In biologia animale e vegetale, organismo in via di sviluppo, derivato dall’uovo fecondato, dopo che dalla condizione unicellulare è passato a quella pluricellulare.
In particolare, nell’uomo è detto e. [...] cellula e si divide tre volte formando in tutto ca. 4000 nuclei, ognuno dei quali viene racchiuso in membranecitoplasmatiche; il singolo sincizio multinucleato si trasforma così in una struttura multicellulare, detta blastoderma. Le cellule da cui ...
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Giuseppe Benagiano
Organismo ai primi stadi di sviluppo. Questo sviluppo inizia con la fecondazione dell’ovocita che si trasforma in zigote e avviene mediante un fenomeno detto nel suo complesso embriogenesi (➔).
Difficoltà di una definizione embriologica
Non esiste una definizione univoca di e. perché ... ...
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Prodotto del concepimento derivante dalla cellula uovo fecondata, lo zigote. Lo sviluppo embrionale si verifica attraverso vari passaggi, che portano alla formazione di quelli che saranno gli organi definitivi dell’adulto, con il relativo differenziamento di cellule e tessuti. La maggior parte dei geni ... ...
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L'embrione è un'entità biologica che ha inizio con la fecondazione di un ovocito (gamete femminile) da parte dello spermatozoo (gamete maschile). Il processo di fecondazione si attua con una sequenza coordinata di eventi, che ha luogo nella tuba uterina al momento del contatto tra i due gameti per portare ... ...
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Aldo Fasolo
L'organismo durante le fasi precoci del suo sviluppo
Dopo la fecondazione, il nuovo organismo si sviluppa attraverso complesse interazioni fra ambiente e informazione genetica, che le cellule interpretano costruendo il piano organizzativo del corpo. La formazione dell'embrione, dopo la ... ...
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Jonathan Cooke
L'embrione, dal greco ἔμβρυον, "neonato, feto", è il prodotto del concepimento, derivante dalla cellula uovo fecondata, lo zigote. Lo sviluppo embrionale si verifica attraverso vari passaggi, che portano alla formazione di quelli che saranno gli organi definitivi dell'adulto, con il ... ...
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embrióne [Der. del lat. embryo(n), dal gr. émbryon "neonato, feto"] [BFS] Nella biologia animale e vegetale, organismo in via di sviluppo, derivato dall'uovo fecondato. ...
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Nell'uovo, dal quale ogni Metazoo si origina, le strutture del nuovo organismo sono presenti solo potenzialmente, diventando visibili a poco a poco con l'iniziarsi e procedere dei fenomeni di differenziamento. Questo prodotto dello sviluppo dell'uovo è l'embrione (nei Mammiferi detto anche feto) che ... ...
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Procedimento logico, mediante il quale si passa dalla considerazione di casi particolari a una conclusione universale.
Nel linguaggio scientifico, in genere, modificazione che determinate proprietà di [...] l’assorbimento della luce da parte di una proteina citoplasmatica chiamata fitocromo, alla quale è legata una molecola l’interazione fra la proteina segnale e un recettore legato alla membrana cellulare dà inizio a una catena di eventi all’interno ...
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Polisaccaride di riserva degli organismi animali con struttura ramificata. È formato da unità ripetitive di glucosio legate tra loro con legame α-1,4-glicosidico e, nei punti di ramificazione, con legame [...] peso molecolare). La localizzazione cellulare del g. è citoplasmatica ed è rilevabile al microscopio elettronico sotto forma di da adrenalina e glucagone, le cui interazioni con la membrana cellulare inducono una serie di reazioni a cascata che ...
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Genetica
Raffaella Elli
(XVI, p. 509; App. II, i, p. 1022; III, i, p. 716; IV, ii, p. 7; V, ii, p. 372)
Le tecniche veloci e sensibili sviluppatesi a partire dalla metà degli anni Settanta, che complessivamente [...] modello di eredità non mendeliano, detto eredità materna o citoplasmatica (v. oltre). Nel campo delle applicazioni cliniche le distinta, nota come corpo di Barr, posta vicino alla membrana nucleare che si replica tardivamente, alla fine della fase S ...
