Apprendimento dinamico della memoria di lavoro: una realizzazione elettronica
Daniel J. Amit
(Racah Institute of Physics, Hebrew University Gerusalemme, Israele - Istituto Nazionale di Fisica Nucleare [...] , di semplificare al massimo l'elemento base della memoria, cioè la sinapsi. La riduzione drastica della profondità analogica della sinapsi, che può risolvere il problema del mantenimento alungotermine, solleva però altre due questioni. La prima ...
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Lo sviluppo dei linfociti
Fritz Melchers
(Basel lnstitute for lmmunology Basilea, Svizzera)
I linfociti derivano, durante lo sviluppo embrionale, dalla cellula staminale ematopoietica pluriPotente che [...] un antigene estraneo, le quali vengono considerate detentrici della memoria di eventi precedenti (v. il saggio di J. In presenza di lL- 7 esse sono in grado di proliferare alungotermine sulle cellule stromali. Il timo di un topo giovane contiene ...
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Neuroni e sinapsi
Fabio Benfenati
Ottavio Cremona
I neuroni sono i componenti fondamentali del tessuto nervoso e formano circuiti complessi in grado di ricevere, elaborare, conservare e trasmettere [...] nervoso centrale, tale da fare ritenere con ragionevole sicurezza che la plasticità sinaptica alungotermine sia la base cellulare dei fenomeni di apprendimento e memoria.
Rapporti funzionali tra neuroni e cellule gliali
Fin dalla sua scoperta, la ...
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Psiche
Riccardo Zerbetto
L'etimologia del termine psiche (dal greco ψυχή, connesso con ψύχω, "respirare, soffiare") si riconduce all'idea del 'soffio', cioè del respiro vitale; presso i greci designava [...] è già un purosangue e non il risultato di un lungo processo di perfezionamento, si ritrova in qualche modo anche fenomeno cioè in cui si combinano attenzione e memoriaa breve termine. Coerentemente alla sua visione rigorosamente materialistica egli ...
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Emozione, processo decisionale ed etica
Antonio R. Damasio
(Department of Neurology, College of Medicine, The University of Iowa Iowa City, Iowa, USA)
Per quanto siano stati compiuti alcuni progressi [...] prefrontale ventromediale stabilisca un'associazione semplice, di fatto una memoria, tra la disposizione che regola un certo aspetto di una situazione, per esempio la conseguenza alungotermine di un certo tipo di alternativa di risposta e la ...
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Olfatto e gusto
Giovanni Berlucchi
L'olfatto e il gusto sono definiti 'sensi chimici' perché ci consentono di analizzare le molecole dell'ambiente esterno con le quali veniamo in contatto respirando [...] che evocano immagini di eventi, persone e luoghi alungo sepolte nella memoria, e qui è d'obbligo citare la madeleine di gratificazione' e 'della punizione', che mediano anche alungotermine le reazioni comportamentali di gradimento o di disgusto ...
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Neurofarmacologia
Leslie L. Iversen
La neurofarmacologia è una disciplina molto recente, nel pur giovane campo delle neuroscienze, e si interessa alla struttura chimica e agli effetti delle cosiddette [...] e trattano soltanto i sintomi di perdita della memoria e riduzione delle capacità cognitive. Da questa malattia dal punto di vista medico derivano da una sensibilizzazione alungotermine di questo tipo.
Gli anestetici generali vengono utilizzati ...
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Neurofilosofia
Patricia S. Churchland
Paul M. Churchland
Gli sviluppi conoscitivi delle basi neurobiologiche della percezione, dell'attenzione, della memoria, dell'apprendimento, del linguaggio, del [...] Questo sistema fornisce dunque automaticamente una forma di memoriaa breve termine con tempo di decadimento variabile.
Una rete di una rete riccamente ricorrente che si muova ‒ lungo le traiettorie apprese che dominano la sua attività di veglia ...
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Demenza
Luigi Amaducci
Mario Falcini
Il termine demenza, derivato del latino demens, "uscito di mente", che nel linguaggio comune indica spesso genericamente stati di infermità mentale o insensatezza, [...] come un disturbo cerebrale organico acquisito, che si manifesta con una progressiva compromissione della memoriaa breve e alungotermine, accompagnata da un'alterazione del pensiero astratto, della capacità di giudizio, delle altre funzioni ...
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Secondi messaggeri
Cristina Fasolato
Tullio Pozzan
In senso stretto la locuzione 'secondo messaggero' si applica a piccole molecole organiche (ma anche ioni inorganici) che in moltissimi tipi cellulari [...] di ormoni e neurotrasmettitori, alla ricezione degli stimoli esterni (odori, luce, ecc.), alla formazione della memoriaa breve e alungotermine, alla divisione e morte cellulare. Gli anni più recenti hanno visto infatti uno sforzo notevole nel ...
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memoria
memòria s. f. [dal lat. memoria, der. di memor -ŏris «memore»]. – 1. a. In generale, la capacità, comune a molti organismi, di conservare traccia più o meno completa e duratura degli stimoli esterni sperimentati e delle relative risposte....
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...