macrofago
Gianni Marone
Caterina Detoraki
Cellula del sistema immunitario, facente parte del sistema reticolo-istiocitario e residente nei tessuti. I macrofagi derivano dalla differenziazione dei monociti [...] e i detriti cellulari. Il loro citoplasma avvolge il corpo estraneo inglobandolo in una vescicola delimitata dalla membranacitoplasmatica (fagosoma); all’interno della cellula questo fagosoma si fonde con i lisosomi contenenti enzimi proteolitici ...
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Malattie emergenti
GGiancarlo Lancini e Luigi Chieco-Bianchi
Sommario: 1. Introduzione. 2. Malattie emergenti da microrganismi cellulari. a) Nuovi patogeni. b) Nuovi biotipi di microrganismi noti che [...] operata dalla proteasi, derivano le proteine strutturali virali. Queste ultime vengono assemblate con l'RNA genomico a livello della membranacitoplasmatica per formare una nuova particella virale che gemma a guisa di una estroflessione della ...
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Trasformazione delle cellule
Renato Dulbecco
di Renato Dulbecco
Trasformazione delle cellule
sommario: 1. Introduzione: a) trasformazione permanente e abortiva; b) il fenotipo delle cellule trasformate; [...] ; l'assenza pressoché totale di una grande molecola proteica, la ‛fibronettina' (fibronectin), normalmente presente sulla membranacitoplasmatica nei punti di contatto con gli altri elementi; la frammentazione della struttura filamentosa interna, che ...
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In anatomia, nome generico di molte formazioni macroscopiche e microscopiche, di struttura varia, caratterizzate dal prevalere della lunghezza e della larghezza sullo spessore.
Nel linguaggio della biologia, [...] dell’omeostasi.
Membrana e parete delle cellule vegetali
Parete cellulare e tonoplasto
Nella cellula vegetale il citoplasma è, come in quella animale, delimitato dalla m. cellulare citoplasmatica (plasmalemma), bistratificata, semipermeabile ...
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In biologia animale e vegetale, organismo in via di sviluppo, derivato dall’uovo fecondato, dopo che dalla condizione unicellulare è passato a quella pluricellulare.
In particolare, nell’uomo è detto e. [...] cellula e si divide tre volte formando in tutto ca. 4000 nuclei, ognuno dei quali viene racchiuso in membranecitoplasmatiche; il singolo sincizio multinucleato si trasforma così in una struttura multicellulare, detta blastoderma. Le cellule da cui ...
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Procedimento logico, mediante il quale si passa dalla considerazione di casi particolari a una conclusione universale.
Nel linguaggio scientifico, in genere, modificazione che determinate proprietà di [...] l’assorbimento della luce da parte di una proteina citoplasmatica chiamata fitocromo, alla quale è legata una molecola l’interazione fra la proteina segnale e un recettore legato alla membrana cellulare dà inizio a una catena di eventi all’interno ...
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Polisaccaride di riserva degli organismi animali con struttura ramificata. È formato da unità ripetitive di glucosio legate tra loro con legame α-1,4-glicosidico e, nei punti di ramificazione, con legame [...] peso molecolare). La localizzazione cellulare del g. è citoplasmatica ed è rilevabile al microscopio elettronico sotto forma di da adrenalina e glucagone, le cui interazioni con la membrana cellulare inducono una serie di reazioni a cascata che ...
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spermatozoo In biologia, la cellula sessuale maschile matura (detta anche spermio) con cui tutte le specie provvedono, eccettuati i casi di partenogenesi, alla riproduzione sessuale mediante il processo [...] morfologicamente e funzionalmente distinte, racchiuse da un’unica membrana plasmatica: la testa, che contiene un nucleo aploide di maturazione, rimangono collegate fra loro da ponti citoplasmatici fino a quando gli s. differenziati vengono rilasciati ...
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Neuroscienze
Pietro Calissano
Jacopo Meldolesi
Flavia Valtorta
Francesco Clementi
Parte introduttiva
di Pietro Calissano
Per neuroscienze si intende quell'insieme di discipline che studiano come [...] proprio dove esce il neurotrasmettitore secreto dalla parte presinaptica. Questo è possibile in quanto nella parte citoplasmatica, sotto la membrana plasmatica, vi è un citoscheletro con un'organizzazione spaziale ben precisa cui i recettori e altre ...
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NERVOSO, SISTEMA
Giovanni Berlucchi
Stefano Ricci
Fabrizio Toccaceli
Claudio Massenti
Stefano Ricci
(XXIV, p. 609; App. II, II, p. 400; III, II, p. 239; IV, II, p. 567)
Neurofisiologia generale. [...] e per il potassio con apertura e chiusura controllate dal potenziale di membrana per la generazione del potenziale d'azione (v. App. III adenilciclasi, prosegue con l'aumento dell'AMP ciclico citoplasmatico, e culmina con la mobilitazione di una ...
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membrana
s. f. [dal lat. membrana, der. di membrum «membro»; propr. «pelle che copre le membra»]. – 1. Formazione macroscopica, varia per origine, struttura e funzione, caratterizzata dalla prevalenza della superficie sullo spessore e avente...
protoplasto
s. m. [comp. di proto- e -plasto]. – In biologia: 1. Cellula batterica o vegetale la cui parete cellulare è stata rimossa in seguito a trattamento con un enzima proteolitico, il lisozima, e può essere utilizzata per il trasferimento...