Formula melodico-armonica di interpunzione (c. sospesa, evitata e d’inganno) o di chiusura (c. autentica e plagale) di un brano musicale o di una sua parte.
Passaggio virtuosistico (composto dall’autore [...] o spesso improvvisato dall’esecutore) che in alcune forme (arie, concerti per soli e orchestra ecc.) viene svolto verso la conclusione del pezzo ...
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Si possono definire prassi esecutive tutte quelle convenzioni, caratteristiche di ogni momento storico, che suggeriscono come un brano musicale debba essere interpretato, ossia: tempo, fraseggio, accentuazione, [...]
Fino al 14° sec., lo sviluppo dei sistemi di notazione fu impegnato a rendere con sempre maggiore precisione il rapporto melodico-metrico dei suoni (altezza e durata) per consegnare alla memoria scritta la testimonianza di una musica che, nata al di ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Le arti meccaniche
Robert Halleux
Emmanuel Poulle
Christian Meyer
Baudouin van den Abeele
Le arti meccaniche
Le conoscenze tecniche [...] a San Gallo, i notatori affiancavano alle notazioni musicali alcune lettere che precisavano non soltanto la natura dell'andamento melodico e, più in generale, il carattere dell'espressione vocale, ma anche il valore di durata dei suoni.
La precisione ...
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strumentazione medicina S. biomedica Settore della bioingegneria che riguarda il progetto, lo sviluppo, la costruzione e il collaudo di dispositivi e apparecchiature utilizzati sia nella ricerca biomedica [...] in relazione a un singolo componimento. È lavoro proprio del compositore (che può basarsi su abbozzi preparatori) o del trascrittore (che può sviluppare per orchestra un pezzo di cui il compositore ha abbozzato la pura trama melodico-armonica). ...
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Canto
Serena Facci
Rodolfo Celletti
Il termine, equivalente del latino cantus, derivato di canere, "cantare", indica la modulazione della voce o l'espressione vocale della musica. Unità di suono e [...] di toccare gli estremi acuti di un tenore, non potrebbe essere classificata che come baritonale qualora desse segni di sforzo in melodie il cui andamento chiamasse insistentemente in causa la zona re 3-fa 3, centrale per un tenore, acuta per un ...
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Apprendimento canoro
Peter Marler
(Center for Animal Behavior, University of California Davis, California, USA)
Gli uccelli comunicano fra loro mediante un repertorio di vocalizzazioni. I richiami sono [...] gli uccelli possiedono qualcosa che possiamo chiamare un canto, sia che si tratti del canto di un gallo sia che si tratti della melodia di un usignolo. In quasi la metà delle 9000 specie di uccelli note il canto è appreso. Gran parte delle specie che ...
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Il grammelot è un linguaggio scenico che non si fonda sull’articolazione in parole, ma riproduce alcune proprietà del sistema fonetico di una determinata lingua o varietà, come l’intonazione, il ritmo, [...] a quale lingua, varietà o dialetto si riferisce. In secondo luogo perché l’intonazione di frase – cioè l’andamento melodico con il quale la frase viene pronunciata – assieme ad altri elementi soprasegmentali della lingua informa l’ascoltatore sull ...
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La scienza in Cina: l'epoca Song-Yuan. Lo studio della lingua: la fonologia
Edwin G. Pulleyblank
Lo studio della lingua: la fonologia
La Cina generò il proprio sistema di scrittura nel secondo millennio [...] elemento d'ispirazione e non d'imitazione diretta; infatti, mentre i metri sanscriti sono quantitativi e indipendenti dall'accento melodico, la prosodia tonale cinese si basa sul contrasto tra il tono piano e gli altri tre toni. La metrica sanscrita ...
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La musica sacra come luogo di trasmissione della fede
Mauro Casadei Turroni Monti
Introduzione
Fin nelle più disparate direzioni musicali, l’ecclesia è sempre stata comodo piedistallo antropologico [...] in lontananza, un gran numero di voci che cantavano. Allora si arrestò: tese l’orecchio, e gli parve di conoscere quella melodia. Quando quei cantori gli furono da presso, egli vide che erano selvaggi nomadi i quali vivevano solo di caccia e di pesca ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Le scienze del linguaggio
Riccardo Contini
Le scienze del linguaggio
La grammatica
Gli inizi
Come per altre tradizioni linguistiche, l'origine, nella cultura siriaca, [...] , imperativo) e pāsôqā (apophantikós, assertivo). In questo modo, un nuovo sistema di 'accenti' siriaci, a carattere melodico ed estraneo nei suoi principî alle dottrine linguistiche greche, era investito del prestigio di Aristotele per imporlo nell ...
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melodico
melòdico agg. [dal lat. tardo melodĭcus, gr. μελῳδικός] (pl. m. -ci). – Della melodia, attinente alla melodia, che ha carattere di melodia: pensiero, discorso m.; frase m.; sviluppo di un’idea m., di un tema o motivo m.; la parte...
melode1
melòde1 s. f. [dal lat. tardo melode, rifacimento su ode del gr. μελῳδία], poet., ant. – Melodia: S’accogliea per la croce una melode Che mi rapiva (Dante); tacquer le melodi sante (Carducci).