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Neuroscienze
Pietro Calissano
Jacopo Meldolesi
Flavia Valtorta
Francesco Clementi
Parte introduttiva
di Pietro Calissano
Per neuroscienze si intende quell'insieme di discipline che studiano come [...] proprio dove esce il neurotrasmettitore secreto dalla parte presinaptica. Questo è possibile in quanto nella parte citoplasmatica, sotto la membrana plasmatica, vi è un citoscheletro con un'organizzazione spaziale ben precisa cui i recettori e altre ...
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SANGUE (lat. sanguis; gr. αἷμα; fr. sang; sp. sangre; ted. Blut; ingl. blood)
Ettore REMOTTI
Adolfo FERRATA
Leone LATTES
Rodolfo MARGARIA
Agostino PALMERINI
Mario DONATI
Nino BABONI
Il sangue dei [...] cedere acqua; questi fatti non sono legati all'esistenza di una membrana cellulare, ma sono in rapporto con la capacità d'imbibizione dei tossici); inclusioni basofile dei neutrofili (zone citoplasmatiche basofile diffuse o in forma di granulazioni, ...
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Nel corso degli ultimi quindici anni le conoscenze sulla struttura e sulle funzioni della cellula, grazie agli sviluppi di nuove discipline quali la microscopia elettronica applicata ai materiali biologici [...] . Fondamentalmente, l'organizzazione di una cellula eucariote può essere schematicamente descritta come una membrana limitante che riveste materiale citoplasmatico, con all'interno un nucleo ben differenziato. I diversi organismi - unicellulari o ...
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ORMONI
Paolo Marrama
Gaspare Mazzolani
(XXV, p. 571; App. II, II, p. 460; IV, II, p. 680)
Fisiologia umana. − Premessa. − La profonda revisione e gli approfondimenti compiuti negli ultimi anni hanno [...] l'azione è mediata da una proteina complessa, situata nella membrana cellulare vicino al R: la proteina G. Il segnale acquisizioni: il R per gli o. steroidei non ha localizzazione citoplasmatica, ma è situato a livello del nucleo della cellula; la ...
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L'a. è un processo biologico che consente l'ordinata rimozione, da un tessuto dell'organismo, di cellule danneggiate oppure presenti in eccesso, secondo un programma molecolare ben definito e soggetto [...] (quale la segnalazione da parte di recettori posti sulla membrana plasmatica che comunicano un difetto di nutrienti o un verso la demolizione di tutte le strutture nucleari e citoplasmatiche. Oltre al citocromo c, altre proteine vengono rilasciate ...
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METABOLISMO (XXIII, p. 17; App. II, 11, p. 293; III, 11, p. 68)
Carlo Alfonso Rossi
Libero Martoni
Si può affermare che gli organismi viventi creano e mantengono il loro essenziale ordine interno a [...] cecità, segno della "macchia color ciliegia" alla retina. Al microscopio elettronico si osservano i cosiddetti "corpi membranosicitoplasmatici", formazioni lisosomiali. Nelle cellule nervose vi è forte accumulo di GM2 e di asialo-GM2. La malattia ...
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membrana
s. f. [dal lat. membrana, der. di membrum «membro»; propr. «pelle che copre le membra»]. – 1. Formazione macroscopica, varia per origine, struttura e funzione, caratterizzata dalla prevalenza della superficie sullo spessore e avente...
protoplasto
s. m. [comp. di proto- e -plasto]. – In biologia: 1. Cellula batterica o vegetale la cui parete cellulare è stata rimossa in seguito a trattamento con un enzima proteolitico, il lisozima, e può essere utilizzata per il trasferimento...