO, Francesco Maria
Pompeo Giannantonio
Nacque a Napoli nel 1765 da Domenico, marchese di Salza, letterato e gentiluomo napoletano. La sua famiglia, di origine spagnola, era passata prima a Genova [...] che gli diedero anche modo di conoscere uomini eminenti come il Cesarotti e l'Alfieri. Era autore egli stesso di versi, che Gabriele Rossetti, Cesare della Valle duca di Ventignano, Melchiorre Delfico, Urbano Lampredi, Gaspare Selvaggi, Antonio Canova ...
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