L'Anatomia è quella scienza biologica, la quale studia la forma e la costituzione degli esseri viventi. Il nome è derivato dal greco ἀνατομή "dissezione" (ἀνά e τομή, da τέμνω "taglio"), designante appunto, [...] Padova dal 1537 al 1543 i famosi sette libri De humani corporis fabrica e l'Epitome, con le studio dell'anatomia in Bologna, in Studi e Mem. per la Storia dell'Università di Bologna, dell'anatomia. Di Michelangiolo si sa che dissecò cadaveri di uomo ...
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PORTOGALLO (A. T., 39-40)
Maria MODIGLIANI
Fabrizio CORTESI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Anna Maria RATTI
Angelo RIBEIRO
Fidelino de FIGUEIREDO
Joao BARREIRA
Antonio Augusto MENDES-CURREA
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Lucio [...] Fac. Sc. Porto, XIV (1921); J. Leite de Vasconcellos, Origen histórica e formaçao do povo portuguez, in Mem. S. Port. Sc. Nat., S. antr. italianizzante che si accentuò soprattutto dopo il viaggio di Sáde Miranda (1485-1558) in Italia, nel 1526, e ...
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Le ricerche per sapere quando fu sostituito il nome di filosofo e quindi filosofia al termine sofo (o sofista) e sofia, hanno un interesse puramente filologico, poiché quel che importa alla filosofia è [...] vista (il formale) è dapprima rappresentato dai pitagorici. Si sa che per Pitagora (570-497 circa) l'elemento della 1905; B. Haureau, De la phil. scolastique, Parigi 1850; id., Hist. de la phil. scol., Parigi 1872-80; F. Ravaisson, Mém. sur la phil. d ...
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NAPOLI (A. T., 27-28-29)
Goffredo COPPOLA
Carmelo COLAMONICO
Fausto NICOLINI
Vincenzo EPIFANIO
Riccardo FILANGIERI di CANDIDA
Guido PANNAIN
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Maria ORTIZ
È il capoluogo della Campania e la città [...] di cui si sa soltanto che lavorò nella sacrestia del Duomo, è il noto napoletano Pietro de Orimina, che Le vite, ecc., ed. Milanesi; N. F. Faraglia, Le mem. degli artisti napolet. pubbl. da B. de Dominici, in Arch. stor. nap., VII (1882), pp. 329- ...
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Il cervello è la parte più importante dell'apparecchio nervoso. Questo risulta di organi centrali e di organi periferici, i nervi, che collegano i centri con le parti periferiche di senso e di moto. Nei [...] considerato come la sede dell'anima; oggi si sa che è una ghiandola a secrezione interna, S. Cajal Ramon, Histologie du système nerveux de l'homme et des Vertébrés, Parigi 1909; Anatomie comparée, in Bull. et Mém. Société d'anthropol., Parigi 1916; ...
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. Il lat. cohors, chors, o cors (connesso etimologicamente con hortus e col ted. Garten) indica anzitutto il cortile, il terreno adiacente alla villa; da questo significato si è svolto quello di gruppo [...] nelle corti, e l'uomo che più pienamente sa vivere quella vita è il cortigiano". Condizione essenziale corredi milanesi del Quatt., in Bull. de l'Ist. Stor., XIII. Per gli arazzi: G. Campori, L'arazzeria estense, in Atti e mem. della R. Dep. di st. ...
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GIUOCO
Antonio BANFI
Federico *RAFFAELE
Raffaele CORSO
Ugo Enrico PAOLI
Giulio BERTONI
Giulio LAZZERI
Ernesto BATTAGLINI
J. Ge.
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Camillo Viterbo
(lat. iocus; fr. jeu; sp. juego; ted. Spiel; [...] volta due o tre. Si sa in varî tempi di leggi romane la "sacaligna" (che si faceva "mettendo uno de li nostri pedi fra le gambe, et cum p. 360 segg.; U. Dallari, Sulla festa della Porchetta, in Atti e Mem., cit., s. 3ª, XIII, p. 57 segg.; L. Frati, La ...
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. La civiltà e la Storia. - Gli scavi e le scoperte. - La tradizione ellenica additava Creta come culla di una vetustissima civiltà in una cospicua serie di leggende, che si riferiscono al re Minosse e [...] inferiore, sopra la roccia nuda, si sa assai poco, perché si è poco scavato p. 285 segg., e di L. Savignoni e G. De Sanctis, ibid., XI (1901), p. 285 segg. Per le sui primitivi sigilli in avorio, vedi Halbherr, in Mem. Ist. Lomb., XXI (1905), p. 235 ...
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Nell'antichità furono sostenute due tesi opposte, note entrambe a Dionisio d'Alicarnasso (I, 26,30), sulle origini degli Etruschi, che per l'una tesi, indigena, erano autoctoni d' Italia per l'altra, greca, [...] 119-234; A. Della Seta, in Rendic. Lincei, 1919; G. De Sanctis, Storia dei Romani, I, Torino 1907, p. 117 segg.; Saggio di un indice lessicale etrusco, in Mem. dell'Acc. di Napoli, 1908-1911 ., Adv. nat., II, 40) sa di un consiglio di dodici dei (dei ...
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LEONARDO da Vinci
Enrico CARUSI
Roberto MARCOLONGO
Giuseppe FAVARO
Giovanni GENTILE
Adolfo Venturi
L. fu detto da Vinci dal piccolo borgo in Val d'Arno inferiore, dove nacque in un giorno non determinato [...] al quale aveva prestato il suo trattatello De vocie (v. figure 36, 37). v.). E di questi teoremi egli sa abilmente valersi in svariati casi e e le verdure nel Trattato della pittura di L. d. V., in Mem. Acc. sc. Ist. Bologna, s. 8ª, VI-VIII (1929 ...
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