In biologia animale e vegetale, organismo in via di sviluppo, derivato dall’uovo fecondato, dopo che dalla condizione unicellulare è passato a quella pluricellulare.
In particolare, nell’uomo è detto e. [...] cellula e si divide tre volte formando in tutto ca. 4000 nuclei, ognuno dei quali viene racchiuso in membranecitoplasmatiche; il singolo sincizio multinucleato si trasforma così in una struttura multicellulare, detta blastoderma. Le cellule da cui ...
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Procedimento logico, mediante il quale si passa dalla considerazione di casi particolari a una conclusione universale.
Nel linguaggio scientifico, in genere, modificazione che determinate proprietà di [...] l’assorbimento della luce da parte di una proteina citoplasmatica chiamata fitocromo, alla quale è legata una molecola l’interazione fra la proteina segnale e un recettore legato alla membrana cellulare dà inizio a una catena di eventi all’interno ...
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Polisaccaride di riserva degli organismi animali con struttura ramificata. È formato da unità ripetitive di glucosio legate tra loro con legame α-1,4-glicosidico e, nei punti di ramificazione, con legame [...] peso molecolare). La localizzazione cellulare del g. è citoplasmatica ed è rilevabile al microscopio elettronico sotto forma di da adrenalina e glucagone, le cui interazioni con la membrana cellulare inducono una serie di reazioni a cascata che ...
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Genetica
Raffaella Elli
(XVI, p. 509; App. II, i, p. 1022; III, i, p. 716; IV, ii, p. 7; V, ii, p. 372)
Le tecniche veloci e sensibili sviluppatesi a partire dalla metà degli anni Settanta, che complessivamente [...] modello di eredità non mendeliano, detto eredità materna o citoplasmatica (v. oltre). Nel campo delle applicazioni cliniche le distinta, nota come corpo di Barr, posta vicino alla membrana nucleare che si replica tardivamente, alla fine della fase S ...
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Neuroscienze
Pietro Calissano
Jacopo Meldolesi
Flavia Valtorta
Francesco Clementi
Parte introduttiva
di Pietro Calissano
Per neuroscienze si intende quell'insieme di discipline che studiano come [...] proprio dove esce il neurotrasmettitore secreto dalla parte presinaptica. Questo è possibile in quanto nella parte citoplasmatica, sotto la membrana plasmatica, vi è un citoscheletro con un'organizzazione spaziale ben precisa cui i recettori e altre ...
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SANGUE (lat. sanguis; gr. αἷμα; fr. sang; sp. sangre; ted. Blut; ingl. blood)
Ettore REMOTTI
Adolfo FERRATA
Leone LATTES
Rodolfo MARGARIA
Agostino PALMERINI
Mario DONATI
Nino BABONI
Il sangue dei [...] cedere acqua; questi fatti non sono legati all'esistenza di una membrana cellulare, ma sono in rapporto con la capacità d'imbibizione dei tossici); inclusioni basofile dei neutrofili (zone citoplasmatiche basofile diffuse o in forma di granulazioni, ...
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Nel corso degli ultimi quindici anni le conoscenze sulla struttura e sulle funzioni della cellula, grazie agli sviluppi di nuove discipline quali la microscopia elettronica applicata ai materiali biologici [...] . Fondamentalmente, l'organizzazione di una cellula eucariote può essere schematicamente descritta come una membrana limitante che riveste materiale citoplasmatico, con all'interno un nucleo ben differenziato. I diversi organismi - unicellulari o ...
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ORMONI
Paolo Marrama
Gaspare Mazzolani
(XXV, p. 571; App. II, II, p. 460; IV, II, p. 680)
Fisiologia umana. − Premessa. − La profonda revisione e gli approfondimenti compiuti negli ultimi anni hanno [...] l'azione è mediata da una proteina complessa, situata nella membrana cellulare vicino al R: la proteina G. Il segnale acquisizioni: il R per gli o. steroidei non ha localizzazione citoplasmatica, ma è situato a livello del nucleo della cellula; la ...
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L'a. è un processo biologico che consente l'ordinata rimozione, da un tessuto dell'organismo, di cellule danneggiate oppure presenti in eccesso, secondo un programma molecolare ben definito e soggetto [...] (quale la segnalazione da parte di recettori posti sulla membrana plasmatica che comunicano un difetto di nutrienti o un verso la demolizione di tutte le strutture nucleari e citoplasmatiche. Oltre al citocromo c, altre proteine vengono rilasciate ...
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METABOLISMO (XXIII, p. 17; App. II, 11, p. 293; III, 11, p. 68)
Carlo Alfonso Rossi
Libero Martoni
Si può affermare che gli organismi viventi creano e mantengono il loro essenziale ordine interno a [...] cecità, segno della "macchia color ciliegia" alla retina. Al microscopio elettronico si osservano i cosiddetti "corpi membranosicitoplasmatici", formazioni lisosomiali. Nelle cellule nervose vi è forte accumulo di GM2 e di asialo-GM2. La malattia ...
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membrana
s. f. [dal lat. membrana, der. di membrum «membro»; propr. «pelle che copre le membra»]. – 1. Formazione macroscopica, varia per origine, struttura e funzione, caratterizzata dalla prevalenza della superficie sullo spessore e avente...
protoplasto
s. m. [comp. di proto- e -plasto]. – In biologia: 1. Cellula batterica o vegetale la cui parete cellulare è stata rimossa in seguito a trattamento con un enzima proteolitico, il lisozima, e può essere utilizzata per il trasferimento...